Rassegna stampa - tgnovara.it: "Ludi: «Al Novara voglio gente che abbia il mio entusiasmo»"

30.05.2018 09:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tgnovara.it
Paolo Morganti e Charly Ludi
Paolo Morganti e Charly Ludi
© foto di tgnovara.it

E’ Carlalberto Ludi il nuovo direttore sportivo del Novara Calcio appena retrocesso in Lega Pro: prende il posto di Domenico Teti, che paga per tutti un’annata disastrosa.

Ludi, già capitano del Novara in serie A e finora direttore tecnico della Primavera che ha vinto il suo campionato di appartenenza, ha le idee chiare: «Mi sento pronto per un compito che affronto con grande entusiasmo, l’obiettivo è quello di creare una squadra che si base in parte sugli elementi migliori della Primavera e in parte con gente d’esperienza per essere comunque competitivi. Cerco giocatori che abbiano lo stesso entusiasmo e la stessa voglia che ho io».

Da risolvere il problema-allenatore: Domenico Di Carlo, il mister della retrocessione, ha ancora un anno di contratto ma ben difficilmente potrà essere ancora alla guida del Novara.

Per Paolo Morganti, direttore generale della società, «si tratta di riconquistare l’affetto dei tifosi, ma credo che sia importante il messaggio che a tutti noi ha dato il presidente Massimo De Salvo, ovvero quello di ricominciare con entusiasmo».

Il primo compito di Ludi sarà quello di palare con quei giocatori che sono ancora sotto contratto e valutare il loro futuro, anche in considerazione dell’ingaggio molto pesante (e fuori portata per la Lega Pro) di alcuni.

Fatta salva la disponibilità e la grande voglia di Ludi, non pare che sia stata fatta un’analisi seria di quel che è successo nelle ultime settimane, quelle che hanno portato il Novara alla retrocessione. Il tentativo, palpabile, di scaricare gran parte delle colpe sull’ex ds Domenico Teti oltre che ingeneroso non è nemmeno corretto: se nelle ultime settimane tutto è saltato, il gruppo si è sfaldato prima a livello di management che a livello di squadra, le responsabilità non possono essere solo di Teti. Che, anzi, è stato delegittimato del ruolo senza che qualcun altro sia riuscito a intervenire su allenatore e giocatori, lasciati un po’ a se stessi.

Attilio Barlassina