Il punto sulla Serie C (di Tommaso Maschio)

Dopo il Trapani, che ieri è stato escluso ufficialmente dal campionato e oggi ha visto svincolare d’ufficio tutti i tesserati, gli occhi sono ora puntati sulla situazione in casa Livorno dove ormai da settimane va avanti la lotta intestina fra Navarra e gli esponenti di Banca Cerea con Spinelli in disparte (ma che immette ancora soldi nelle casse societarie) e la tifoseria col fiato sospeso che spera di non far la fine del club siciliano e finire la stagione ancor prima di cominciarla (o quasi). Del resto Navarra nell’intervista rilasciata ieri a questo portale è stato chiaro: “Se le cose non cambiano, libri in Tribunale".

Un’eventualità da scongiurare per non mettere un’altra pietra tombale sopra una categoria che più delle altre sta soffrendo la crisi e che deve fare nuovamente i conti con delle squadre fresche di retrocessione dalla Serie B che rischiano di far saltare il banco e creare un danno a tutta la categoria. Difficile capire cosa ne sarà del Livorno vista la confusione che regna sovrana da quando si è insediata la nuova proprietà. Le due fazioni devono riporre le armi per un bene superiore e cercare di dare solidità al presente prima di tornare a scannarsi su chi debba comandare, perché se il Livorno fallisce è un fallimento per tutti e governare sulle macerie non è certo una gran prospettiva.

Se la situazione dovesse precipitare l’unica ancora di salvezza potrebbe essere ancora una volta Aldo Spinelli. L’uomo che nel bene e nel male ha fatto la storia di Livorno e che dopo mille trattative sembrava aver trovato la cordata giusta a cui cedere e potersi concedere il meritato riposo. Al momento però è stato lui, che conserva una quota di minoranza, ad aprire il portafoglio per coprire le spese più urgenti e chissà che non gli tocchi tornare in sella per salvare il club dall’onta di un fallimento che ogni giorno appare più vicino.

Tommaso Maschio

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