Rassegna stampa - LA STAMPA: "Novara, avanti con Boscaglia: “Ingiusto addossargli tutte le colpe”"

Due sono le sensazioni che rimbalzano dal club: pazienza e fiducia nella squadra. Il Novara ha bisogno di punti e chiede supporto ai tifosi, quelli che durante il derby hanno incitato i giocatori senza fermarsi un attimo. 

A fine gara, un centinaio sono però andati a Novarello per chiedere un confronto con gli azzurri, l’allenatore e il ds. La sconfitta con la Pro non è andata giù, anche se siamo appena alla nona giornata. I sostenitori chiedono l’esonero di Roberto Boscaglia, ma per ora la società prosegue con il tecnico.

Il tabù delle trasferte

Di sicuro la quinta sconfitta in altrettante gare esterne ha aperto il tavolo della riflessione perché i numeri non tradiscono. Oggi però regge la linea della continuità. «Non cerchiamo un capro espiatorio, reagiamo e pensiamo a fare risultati - ha chiarito il ds Domenico Teti -. Siamo amareggiati perché abbiamo perso dopo aver lottato assieme ai nostri tifosi. Avremmo meritato un altro risultato e bisogna invertire la rotta in trasferta: i numeri sono abbastanza chiari». 

Anche per questo, si sottintende, un pareggio non sarebbe stato da buttare. Il Novara non si è invece accontentato e non era nemmeno piazzato male sull’azione conclusa da Simone Emmanuello.  

Nel complesso alla squadra non si può certo criticare l’impegno: «sudare la maglia» e formazione propositiva. L’eccesso di confidenza, più una certa fragilità difensiva e ancora errori nell’area avversaria, sono semmai costati un pareggio che avrebbe fatto comodo. A Boscaglia si contesta qualche scelta: aver insistito con Andrey Galabinov fino all’ultimo e forse aver lanciato Francesco Bolzoni in un momento chiave della partita quando il centrocampista deve ancora superare il trauma del gravissimo infortunio al tendine. 

«La sconfitta è assurda - ha detto Boscaglia -. E’ un peccato non aver portato a casa punti dopo una gara di questo tipo. La squadra è stata fantastica e abbiamo avuto molte occasioni per vincere. Siamo stati puniti da un episodio, un tiro da fuori come ne avevamo tentati tanti noi. Il gol di Sansone non era casuale perché già prima di segnare eravamo andati vicini alla rete». 

Filippo Massara