Rassegna stampa - LA STAMPA: "Un lampo di Faragò stronca il Bari, Novara fuori dalla crisi"

Seconda vittoria consecutiva degli azzurri, sabato trasferta a Terni
27.10.2016 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Gli Azzurri festeggiano
Gli Azzurri festeggiano
© foto di foto Paolo Migliavacca

Di questo passo, il Novara potrebbe anche metterci la firma. Anche con il Bari finisce 1-0, che significa quarta vittoria con lo stesso risultato e classifica tranquilla. Qui però c’è anche il carattere, una risposta alle voci del presunto gruppo spaccato e del pessimismo che aveva travolto la città nelle ultime settimane. Decide Faragò, l’emblema degli azzurri.  

La scelta del trequartista

Con i pugliesi Boscaglia riparte da un vero trequartista, giocatore che sabato si era dovuto accomodare in panchina dopo un primo tempo di autoscontri. Adorjan non riusciva a muoversi tra centrocampo e difesa dell’Avellino, sigillati e quindi accerchianti. L’ungherese ritrova campo da attaccare contro una squadra, il Bari, che non si preoccupa troppo di ingabbiarlo. I pugliesi sono in fondo alla classifica sul possesso passa, ma la loro gestione è per quasi il 50% del tempo nella metà avversaria.  

Il Novara si adegua e va a ritagliarsi spazi proprio dove l’Avellino era stato impenetrabile con tutti i suoi uomini dietro la linea: nel cuore della trequarti. Così si spiega la scelta di Boscaglia - solo tre giorni prima vincente con il 4-2-3-1 - di tornare al rombo con gli stessi 11. Della serie: squadra che vince non si cambia, ma può adattarsi alle esigenze del momento. Il Novara sequestra in effetti la palla, come da pronostico. Sembra mancargli solo la giocata decisiva, quella che fa la differenza. Per mezz’ora non resta che sparare dalla distanza: Dickmann non inquadra e Viola scalda Micai.  

Il Bari protegge e riparte solo con De Luca e Monachello senza concludere, ma appena lascia spazio agli azzurri se lo prendono tutto. Sansone semina Basha e scambia con Adorjan, poi schiaccia troppo il destro.  

È lo sprint che inaugura il miglior momento di Da Costa e compagni: perfino Scognamiglio si sgancia per spaccare in due il Bari. La sua pressione regala l’angolo del vantaggio. Poi ci vuole il solito Faragò in versione bomber: il centrocampista trasforma il servizio di Dickmann, l’altro talento allevato in casa, in una girata da applausi. E gol. La città risponde intanto all’appello di Boscaglia e non contesta il tecnico. Trascina anzi la squadra. Il resto lo fa il risultato, più la personalità dell’undici. Solo Bajde, in un primo tempo sempre sotto controllo, pare fuori contesto.  

Ripresa, avvio sofferto

Nella ripresa soffrono un po’ tutti: il Bari la mette sulla forza, inizia a vincere contrasti in mezzo e arriva con più uomini davanti. Al Novara tocca subire, ma sempre con ordine. Gli azzurri rischiano solo sul palo di Ivan (rispondono in contropiede con Sansone e Faragò) e sui cross allo scadere che i corazzieri di casa respingono al mittente.

Sabato alle 15 la sfida sul campo della Ternana. 

Filippo Massara