Il punto sulla Serie C (di Sebastian Donzella)

06.04.2021 12:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Sebastian Donzella
Sebastian Donzella

A quattro giornate dal termine del campionato, abbiamo solo un verdetto: la Ternana ha vinto il Girone C. Per il resto, è ancora tutto apertissimo. In testa come in coda, da Nord a Sud. Un campionato tanto strambo quanto equilibrato, sicuramente unico nel suo genere. Al di là di come è quanto il Covid abbia inciso sulla salute e sulle finanze dei club di Serie C, è oggettivo che una stagione così aperta non si vedeva da decenni. 

Nei Gironi A e B sei squadre in totale sono ancora in corsa per la promozione diretta: Como e Padova sono in vantaggio ma Alessandria e Pro Patria a nord-ovest e Sudtirol e Perugia a nord-est hanno ancora grandi chance di spuntarla. Come detto, solo nel Girone C la Ternana sta già festeggiando. Una sola critica, se così si può chiamare: ha ammazzato la stagione troppo presto.

La lotta salvezza, poi, è ancora più emozionante: da decidere sia le retrocessioni dirette sia chi disputerà i playout. Con la possibilità, in tutti e tre i raggruppamenti, che qualche sfida salti a causa degli otto o più punti di distanza nella stessa zona rossa. Su tutte la Cavese è la squadra più a rischio: una stagione iniziata male e, purtroppo continuata peggio, costellata anche da un pesante lutto, potrebbe finire con una retrocessione anticipata.

Argomento numero due. Lungi da noi metter le mani in tasca ai club di serie C. In un anno così pieno di problemi, soprattutto dal punto di vista economico, salta all’occhio l’enorme numero di esoneri: solamente 26 squadre, meno della metà, non hanno cambiato allenatore. C’è chi l’ha fatto subito, chi poche ore fa, chi più volte. C’è chi ha esonerato e chi invece si è dimesso. Il concetto di base però è lo stesso: se non ci sono soldi, perché tesserare tecnici su tecnici ? Ai presidenti, e ai direttori, l'ardua sentenza.

Sebastian Donzella

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