Il punto sulla Serie C (di Valeria Debbia)

11.07.2019 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Valeria Debbia
Valeria Debbia

Premessa doverosa: gli argomenti degni di nota in questi giorni sono sempre gli stessi e si rischia di parlarsi addosso, apparendo monotoni. Ma d'altronde la lente di ingrandimento di noi tutti è focalizzata sulle iscrizioni (effettuate e mancate), sulle riammissioni e sui ripescaggi (visti i già noti forfait), sul mercato di chi già sa con certezza il proprio futuro, sulle panchine assegnate e ancora da assegnare. Gira che ti rigira, insomma, i nodi che vengono al pettine sono sempre gli stessi.

Ma. Sì, c'è un 'ma'. Quest'anno sembra che le cose possano risolversi in tempi ristretti, senza dover arrivare alle solite calende greche. Venerdì 12 luglio è domani e con esso arriverà il Consiglio Federale, cui spetterà l'ultima parola su quella che sarà la composizione di tutti i campionati professionistici per la prossima stagione. Al netto dei soliti inevitabili ricorsi, i punti fermi arriveranno molto prima che negli anni passati, tanto che qualcuno ha già fatto trapelare che giovedì 25 luglio alle ore 18:30 (con un anticipo notevole, visto che la prima programmazione parlava di mercoledì 31 luglio), presso il Salone d’Onore del CONI a Roma, verrà compilato e presentato il calendario della prossima stagione: se pensiamo che l'anno scorso è stato svelato solamente il 12 settembre, ci sembra quasi di vivere su un altro pianeta.

Assuefatti alle partenze ad handicap, oramai quasi date per scontate, ci sembra un vero miracolo non dover parlare in modo approfondito delle solite questioni di instabilità, malagestione, ritardi e quant'altro. Ma soprattutto: il sogno di una notte di mezza estate di cui parlavamo l'anno scorso di questi tempi, cioè quello di viverla lontani dalle aule di tribunale, sembra veramente possa concretizzarsi.

Certo: non è tutto oro quello che luccica, infatti restano comunque alcune situazioni ancora da definire, ma sono poche rispetto a quello cui siamo abituati, Solo cinque panchine sono ancora in cerca di un padrone e solo due dipendono da fattori societari che le rendono in bilico. Ancora in alto mare Avellino e Viterbese, mentre Carpi, Vibonese e Rieti non hanno ancora ufficializzato ma hanno già le idee chiare su ciò che dovrà essere.

Gli irpini vivono il dramma del fallimento della Sidigas di patron De Cesare. Pur nella consapevolezza dell'iscrizione, non è così scontato il futuro del club ma legato a doppio filo alle decisioni della magistratura, mentre il sindaco della città campana si sta prodigando alla ricerca di nuovi imprenditori che subentrino all'attuale proprietà, con la ferma certezza che ne esistono di seri e volenterosi: anche in questo caso, però, il giorno chiave è venerdì 12 dopo l'udienza fallimentare che si terrà al Tribunale di Avellino. Insomma la questione panchina sembra attualmente la più marginale.

I tusci sono in panne a causa della volontà di disimpegno di patron Camilli: l'iscrizione garantita, ma al minimo sindacale e una cessione societaria che stenta ad arrivare, seppur con un acquirente in lizza che sembrava prossimo alla fumata bianca. In realtà il closing con Marco Arturo Romano sta andando a rilento in quanto manca ancora all’appello la fideiussione che dovrà sostituire quella depositata da Camilli all’atto dell’iscrizione. Un documento fondamentale sul quale non si può venire a patti, in quanto rappresenta l'attestato di solidità del compratore. Anche in questo caso quindi il fatto di non avere un condottiero, né una rosa definita, così come tempistiche certe su raduno e ritiro appaiono come il minore dei problemi. Anche se comunque Camilli - in caso l'affare sfumasse - ha garantito di scendere in campo, ma con la Berretti.

Per gli emiliani il nome caldo è quello di Giancarlo Riolfo: manca praticamente solo il crisma dell'ufficialità visto che raduno e doppio ritiro sono già stati organizzati ed annunciati.

Per i calabresi - che stanno procedendo nella costruzione della rosa, attraverso le conferme ma anche alcuni nuovi arrivi - il giorno del disvelamento del nuovo allenatore sarebbe dovuto essere proprio ieri. In realtà ancora nessuna ufficializzazione, anche se da più parti si fa il nome di Antonino Asta come favorito.

Infine i reatini: patron Curci aveva chiesto qualche giorno di tempo dopo l'annuncio dell'iscrizione e della messa in regola di tutti i conti societari. Giorni che sono stati proficui per arrivare alla scelta di Alberto Mariani, ex tecnico della Primavera della Salernitana (c'è un filo diretto che lega infatti Curci con il ds Fabiani). Anche in questo nessun comunicato, ma il dado è ormai tratto.

Valeria Debbia

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