L'Almanacco del giorno - News, trattative e retroscena del 18/03

20.03.2019 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
L'Almanacco del giorno - News, trattative e retroscena del 18/03

Si è chiusa la 12^ giornata di ritorno di Serie C con il posticipo valido per il Girone B.

Al 'Bottecchia' la capolista Pordenone viene fermata sul pari dal Monza, 1-1 il risultato finale. La sblocca Candellone all'11' con un colpo di testa su angolo calciato da Burrai, la pareggia al 36' D'Errico, che approfitta di uno scivolone del solito Burrai, calcia dalla lunghissima distanza e la sua traiettoria sorprende Bindi, terminando in rete. Nella ripresa il capitano dei brianzoli sbaglia però dal dischetto e getta alle ortiche la possibilità di fare il blitz. I ramarri conquistano l'ottavo risultato utile consecutivo, salgono a quota 62 e mantengono la Triestina a 8 punti di distanza. Per i brianzoli è invece il sesto risultato utile di fila: la truppa di Brocchi si porta a quota 48, al sesto posto in coabitazione con il Ravenna.

Capitolo ufficialità. 

Il Novara ha comunicato l’interruzione del rapporto professionale con il ds Carlalberto Ludi, che ha lasciato il suo incarico dopo aver presentato richiesta di dimissioni. La carica di ds verrà quindi ricoperta da Mauro Borghetti, collaboratore della società dal 2011 in qualità di Responsabile del Settore Giovanile. La Paganese ha invece sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra Fabio De Sanzo per sostituirlo con Alessandro Erra, che ha sottoscritto un contratto fino a giugno 2019 e verrà presentato in conferenza stampa nei prossimi giorni.

Capitolo Lucchese. 

Alessandro Nuccilli ha firmato il precontratto per la cessione della Lucchese. Lo ha confermato lui stesso ai colleghi di GazzettaLucchese.it: 

"Abbiamo firmato. Ora devono fornire i documenti contabili in base ai quali deciderò il da farsi. Il precontratto serviva proprio a quello e nulla più. Entro il 25 marzo è fissato il termine ultimo per la cessione e entro quella data si saprà di che morte deve morire la Lucchese, sempre non preferiate rimanere con Castelli. Contro entro due-tre giorni di avere il quadro chiaro della contabilità e prendere una decisione".

Clima caldo a Rimini. 

Venti minuti di caos, con i tifosi che invadono la sala stampa e impediscono ai propri giocatori di parlare. Con la società che, alla fine, decide di accettare il "suggerimento" dei supporters: silenzio stampa, con il solo allenatore, in forte discussione, a rilasciare dichiarazioni. È quanto accaduto nel pomeriggio di domenica a Rimini, dopo la sconfitta nel derby contro il Ravenna che ha inghiottito nel baratro dei playout il club biancorosso. Clima pesantissimo, con 200 persone a protestare.

Periodo 'no' Catanzaro. 

Floriano Noto, presidente del Catanzaro, è intervenuto con una nota ufficiale per parlare del momento 'no' che sta attraversando la sua squadra, reduce da un tris di sconfitte:

"Il senso di disorientamento che stanno vivendo i tifosi giallorossi è comprensibile. Fino a qualche domenica fa il Catanzaro, per il gioco espresso e per i risultati ottenuti, era ritenuto anche dagli addetti ai lavori la compagine che più di altre poteva ambire al salto di categoria. Le ultime tre sconfitte, invece, hanno interrotto una lunga serie positiva e sollevato tra i tifosi qualche dubbio sugli obiettivi che la squadra può raggiungere. Dubbi che, lo dico a scanso di equivoci, io non ho. E spiego il perché. Vivo in modo costante gli umori dello spogliatoio. Il gruppo è coeso e unito, voglioso di regalare soddisfazioni a società e tifoseria. Le congetture che ho letto sui social e che cercherebbero di spiegare il momento negativo vissuto dalla squadra appaiono davvero fantasiose. Sono invece certo che si tratti di una fase di calo fisiologico. Un periodo in cui è stato necessario rifiatare e nel quale abbiamo perso un po’ di quello smalto che per lunghi tratti del campionato ha portato a considerare il Catanzaro come la squadra che esprimeva il migliore gioco della Serie C. 

Non posso certo dire di essere contento: da primo tifoso vorrei sempre vincere. Ma non si può nemmeno essere catastrofisti condividendo disamine che minano, quelle sì, la serenità dell’ambiente. Del resto, senza guardare troppo in casa d’altri, ieri sono arrivate sconfitte per tre delle prime quattro in classifica. Restano così intatte le possibilità di migliorare la nostra posizione. Come affermo sempre anche da imprenditore, rifacendomi a un vecchio modo di dire, i conti li faremo solo alla fine. Una fine che potrà essere lieta solo se tutti remeremo dalla stessa parte. Sono convinto che i veri tifosi sapranno starci vicini in questo momento difficile e che con il loro sostegno torneremo a vincere e a convincere".

Valeria Debbia