Il punto sulla Serie C (di Luca Bargellini)

09.04.2021 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Luca Bargellini
Luca Bargellini

Sarà per l’odore di cioccolato che pervade un po’ tutte le abitazioni in questi giorni o chissà per quale altro motivo, ma sta di fatto che quanto state per leggere assomiglierà, o proverà a farlo, ad un uovo di Pasqua. Due metà uguali, dolci, saporite e che ti lasciano addosso quella sensazione di piccola e, al tempo stesso, grande felicità. Nel mezzo una sorpresa che tutti ci auguriamo sia stupenda, ma che sappiamo bene nel nostro inconscio essere un gran troiaio. Potrei evitarvi questa parte, oppure no, ma di recente qualcuno che mi conosce bene mi ha dato di “acidello” (cit.) e così… nessuna eccezione. Oltre alla cioccolata ci sarà anche la supposta.

La prima metà dell’uovo porta su di sé i colori della Ternana. Quando vinci il girone più competitivo fra i tre della Serie C, mettendo in fila club del calibro di Bari, Catania, Catanzaro, Avellino, Juve Stabia, Foggia e Palermo, e lo fai dando 21 punti di distacco alla più diretta inseguitrice ci sono poche considerazioni da fare. Sei la squadra migliore di tutte e 59. Punto. Quello che stupiscono, in realtà, sono le modalità del trionfo delle Fere. Un exploit arrivato con professionalità, zero proclami e tanta voglia di lasciare i riflettori a coloro in grado di fare del buon cinema, a tutto vantaggio di programmi certi e zero fronzoli. Una struttura vincente che per stessa ammissione del patron Stefano Bandecchi porta chiaramente la firma del ds Luca Leone. Uomo mercato di grande esperienza, l’ex Pescara in Umbria ha, probabilmente, realizzato il suo personale capolavoro andando ad assemblare un collettivo con tanti giocatori di altissimo livello, pronti a dividere il proscenio con tutto lo spogliatoio anziché cercare la gloria personale. A tutto questo, poi, va aggiunto il lavoro di Cristiano Lucarelli. Dopo i tormenti di Livorno e Catania, l’ex centravanti ha trovato un luogo tranquillo dove poter lavorare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Tanto che il rinnovo del contratto in scadenza nel prossimo giugno è da considerarsi una sorta di obbligo morale. A meno che, come lo stesso Bandecchi ha detto al Corriere dello Sport, non arrivi una tra Juve, Inter, Milan etc.

La seconda parte dell’uovo è invece dedicata alla Lega Pro nel suo complesso e ai risvolti che potrebbe avere la questione diritti televisivi. Stando a quanto trapelato nelle ultime ore Sky, emittente satellitare fresca di sconfitta nell’asta per l’acquisizione dei diritti tv di Serie A a favore di DAZN, avrebbe infatti deciso di lanciare il proprio guanto di sfida alla piattaforma streaming inglese attraverso una strategia ben chiara: accaparrarsi tutte le altre competizioni ufficiali del calcio italiano. Dalla Serie B alla C, passando per la Coppa Italia. Dovesse davvero concretizzarsi la nascita di questo polo del pallone contrapposto a quello delle venti superpotenze del massimo campionato, sarebbe senza dubbio un segnale da non sottovalutare, oltre che una scelta azzeccata a livello manageriale. Essendoci tante piccole realtà medio-piccole fra cadetteria e Serie C per fare buoni numeri occorre unire le forze e Sky pare proprio aver intenzione di fare questo, magari ingolosendo queste ultime con l'idea di far entrare nelle loro casse molti più soldi rispetto a quelli messi a bilancio negli scorsi anni. Ivi comprese quelle che potrebbero prendere parte al nuovo campionato di B2 (o C1 che dir si voglia).

Eccoci, infine, alla sorpresa dentro l’uovo. Siete tutti qui a sperare nella Batmobile o nel cofanetto degli smalti delle LOL, ma la realtà, come spesso accade, fa schifo. E quindi ecco le caramelle al rabarbaro che tanto piacciono alla nonna Franca, ma non a voi. E queste vere e proprie ‘chicche’ sono rappresentate dai problemi di alcune società. Dalla Sambenedettese, per la quale sembra scongiurato lo sciopero della prima squadra fino al termine della stagione sempre in attesa degli stipendi arretrati, al Livorno ancora senza un compratore credibile e con l’azionariato popolare quale via praticabile seppur difficile, fino ad arrivare al Potenza. Le parole a mezzo stampa del presidente Salvatore Caiata circa possibili momenti duri in arrivo hanno fatto gelare il sangue al molti, soprattutto in Basilicata. Anche perché dopo che la scorsa estate lo stesso imprenditore lucano aveva annunciato la volontà di lasciare il timone nessuno si è presentato per rilevare il pacchetto di maggioranza e oggi, con una pandemia ancora ben presente ad attanagliare l’economia nostrana, appare difficile da immaginare che possa arrivare qualcuno in soccorso. Non certo un quadro rassicurante in proiezione 2021/2022 per nessuna delle tre società.

Due metà esatte, dolci e saporite. Nel mezzo una sorpresa della quale avremmo fatto anche a meno. Buona Pasqua in ritardo a tutti.

Luca Bargellini

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