Il fatto della settimana - Terremoto a Novara: Cianci, denuncia per ricettazione e dimissioni (di Valeria Debbia)

08.02.2021 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Valeria Debbia
Valeria Debbia

Non è stata una settimana facile per il Novara: nonostante il campo abbia registrato due risultati utili di fila (la roboante vittoria sul campo del fanalino di coda Lucchese e il pari - non senza rimpianti - di Gorgonzola, nello scontro diretto con la Giana Erminio) e la classifica ora reciti salvezza tranquilla (pur con un solo punto di distacco sui playout), il club azzurro ha dovuto fronteggiare la notizia - deflagrata nella giornata di giovedì - della denuncia del presidente (in carica dal dicembre 2019 e confermato nel novembre 2020) Marcello Cianci, per ricettazione da parte dei finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, dopo essere stato trovato in possesso di 200 mila euro in contanti di cui non ha saputo spiegare la provenienza.

Il Novara ha quindi comunicato tramite una nota ufficiale di aver ricevuto le dimissioni dello stesso dalla carica di Presidente e Amministratore Delegato della Società "per impegni di natura personale e professionale".

I soci hanno poi convocato un CDA per l’elezione delle nuove nomine, che sono arrivate già nella giornata di venerdì, con patron Maurizio Rullo eletto come nuovo Presidente del Club e del CDA, nonché come Amministratore Delegato della Società.

Il club ha anche precisato: "A fronte delle notizie di cronaca che stanno circolando in queste ore e che vedono coinvolto Marcello Cianci, la Società Novara Calcio si dichiara totalmente estranea ai fatti, i quali riguardano vicende strettamente personali e non legate al suo operato all’interno del Club".

Il clima in città si è fatto quindi molto pesante, con la tifoseria che ha organizzato una manifestazione di protesta per oggi, domenica 7 febbraio, alle 12 nel parcheggio dello stadio Piola, con lo slogan "Novara non merita questo scempio".

Intanto il patron Rullo ha dichiarato ai colleghi de La Stampa: "Conosco Cianci da diversi anni e l’ho sempre reputato una persona valida. Spero che dimostri la sua innocenza, però non spetta certo a me valutare. Ci siamo trovati d’accordo sulle dimissioni, che lui ha proposto e io ho accettato. Vedremo anche come comportarci per il suo incarico di ad alla Rmc. Se sapevo che era a Locri ? Sapevo che si era preso qualche giorno di ferie. Però non posso avere il controllo su tutto. Mi ha detto che quei soldi erano suoi. Mi sento sempre più solo. In un anno mi è successo davvero di tutto". 

Mentre il sindaco Alessandro Canelli, che non ha per altro mai sostenuto il passaggio di proprietà del club, tanto da bloccare lo sviluppo del progetto per la realizzazione della Cittadella dello Sport, ha evidenziato: "Certamente non è una bella pagina nella storia centenaria del Novara. Se i fatti, che non conosco direttamente, saranno confermati, sarà uno smacco non solo per la società ma anche per la nostra città".

Inevitabile anche il commento di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, a TMW: "Mi auguro intanto che le questioni siano distinte. A ogni modo sulla vicenda si stanno muovendo il presidente del Comitato Etico e lo stesso Comitato, che hanno chiesto documentazione e avviato la proceduta, in rispetto alla magistratura e al Prefetto Cirillo.

Io due mesi fa denunciai al capo della polizia i problemi che la pandemia stava dando, proprio legati al riciclaggio, al match fixing e alla violenza, la recente riunione col Comitato Etico verteva su queste situazioni: ci sono molti rischi nei settori produttivi, calcio compreso.

E' evidente che la situazione non ci lascia indifferenti, ma sappiamo i pericoli che corre il paese, e per questo mettiamo ancora più resistenza e regole per limitare danni nel calcio: il Novara si è dichiarato estraneo, e spero davvero la vicenda riguardi solo personalmente Cianci, ma stiamo con le antenne dritte. L'allarme lo avevamo dato, ora servono azioni di prevenzione".

Per chiudere, sul fronte societario, si è registrata una proposta di acquisto da parte di un gruppo immobiliare milanese e - sempre ai colleghi de La Stampa - Rullo ha fatto il punto della situazione"Ho capito che qui non mi vogliono, nonostante l'impegno mio personale e della mia famiglia. Di fronte ad un'offerta seria sono disposto a lasciare. Si è fatto avanti un immobiliarista milanese e la prossima settimana ho un appuntamento con un gruppo italo-argentino che opera nel settore del food. Le proteste dei tifosi ? È un loro diritto, se vorranno parlarmi, io sono disposto ad incontrarli". 

Valeria Debbia

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