Il punto sulla Serie C (di Tommaso Maschio)

11.11.2020 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Tommaso Maschio
Tommaso Maschio

“Fermarsi o non fermarsi, questo è il dilemma”. Questo il dubbio amletico – il Bardo mi perdoni la citazione - che la Serie C si trova ad affrontare in queste ore. Da un lato c'è infatti la volontà di andare avanti con il campionato nonostante la curva dei contagi aumenti e costringa la Lega Pro a rinviare un numero sempre più alto di partite a ogni turno col rischio di saturare presto gli slot liberi per i recuperi (che pure pochi non erano a inizio stagione) e andare di conseguenza a ingolfare un calendario già molto compresso. Dall'altra c'è invece la volontà, crescente a quanto pare, di prendersi una pausa di almeno un paio di settimane o al massimo di un mese per tamponare l'emergenza prodotta dal Covid-19, recuperare le tante gare rinviate e poi ripartire a dicembre senza asterischi in classifica dovuti alle partite saltate dalle varie squadre. In questo modo inoltre si potrebbe evitare anche di assistere a scene come quella vista ieri al Barbera con il Palermo costretto a scendere in campo con soli undici uomini a disposizione in una gara sentitissima come il derby contro il Catania.

Una decisione non facile quella che spetta alla Lega Pro e ai suoi club anche perché oltre al problema Covid-19 se ne aggiunge un altro di certo non inatteso e più che prevedibile: quello economico. L'assenza di tifosi e il calo degli sponsor hanno minato le finanze, già non troppo rosee, della terza serie tanto che anche nella giornata di ieri il presidente Ghirelli ha lanciato l'ennesimo appello/allarme spiegando che se entro gennaio non arriveranno i fondi (servirebbero circa 40 milioni di euro) dal Governo la categoria si avvierà al collasso e di conseguenza non saranno poche le società a saltare gambe all'aria. Un'ipotesi che trova conferma anche nelle parole di un altro dirigente navigato come Lo Monaco che ha spiegato che in questo momento solo la Serie A può mantenersi in piedi nonostante le perdite, mentre la Serie C è una sorta di categoria fantasma con spese insostenibili per tutti.

Una pausa dalle cose di campo potrebbe essere utile anche per trovare una soluzione sul fronte finanziario per evitare il peggiore scenario possibile (ovvero la conta dei club falliti e il collasso della terza serie) anche se non dipende solo dalla Lega Pro poiché anche le altre serie devono trovare un accordo sui salari (si vocifera che ci siano tre club di Serie A che rischiano la penalizzazione per non aver pagato per tempo gli emolumenti) senza contare che anche il Governo dovrà fare la sua parte per salvaguardare il principale sport nazionale. È chiaro inoltre, come scriviamo ormai da mesi su queste colonne, che servirebbe una riforma di sistema. Anzi sarebbe servita mesi fa, ma sappiamo che l'egoismo e la difesa dei piccoli interessi di bottega sono un virus più difficile da debellare di quanto non sia il Covid-19 che da marzo scorso ha sconvolto le nostre vite.

Tommaso Maschio

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