Il punto sulla Serie C (di Nicolò Schira)

17.06.2020 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

Galeotto fu il corso da direttore sportivo di due anni fa. Un'amicizia nata tra i banchi di Coverciano, quella con Morgan De Sanctis e Leonardo (oggi al PSG), che può diventare il trampolino di lancio per la svolta della carriera.

Simone Lo Schiavo dopo gli ottimi risultati conseguiti con la Vibonese è in predicato di diventare il nuovo capo-scout della Roma. Un triplo salto all'insù per il giovane direttore sportivo: 35 anni e tanta voglia di lasciare il segno. Il feeling professionale con Morgan De Sanctis ha fatto ricadere su di lui la chiamata per il prezioso ruolo di capo degli osservatori di una big come la compagine giallorossa. Nei prossimi giorni nella Capitale ci sarà l'addio (con coda di polemiche velenose...) al diesse Gianluca Petrachi e Pallotta promuoverà al suo posto proprio De Sanctis. L'ex portiere ha contattato immediatamente Lo Schiavo per affiancarlo nella nuova avventura. L'Avvocato, come lo chiamano i tifosi rossoblù in virtù del suo titolo professionale, si era affacciato al mondo del pallone come agente per poi trovare la sua strada da talent-scout. A Vibo ha realizzato il capolavoro del ritorno nei professionisti e le sue annate di buon livello in C. Il tutto coniugando ai risultati sportivi la gestione oculata del bilancio. Niente spese folli, ma diverse scommesse su ragazzi da rilanciare o che non avevano avuto la chance del calcio professionistico. Grande conoscitore delle categorie inferiori, l'attuale uomo di fiducia del Patron Pippo Caffo ha dato immediata disponibilità a De Sanctis. Impossible dire di no alla chiamata della Roma. Nonostante l'amore viscerale per quella Vibonese che tifava sugli spalti dello stadio Razza fin da quando era un bambino. Merito della passione trasmessa da papà Antonio e dal fratello Giuseppe. Un altro giovane dirigente che spicca il volo dalla terza serie al grande calcio: è capitato in passato con Ausilio (Pro Sesto), Giuntoli (Carpi), Mirabelli (Cosenza), Vagnati (Giacomense) tanto per citare gli ultimi in ordine di tempo. Come l'attuale diesse interista farà il salto dalla C allo scout di una ho di A. Per una Roma che sul mercato non avrà grosse disponibilità economiche e dovrà aguzzare la fantasista e l'ingegno un aiuto prezioso al tandem Baldini-De Sanctis potrà arrivare proprio dal 35enne Lo Schiavo, che dopo le scommesse vinte nella terza serie (Prezioso, Bernadotto ecc) dovrà regalare anche alla Roma qualche intuizione delle sue. Per la gioia di Pallotta che necessita di nuove plusvalenze per ossigenare il malandato bilancio romanista...

C'è un progetto in terza serie che merita di essere seguito con estrema attenzione. È quello del Como caratterizzato da un manifesto decisamente futuristico e all'avanguardia. La nuova proprietà euroamericoindonesiana in pochi mesi ha fatto passi da gigante, strutturandosi già per palcoscenici di categoria superiore. E pensare che a luglio in sede c'erano appena 3 persone. Gandler e Ludi hanno lavorato alacremente in questi mesi. In tal senso si spiegano la nascita di progetti di livello come la squadra femminile del Como Calcio e Como TV, il canale ufficiale del club con tanto di docufiction dedicata alla storia del club lariano. Un business plan affascinante per elevare il brand societario e rendere più appetibile la società sul mercato delle sponsorizzazioni. Ecco sintetizzata la visione imprenditoriale di respiro internazionale della nuova proprietà. Lavori in corso anche per l'acquisizione di Orsenigo. In attesa del salto di qualità sul rettangolo verde: il primo anno era di assestamento, con uno sguardo ai Playoff. Obiettivo sfiorato e che poteva essere probabilmente centrato con due terzi del girone di ritorno da giocare. Il lockdown ha bloccato la rincorsa comasca, nonostante i colpi di gennaio come Lanini e Miracoli autorizzassero l'innalzamento dell'asticella. In campo però, di fatto, non hanno quasi mai giocato. La base c'è e con 5-6 acquisti di livello l'obiettivo di lottare per la B potrà tornare realtà nei dintorni del Sinigaglia. A quel punto la macchina organizzativa oliata dalla coppia Gandler-Ludi potrà risultare ancor più efficace. 

Primi giri di giostra nel valzer dei direttori sportivi: il no di Zamuner ha spalancato la strada di Salò a Oscar Magoni, che lascia Renate dove il deus ex machina Massimo Crippa cerca una diesse. Mentre Gianluca Andrissi è cercato da Brescia e Giana. A Mantova rimarrà Emanuele Righi, ma non si esclude un innesto di esperienza come segretario generale. A Cesena termina l'avventura di Alfio Pelliccioni: per rimpiazzarlo volata Zebi-Grammatica. "Conferma" meritatissima a Lecco per Domenico Fracchiolla, che passa dallo status esterno di consulente (in realtà aveva pieni poteri fin da gennaio) a quello interno di diesse.  Obiettivo Playoff nella prossima stagione come accaduto in quel di Francavilla in passato. Sarà Pasculli, invece, il punto di riferimento della nuova Samb, con il tandem Fusco-Montero destinati all'addio nonostante la buona stagione. Toccherà ad Alessandro Degli Esposti costruire il neopromosso Bitonto: una sfida affascinante per l'ex Cerignola. Così come non sarà semplice per Di Battista progettare il nuovo Piacenza low cost, anche se a Fiorenzuola il giovane dirigente ha dimostrato di avere stoffa.

Trentun'anni di Milan non si dimenticano. Impossibile farlo. Soprattutto se hai scritto le pagine più brillanti della storia del club rossonero. Eppure Adriano Galliani potrebbe a sorpresa colorare di nerazzurro il suo nuovo Monza. L'Ad dei brianzoli sta infatti guardando con attenzione in casa Inter per alcuni giovani rinforzi: piacciono il portiere Michele Di Gregorio (attualmente a Pordenone) e il centrale Andrew Gravillon (in prestito ad Ascoli). Due dei migliori talenti di questa Serie B. Gioiellini emergenti che, essendo Under, non vanno in lista e possono essere benzina utile alla fuoriserie progettata col diesse Antonelli e pilotata ottimamente finora da Brocchi. Perchè all'ombra del Brianteo la coesione è totale tra dirigenza e staff tecnico e ogni decisione viene presa insieme e condivisa. Così si costruiscono le squadre vincenti. Non a caso - visti i continui ribaltoni dirigenziali milanisti congiunti a risultati deludenti - più di qualcuno in casa Milan rimpiange lo storico amministratore delegato del ciclo aureo berlusconiano. Intanto l'esperto dirigente monzese flirta con gli ex cugini. D'altronde anche in passato Galliani ha saputo pescare magistralmente in casa Inter. Ve li ricordate i colpi Pirlo e Seedorf ?

Nicolò Schira