Il punto sulla Serie C (di Marco Pieracci)

06.10.2020 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Marco Pieracci
Marco Pieracci

Il calciomercato più strano della storia si è concluso senza il grande botto in Serie C.

Alessandria, Perugia e Bari erano e restano le squadre da battere. Le ultime ore di trattative non hanno spostato gli equilibri dei rispettivi gironi, consolidando semmai le rispettive posizioni di forza. I piemontesi avevano lavorato tanto e bene per sfruttare il vuoto di potere lasciato dal Monza milionario di Berlusconi e Galliani. Crosta rappresenta la soluzione d’emergenza per tamponare l’infortunio rimediato dal portiere titolare Pisseri che ne avrà per un mese e la celerità nel tornare sul mercato dimostra che in casa grigia non si vuole lasciare niente di intentato nel dare la caccia alla promozione. La risalita immediata è anche l’obiettivo dichiarato del Perugia di Caserta che ha chiuso in bellezza, regalandosi un trequartista di valore per la categoria come Minesso, grande protagonista due stagioni fa nella cavalcata verso la B del Pisa. Prima erano arrivati Burrai, Sounas e Murano, tutta gente destinata a fare la differenza e a completare una rosa ultra competitiva.

Per vincere i campionati però non bastano soltanto i giocatori forti e dalle parti di Bari lo sanno bene. Fallito il primo assalto, la proprietà non ha badato a spese continuando a investire in maniera massiccia. Proprio sul gong alla corte di Auteri sono approdati altri due elementi importanti Citro e Montalto. Adesso il tecnico avrà a disposizione un infinito ventaglio di soluzioni per scegliere di volta in volta il suo tridente ideale potendo sbizzarrirsi nel ruotare gli attaccanti senza perdere qualità. A patto di trovare la giusta alchimia col gruppo, per tenere tutti sulla corda convivendo con le pressioni di chi parte con i favori del pronostico e sa di avere un margine di errore ridotto a zero.

Intanto il girone C partito zoppo con i segni x e y sul calendario (Foggia e Bisceglie godranno di una deroga e potranno concludere operazioni fino al 12 ottobre) saluta definitivamente il Trapani, radiato per non essersi presentato a Catanzaro. Dove sta la notizia ? É andata come tutti si aspettavano. Ieri la Lega Pro ha ufficializzato l’esclusione dei siciliani, scrivendo la parola fine su un altra pagine triste per il calcio italiano. Sì, perché nonostante i tanti buoni propositi la storia sembra non insegnare proprio niente. Non è questa la sede giusta per puntare il dito e individuare responsabili, viene soltanto da chiedersi se sia davvero tanto difficile impedire a certi personaggi di ripresentarsi sulla scena e e farla franca ogni volta. Da queste righe più di un anno fa ci domandavamo se non era possibile prevenire certe situazioni. L’interrogativo è sempre lo stesso. Ma nel frattempo il Trapani non esiste più.

Marco Pieracci

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