Rassegna stampa, I AM CALCIO: "Venezia-Novara 1-3, tre calcioni azzurri per demolire il bunker !"

28.11.2017 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
L'ottimo Lorenzo Dickmann
L'ottimo Lorenzo Dickmann
© foto di novara.iamcalcio.it

Il Novara torna al successo dopo 2 punti nelle ultime 5 gare (ultimo successo a Palermo) e lo fa in grande stile, andando a violare per tre reti ad una il domicilio della neopromossa Venezia, ovvero la squadra che prima del calcio d'inizio vantava diversi record: 11 reti concesse di cui solo 2 in casa, quattro gare utili consecutive ed una classifica invidiabile.

Le formazioni 

I padroni di casa confermano il solito assetto con tre difensori, cinque centrocampisti e due punte. Rispetto all'ultima gara Inzaghi opera tre cambi, uno per reparto: Bruscagin rileva Modolo in difesa, Pinato rientra sostituendo Suciu come mezzala, Zigoni agisce al fianco di Moreo in luogo di Marsura. Gli azzurri rispondono con un modulo speculare con Troest che viene preferito a Del Fabro per rimpiazzare Chiosa, Casarini e Maniero ritornano fra gli undici iniziali visto il progresso della propria condizione fisica.

Estrema attenzione, c'è nervosismo 

La partita regala pochissime palle gol nella prima frazione, ma come vedremo saranno pesantissime. Le due formazioni si affrontano in maniera guardinga, specialmente quella di casa che ha fin qui la miglior difesa del torneo e il maggior numero di 0-0 come risultati finali conseguiti in stagione, e rende onore alla statistica con un giro palla molto basso e statico. Gli azzurri pressano senza esagerare, non volendo prestare il fianco all'avversario. La difesa controlla le due punte venete, specialmente un ottimo Troest è dominante su Zigoni. Il Novara però tiene benissimo il campo, c'è misura fra i reparti, c'è ritmo, Moscati, Dickmann e Da Cruz sembrano avere tanta gamba per infilarsi e supportare un Maniero molto operoso. L'emozione più grande fino alla mezz'ora la regala il duello Dickmann-Garofalo in fascia, coi due esterni che si pizzicano a più riprese, fino allo scontro frontale che poteva costare caro ad entrambi: il mancino ex azzurro (particolarmente nervoso) pesta violentemente il piede a Dickmann che ha una mezza reazione, prontamente "sfruttata" da Garofalo per buttarsi a terra, poteva starci il giallo per entrambi.

Lampi azzurri, Inzaghi cambia 

La gara scorre sui binari dello 0-0 fino a quando (esattamente alla mezz'ora) un'azione spettacolare degli azzurri fa crollare il bunker veneziano; gli azzurri girano palla e verticalizzano su Maniero, protagonista di un doppio scambio pregevole che porta Da Cruz a ricevere palla al limite dell'area. L'olandese si allarga, sfida Domizzi sull'esterno e scaglia un diagonale sinistro chirurgico ad incrociare che batte Audero dopo aver incocciato il palo interno. Zero a uno - Il Novara da asporto colpisce ancora ! Dopo la rete di Da Cruz, la gara non cambia copione. Il Venezia non riesce ad affacciarsi nemmeno una volta dalle parti di Benedettini, gli uomini di Corini continuano, galvanizzati, a controllare per poi mordere in verticale. E proprio così nasce il raddoppio ospite: palla da Maniero a Da Cruz, nella zona dove duellano Dickmann e Garofalo. Un rimpallo premia il giovane azzurro che non ci pensa due volte e calcia fortissimo sul primo palo trovando il raddoppio, dopo che la palla va a sbattere sotto la traversa. Siamo al 37' e dopo due minuti Filippo Inzaghi cambia. Fuori l'esterno destro di centrocampo Zampano, dentro la terza punta e 4-3-3 per i padroni di casa, ma si va all'intervallo senza ulteriori sussulti e con i guanti di Benedettini ancora immacolati.

Rabbia veneta 

Nella ripresa cambia lo spartito, col Venezia a fare la partita fin dalle prime battute ed il Novara in difficoltà nel contenere i lagunari, passati nel frattempo al 4-2-3-1. Già al secondo brivido per Corini con il cross (di destro) di Garofalo che pesca sul secondo palo Falzerano. Il centrocampista veneto, fra i peggiori nella prima frazione, scavalca Benedettini ma centra la traversa. Un minuto dopo la risposta degli azzurri che sfiorano il tre a zero; Audero esce male lasciando la palla a disposizione di Calderoni e Bruscagin. E' quest'ultimo il più reattivo, lesto a spazzare la palla a pochi centimetri dalla fatidica linea di porta. Il Venezia spinge, ma è ancora il Novara ad andare vicina al bersaglio. Anzi, lo centra, ma l'arbitro annulla la rete di Da Cruz su cross di Moscati per presunto fallo a centro area di Maniero. Al quarto d'ora il Venezia si fa pericoloso con un tiro di Marsura deviato che libera Bruscagin, il cross sul secondo palo pesca Moreo che non inquadra la porta. Due minuti Pinato calcia da fuori incrociando la sua conclusione, larga di poco. I veneti sono un'altra squadra e al 22' dimezzano lo svantaggio con Falzerano, lesto a chiudere sul primo palo (palo-gol, terza rete con legno dell'incontro) dopo aver ricevuto da Zigoni. Quattro minuti dopo è ancora lo scatenato Falzerano, troppo libero lì sulla destra d'attacco, a servire Bentivoglio. La conclusione del centrocampista viene respinta di pugno da Benedettini in corner. Lo stesso Bentivoglio al 37' da piazzato pesca la testa del neo entrato Geijo in perfetta solitudine in area di rigore, per fortuna la deviazione dello spagnolo è insufficiente e non inquadra la porta. 

Pazzo recupero ! 

Nei pressi del 90' e nel recupero succede di tutto: al 43' Moscati scappa sulla sinistra, guadagna il fondo e serve Macheda in ottima posizione ma il tiro del romano di prima intenzione termina alto. Sul rovesciamento di fronte Zigoni non trova la deviazione nel cuore dell'area di rigore. Al 44' Sciaudone con un lob morbido serve Da Cruz che, tutto solo, si fa ipnotizzare da Audero sprecando la golden share azzurra. Al 90' esatto da calcio d'angolo clamorosa mischia in area azzurra, Andelkovic tocca debolmente, la palla danza fra una selva di gambe davanti a Benedettini fino al rinvio definitivo. Trenta secondi dopo e sul rovesciamento di fronte Dickmann semina avversari, serve Da Cruz che chiama al tiro Di Mariano, Audero respinge ! Partita ancora viva ma solo per poco. Su un'altra azione di rimessa azzurra nata da un recupero palla di Orlandi, Di Mariano punta l'ex Signori, centra per Macheda che sottoporta non può sbagliare il comodo tap-in e fa 3-1, è l'ultima emozione di una partita vibrante ed emozionante nella ripresa. Altri tre punti in trasferta in dote a mister Corini e ai suoi dall'affascinante parentesi veneziana.

Stefano Calabrese