Il punto sulla Serie C (di Nicolò Schira)

12.12.2019 11:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

ADL Revolution. Dicembre rovente per il patron di Napoli e Bari. Ieri il ribaltone Ancelotti-Gattuso sulla panchina azzurra, da oggi invece Aurelio De Laurentiis progetterà la rivoluzione in casa pugliese. Obiettivo primario rinforzare l'organico a disposizione di mister Vincenzo Vivarini per provare a inseguire la Reggina e quantomeno garantirsi quel secondo posto, che può risultare prezioso in chiave Playoff. A cambiare volto sarà sopratutto l'attacco barese, apparso troppo anemico in questi mesi. In troppi hanno tradito le aspettative. Gli unici a salvarsi sono stati capitan Antenucci (già in doppia cifra con i suoi 13 centri) e Simone Simeri, che - da partente e messo ai margini da Cornacchini - è risbocciato grazie alla cura Vivarini segnando 5 reti. Bagagli pronti per Franco Ferrari, Roberto Floriano e Samuele Neglia. Una vera e propria rivoluzione offensiva che porterà però al San Nicola innesti importanti. Perché - sia chiaro - il Bari non vuole lasciare nulla di intentato in chiave promozione e a giugno vuole festeggiare il ritorno in cadetteria. In dirittura d'arrivo l'ingaggio dell'esperto Fabio Mazzeo (in uscita del Livorno), mentre piacciono e sono nel mirino Erik Lanini (Juventus) e Nicola Citro (Frosinone), per quest'ultimo c'è da superare la concorrenza del Pescara. Tutti elementi che in terza serie possono fare la differenza e alzare il livello di competitività dei biancorossi. Senza dimenticare che anche in mezzo al campo arriverà un acquisto di spessore. Insomma, il Bari è pronto a cambiare pelle e Vivarini non vede l'ora di scartare i regali sotto l'albero...

Quando manca ancora qualche settimana alla fine del primo quadrimestre è già tempo di pagellino scolastico per la Reggina. Il voto, manco a dirlo, è di quelli da incorniciare: 10 e lode. Dieci come le vittorie consecutive della banda Toscano che ha fatto il vuoto in classifica, piazzando un allungo importantissimo in chiave vittoria del campionato. La lode è, invece, rappresentata dall'essere l'unica squadra ancora imbattuta nei professionisti. Un ruolino di marcia clamoroso e da record come testimoniano i numeri. Miglior attacco dell'intera categoria (40 gol segnati) e miglior difesa del girone C (appena 9 reti incassate). E il bello deve ancora arrivare, dicono in riva allo Stretto. Una fame di vittorie in campo e fuori che ha contagiato tutti. Il diesse Max Taibi è già pronto a piazzare due colpetti a gennaio per puntellare ulteriormente l'organico e rintuzzare i possibili assalti delle inseguitrici. Nel mirino un mediano e una punta (occhio a Manuel Sarao del Cesena) anche se l'attacco amaranto già adesso è di quelli d'altissimo livello per la categoria (Corazza-Denis-Reginaldo). Il canto del (presidente) Gallo è riecheggiato in campo e fuori (la nuova sede è un gioiello e la ristrutturazione del Sant'Agata procede a gonfie vele). In un anno è cambiato tutto e a Reggio Calabria - dopo troppi anni di sofferenze e delusioni - non vogliono più svegliarsi. Gli incubi del passato sono stati spazzati via dal nuovo corso amaranto. 

Restiamo al Sud e spostiamoci di qualche centinaio di chilometri per volare a Monopoli. Volare come volano i Gabbiani biancoverdi. Sempre più in alto. Secondo posto che autorizza legittimi sogni di gloria, ma al tempo stesso certifica la bontà del lavoro della dirigenza pugliese. Anno dopo anno. Una crescita esponenziale che ha reso Monopoli famosa in tutta Italia non solo per il celebre gioco in scatola, ma anche per la sua squadra calcistica. Una formazione sbarazzina e a tratti spumeggiante che Beppe Scienza orchestra nel migliore dei modi. La terza annata sulla panchina biancoverde rischia di essere la migliore della carriera per l'allenatore di Domodossola. Il tandem Lopez-Laricchia ha saputo coniugarsi splendidamente, costruendo un giocattolo quasi perfetto. Massimo Cerri ha proseguito il buon lavoro impostato da Alfio Pelliccioni, facendo addirittura meglio del suo predecessore con acquisti del calabro di Carriero, Jefferson e Fella. Un Monopoli attivissimo anche extra-campo con iniziative a trecentosessanta gradi. Merito dell'esperienza di Rocco Galasso, Vice Presidente Adise e dirigente di lungo corso, che si occuperà di progetti speciali e iniziative legate al solidale, tra queste: l’istituzione di una tribuna del “Fair Play” con il fine di educare alla legalità e lo Juniore Club della Mascotte, un corso per raccattapalle (novità assoluta nel panorama italiano). Nel mare magnum della Lega Pro un modello virtuoso al quale dovrebbero ispirarsi molti club.

Per belle storie da raccontare ce ne sono altre dal retrogusto acre. Niente lieto fine, infatti, per la love story tra Daniele Cacia e il Piacenza. Il ritorno in biancorosso del bomber calabrese era stato accompagnato da grandi aspettative, che però non si sono tramutate in realtà sul campo. Appena un gol e tante esclusioni, che hanno portato le parti a impostare e siglare la risoluzione del contratto. Un addio consensuale per voltare pagina: chissà che in Emilia ora non possa tornare proprio El Loco Ferrari (in uscita dal Bari), che tanto bene aveva fatto nella scorsa stagione. Fari puntati anche su Baclet.. Con i gol dell'argentino il Piace aveva sfiorato la B e al Garelli lo riaccoglierebbero a braccia aperte. Mentre per Cacia c'è l'obiettivo di battere il record di Stefan Schwoch come miglior marcatore nella storia della Serie B. Bastano due centri per lasciarsi alle spalle il goleador altoatesino. Il feeling con il presidente Stefano Gatti non è mai scoccato e non sono mancate le stoccate a distanza tra i due. Un matrimonio non decollato, inevitabile separarsi. Con rispetto reciproco però: da un lato Cacia non intendeva restare a svernare in Emilia a dispetto dei santi, al tempo stesso il Piacenza avrà la possibilità di reinvestire il budget destinato allo stipendio di Cacia per l'ingaggio di un nuovo cannoniere. E vissero entrambi felici e contenti...

Nicolò Schira

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