Il punto sulla Serie C - Crisi senza fine per il Novara: vietato fallire (di Nicolò Schira)

28.01.2021 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

Se il buongiorno si vede dal mattino, si preannunciano tempi cupi per il nuovo Carpi. Zero punti in 2 gare per Lucianone Foschi sulla panchina biancorossa. L'esperto tecnico ex Novara e Ravenna è stato chiamato al timone della formazione emiliana a poche ore dal nostro editoriale, in cui svelavamo le diverse anime che albergavano in seno alla società carpigiana dopo l'addio del dg Alfonso Morrone. Vi avevamo raccontato come dall'alto le indicazioni non fossero tanto recepite dal tecnico Sandro Pochesci, che sarà vulcanico e avrà tanti difetti ma non è mai stato tipo da scendere a compromessi. Un tipo poco accomodante e che ha pagato con l'esonero le divergenze di vedute con alcuni dirigenti, nonostante la squadra stesse esprimendo un calcio discreto e con risultati in linea ai tanti Under in rosa. Adesso senza parafulmini mediatici qualcuno dovrà assumersi nel bene e nel male le proprie responsabilità. Sperando che non venga buttata la croce addosso al tecnico Foschi come da consueta prassi pallonara italica. Siamo convinti che il meglio (o il peggio a seconda dei punti di vista...) debba ancora venire: meglio restare sintonizzati perché dalle parti del Cabassi da qui a giugno se ne potrebbero, ahinoi, vedere ancora delle belle...

Da una piazza in difficoltà ad un'altra che non riesce a rialzarsi. Alludiamo al Novara che ha perso in casa anche il derby con la Pro Vercelli ed è più vicino alla D che ai Playoff. Con numeri da incubo: appena 7 punti nelle ultime 14 giornate con l'ultima vittoria che risale addirittura al 21 ottobre scorso. Annata da dimenticare quella degli azzurri tra scelte sbagliate e una programmazione inesistente. Basti pensare al balletto dell'ultimo weekend relativo alla panchina di Simone Banchieri, il cui ritorno al timone del Novara non ha dato la scossa sperata. Lecito sfiduciarlo ed esonerarlo, per carità. Ciò che invece lascia perplessi è stato il giro di valzer tra allenatori contattati come Alessio Tacchinardi e Massimo Donati per poi restare con Banchieri. Forse per non caricarsi di un terzo stipendio a libro paga, verrebbe da pensare. Non trovano conferme invece le voci relative a una parte della società orientata per il ritorno di Marcolini insieme al diesse Urbano. Se accadesse davvero questo scenario, sarebbe inevitabile l'addio di Beppe Manari che con Urbano è andato in rottura totale fin dall'estate. Bisticci e veti incrociati che hanno solo alimentato instabilità e confusione dalle parti di Novarello. Si salvi chi può, verrebbe da dire. D’altronde in Piemonte sembra esserci una maledizione: negli ultimi 30 anni Alessandria (più volte), Casale, Cuneo e Pro Vercelli (ripartì dalla Promozione con Paolo Sollier) sono fallite. L’unica formazione a non saltare per aria è stata quella novarese. All’ombra del Piola fanno gli scongiuri per evitare, in caso di retrocessione, di fare la fine nei prossimi mesi delle corregionali. 

Non è Bepi Pillon la pillola della felicità per la Triestina. Il club alabardato nelle scorse settimane ha scaricato a cuor leggero Carmine Gautieri pensando così di risolvere tutte le criticità, ma i risultati non sono cambiati. Anzi sono peggiorati drasticamente. Dal quinto all’undicesimo posto: un tracollo quello dei giuliani, che ora non possono più sbagliare. Nelle prossime gare, infatti, il tecnico di Preganziol si gioca tutto: da non escludere il ritorno al timone di Gautieri, rimasto in ottimi rapporti con l’ad unico Milanese. Una inversione a U per provare a non gettare alle ortiche una stagione che doveva essere ben diversa dalle parti del Nereo Rocco. Questa Triestina, infatti, oltre a guardare le prime della classe a distanza siderali rischia di non andare neppure ai playoff...

Nicolò Schira

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