Rassegna stampa - LA STAMPA: "“Affari e passione Investo nel Novara per avere visibilità anche in Piemonte”"

Maurizio Rullo, il patron che ha acquistato gli azzurri si racconta: “Ho preferito questa squadra alla Pro perché la seguivo negli anni d’oro”
23.12.2019 16:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Maurizio Rullo
Maurizio Rullo
© foto di foto novaracalcio.com

Sciarpa azzurra al collo, Maurizio Rullo trascorre la sua prima giornata da proprietario del Novara calcio vicino alla squadra. Da bordo campo segue l’ultimo allenamento dell’anno, poi incontra una prima delegazione di tifosi. Accanto a lui, alcune delle persone coinvolte nel progetto: la figlia Elisa, vice presidente con responsabilità sul settore femminile, il presidente e amministratore delegato Marcello Cianci, il direttore sportivo Orlando Urbano e Tommaso Leone, manager con un’esperienza anche nell’area finanziaria del Chiasso calcio (Svizzera). Rullo è il fondatore della Tm commodities, che appartiene al gruppo Mr Verwaltungs di cui è unico azionista, e si occupa di recupero e riciclo di materiali ferrosi e non.

- Perché ha deciso di acquistare una squadra di calcio ? 

«Per business e passione. Stiamo investendo molto in Piemonte, come è stato ricordato ieri alla conferenza stampa di presentazione (per il 2020 sono state annunciate due nuove acquisizioni, ndr). Il calcio dà visibilità. Se poi un club è ben gestito, anche reddito».

- Però la Serie C è il campionato in cui si fa più fatica a sopravvivere e proprio la sfida alla sostenibilità è uno dei temi più discussi: in questo fine settimana ad esempio non si gioca per protesta della Lega pro, che chiede al governo e al parlamento nuove norme sulla defiscalizzazione dei club. È così convinto che la sua teoria valga anche in questa categoria ? 

«Se ci sono le premesse e le competenze necessarie per ottenere i risultati, allora sì. Bisogna pescare le persone giuste, ma da questo punto di vista sono tranquillo. Ho scelto professionisti competenti. Attenzione: questo non significa assolutamente che chi ha lavorato fino a oggi non va bene. Noi non siamo qui per stravolgere».

- Siete neofiti del calcio, perché non avete puntato su un ds navigato ?

«Conosco da diversi anni Urbano. È bravo. Non solo lui, ma tutto lo staff. La scelta è ponderata e nulla toglie a Moreno Zebi, cui vanno i complimenti e il massimo rispetto».

- Diceva poi della passione...

«Certo. Ho sempre sognato di acquistare un club».

- D’accordo, ma in Piemonte è da anni in vendita anche la Pro Vercelli. Ha preferito Novara perché la Rmc di Cressa fa parte del suo gruppo ?

«No, in realtà è più una questione affettiva. Ancora prima che ci fosse la possibilità di diventare proprietario del Novara, diverse volte ero venuto qui allo stadio a vedere le partite».

- Davvero ?

«Sì, in Serie A e in B».

- Ma lei in passato era tifoso del Milan, giusto ?

«Giusto».

- E dal Milanese, dove risiede, perché mai ogni tanto preferiva raggiungere il Piola piuttosto che il Meazza ?

«Diciamo che mi è sempre piaciuto seguire il calcio “vero”. Quello di realtà come questa, dove si suda».

- Con il rinvio della partita contro la Juventus U23, il 12 gennaio il suo primo avversario sarà il Monza di Silvio Berlusconi.

«Sì, è curioso. Lo ammiro molto per le imprese compiute con il Milan, ma stavolta spero di fargli uno scherzetto (ride, ndr)».

- Quando ha pensato di acquistare il Novara ?

«A inizio anno. Allora sapevamo che stavano circolando voci su un presunto interesse della Juventus. Non so se fossero reali o meno, ma di certo non avremmo potuto competere a quei livelli. Nel momento in cui invece si è presentata per noi l’opportunità, l’abbiamo analizzata nel dettaglio con i nostri legali».

- Il presidente Cianci ha parlato di Serie B come obiettivo minimo, precisando che questa piazza può ambire addirittura alla A. Non sarà troppo ?

«Allora, chiariamo meglio: considerate la città e le strutture di questo centro sportivo, il territorio merita quel palcoscenico. Anche il progetto del nuovo stadio può aiutare».

- La famiglia De Salvo ha conservato il 20% delle quote. Che significato ha questo accordo ?

«Per noi è un’importante collaborazione. Abbiamo trovato in loro persone serie, bravi imprenditori. L’intesa è positiva anche in ottica Cittadella».

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