Le pagelle di TNO al Novara di Novara-Trapani

22.04.2014 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Ludi-goal: oggi il migliore
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Ludi-goal: oggi il migliore
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Montipò 7: difende la porta con la personalità di un veterano: un'altra bella sorpresa proveniente dalla “cantera” di Monticello. Solo un paio di uscite nel primo tempo, nel finale sfodera almeno due interventi decisivi sul pressing disperato del Trapani, negando al capocannoniere Mancosu di incrementare il suo bottino personale.

Crescenzi 7: inesauribile sulla fascia con continue incursioni che fanno disperare Rizzato, non lo fermano nemmeno i crampi negli ultimi dieci minuti: un massaggio e di nuovo in campo a lottare fino allo scadere. Parecchi cross insidiosi, solo uno troppo sul portiere, ma nell'economia di una gara ci sta tutto. Ma quanto fa con un litro?!!!!

Perticone 7: non lascia nemmeno uno spiraglio alle punte avversarie: preciso e determinato sia quando si occupa di Mancosu nel corpo a corpo o sulle palle alte, sia quando segue Iunco che cerca di staccarsi dalla ragnatela difensiva impostata da Aglietti. Solo un fallo contro, per un mastino come lui significa grande sicurezza.

Ludi 7,5: dirige la difesa da vero capitano, dettando i tempi ai compagni di reparto sulle situazioni di palla inattiva che spesso ci sono costate care. Qualche buon lancio per saltare il centrocampo e cercare le punte e sempre preciso nel disimpegno quando si deve impostare da dietro. Il goal che regala il vantaggio è la ciliegina sulla torta di una gara quasi perfetta. Scegliamo lui come migliore in campo perché, se per Manconi segnare è il suo mestiere, per lui l'ultimo goal risale al pareggio 2 a 2 con il Siena l'anno della promozione in Serie A.

Vicari 6,5: la difesa a tre lo aiuta moltissimo: sa che deve presidiare la sua zona senza preoccuparsi di diagonali alla disperata per andare a chiudere, l'unico punto debole del suo repertorio. Se colmerà anche questa lacuna (cosa non improbabile visti i compagni di reparto che possono dargli molto) la strada verso la consacrazione diventerà in discesa.

Lambrughi 6: giocando dalla metà campo in su senza dover rincorrere a perdifiato chi agisce dalla sua parte (non è proprio un fulmine di velocità) ne guadagna la spinta offensiva. Rigoni lo cerca spesso e lo trova sempre. Entra nell'azione del terzo goal fornendo l'assist a Gonzalez che costringe Nordi alla respinta disperata. Gli ultimi dieci minuti è in riserva sparata e regala la palla a Mancosu in area costringendo Montipò agli straordinari.

Pesce 6,5: interpreta il nuovo ruolo di regista basso con grinta e concentrazione; interrompe parecchie azioni degli ospiti leggendo alla perfezione le intenzioni del passaggio e fiondandosi sulla traiettoria con perfetta scelta di tempo; riesce anche ad andare al tiro da fuori area, purtroppo senza inquadrare la porta. Unico neo deve registrare il piede sinistro nei lanci lunghi, ma non dimentichiamo che è reduce da un lungo stop e da un intervento chirurgico.

Faragò 6,5: è tornato anche lui sui livelli che conosciamo: un mastino nell'interdizione copre bene gli spazi costringendo spesso i portatori di palla all'appoggio all'indietro per non cozzare contro il suo muro. Nell'azione del goal annullato a Sansovini per off-side forse doveva cercare la conclusione al volo, specialità assolutamente nelle sue corde. Il cross all'indietro sempre per Sansovini sull'azione del doppio vantaggio è un capolavoro di intelligenza tattica.

Rigoni 7: la soddisfazione del goal che chiude definitivamente l'incontro è il giusto premio per una gara giocata ai livelli del passato, con dribbling, finte e cambi di direzione che sono poi la sua specialità. Non sbaglia un passaggio e perde palla solo una volta grazie ad un intervento duro da parte di Iunco considerato regolare dall'arbitro Baracani, per fortuna senza esiti negativi.

Sansovini 7: gli manca il goal valido (uno lo segna, ma è annullato), ma quanto buon lavoro: dialoga alla perfezione sia con Manconi che con Gonzalez, va due volte al tiro dal limite dell'area, anticipa di testa i giganti del Trapani mandando di pochissimo sopra la traversa. Il pallonetto-assist per Manconi del 2 a 0, dopo essersi attirato addosso tre difensori, è una giocata da campione.

Manconi 7,5: era reduce dalla trasferta in Germania con la Under 20 da solo due giorni, dove si è permesso di segnare una doppietta in meno di mezz'ora di gioco. Poteva essere appagato da questa gioia e risentire delle fatiche del viaggio: invece gioca con la solita grinta, come se fosse l'ultima partita della vita e segna il secondo goal consecutivo al Piola. Tranquillo Jacopo: la vita ce l'hai tutta davanti a te e tutti concordano nel dire che sarà piena di gloria.

Marianini 6,5: se Aglietti chiama lui risponde. Deve sacrificarsi prevalentemente in copertura per limitare le sfuriate dei siciliani impegnati a riaprire le sorti dell'incontro. Quando Rigoni regala la tranquillità lo vediamo spesso a dialogare positivamente in attacco con Crescenzi nelle ripartenze.

Gonzalez 6: ha poco più di un quarto d'ora a disposizione per dimostrare che il periodo involutivo è ormai alle spalle e per quello che è riuscito a fare pensiamo sia effettivamente così. Non trova il goal, ma nella segnatura di Rigoni buona parte del merito è nella sua spaccata sul cross di Lambrughi. Va ancora vicino al tiro dopo un doppio scambio con Sansovini, ma un tocco provvidenziale quanto disperato di un difensore lo manda fuori tempo, negandogli l'opportunità.

Potoridis s,v.: cinque minuti più recupero, troppo pochi, ma è sembrato disinvolto e si candida a sostituire lo squalificato Ludi, sempre che il Mister riproponga la difesa a tre.

Aglietti 7: qualcuno ha detto che “solo gli stolti non cambiano mai idea”: lui l'ha cambiata e ha vinto la scommessa, con la difesa a tre sacrificando un attaccante. Ha intuito, giustamente, che il Trapani avrebbe schierato una formazione fortemente votata all'attacco, per interrompere la serie di sconfitte consecutive (tre, diventate quattro) e per non perdere il contatto con la zona play-off. Per come si è messa la gara non ha sbagliato una virgola, dimostrando di meritare i gradi di Ammiraglio.