Le pagelle di TNO al Novara di Latina-Novara

14.04.2014 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Simone Pesce
TUTTOmercatoWEB.com
Simone Pesce
© foto di Federico De Luca

Montipò 5: la colpa più grossa ce l'ha sul primo goal e sull'ultimo, dove avrebbe dovuto, in entrambi i casi, uscire. Nel primo caso abbozza l'uscita poi fa un passo indietro, nel secondo se esce forse mette in difficoltà Paolucci. Non un bell'esordio, ma è giovane e avrà tempo per rifarsi.

Crescenzi 6: dietro è il più lucido, sventando almeno tre palle goal con altrettanti interventi in extremis. Quando cerca l'affondo non trova mai collaborazione e l'efficacia della sua azione si perde tra i piedi dei difensori.

Perticone 4: non era al meglio della condizione e si è visto abbondantemente: sempre in ritardo, lento, impacciato. Il pallonetto subito da Paolucci nel colpo del KO non è da lui.

Vicari 5: un po' meglio del collega di reparto, specialmente nel primo tempo, quando gli attaccanti avversari non pungono, nella ripresa naufraga insieme a tutti i compagni, a parte una chiusura decisiva su Jonathas lanciato in contropiede. Grossa ingenuità il fallo commesso al limite dell'area che provoca la punizione capolavoro di Viviani, salendo sulla schiena di Paolucci che era spalle alla porta: avrebbe fatto meglio a temporeggiare, impedemdogli di girarsi.

Lambrughi 4: nell'azione del vantaggio nerazzurro si perde Jonathas che può colpire indisturbato verso la porta; nell'azione del raddoppio Ristovski lo umilia in velocità: questo mi sembra più che sufficiente a giustificare il giudizio.

Radakovic 5: un retropassaggio da brivido, e un paio di tocchi approssimativi in fase di costruzione spalancano la porta agli assalti del Latina: per fortuna arrivano nel primo tempo, quando gli attaccanti hanno ancora le polveri bagnate. Non rientra nel secondo tempo per un infortunio subito a sette minuti dall'intervallo.

Faragò 5: irriconoscibile: perde dribbling e sbaglia un'infinità di passaggi; non si vede mai al limite dell'area per cercare il tiro o gli inserimenti che sono la sua specialità. Un po' meglio in interdizione pura, ma da uno come lui ci si aspetta molto di più.

Pesce 6: rientra a tempo di record dopo l'intervento di pulizia del menisco e sicuramente non ha i 90 minuti nelle gambe, ma mette da parte la paura e si pone al servizio della squadra. Fino a quando è rimasto in campo non ha demeritato: solo un lancio fuori misura nei primi minuti, quando doveva ancora carburare.

Manconi 5: non riesce mai a saltare l'avversario, il Manconi che ha meravigliato fin dall'esordio è sembrato un ricordo lontano. Anche lui non era al meglio fisicamente e nella ripresa sparisce del tutto.

Sansovini 6: la sufficienza la merita per il goal della bandiera scaturito dall'unica palla giocabile che lui non la sbaglia: quello che non è normale è che gli è stata fornita dai difensori avversari, dai compagni quasi nessuna.

Lepiller 4: mai in partita, fatica a trovare gli spazi e non gli riesce nemmeno un dribbling. Guadagna una punizione a trenta metri dalla porta e la calcia in curva.

Marianini 5: entra all'inizio della ripresa e precipita insieme a tutti compagni sotto i colpi del Latina. In quanto a palle perse e passaggi imprecisi si allinea al trend dei compagni.

Rubino 6: il vecchio capitano stavolta non incide sulle sorti della gara, ma nessuno si aspettava miracoli da lui, visto come si era messa la gara. Si procura la punizione che porta al goal e, sulla battuta, è decisivo il leggero tocco di testa che manda fuori giri Milani autore dell'”assist” per Sansovini. Sfiora anche il goal nel finale incornando a lato di poco.

Rigoni 6: in poco più di 10 minuti durante i quali è rimasto in campo fornisce le uniche due palle goal della ripresa: la punizione che genera il goal e l'assist per il colpo di testa di Rubino.

Aglietti 4: Perticone e Manconi non erano in perfette condizioni fisiche: perché non far giocare dall'inizio Ludi e Gonzalez? L'argentino lo ha schierato sempre nel girone di andata quando era inguardabile, perché non dargli la possibilità oggi di partire dall'inizio vista la situazione di emergenza? Rigoni ha disputato la sua miglior partita stagionale nell'ultima gara interna con il Crotone, perché non rinnovargli la fiducia? Va bene l'emergenza, ma è giusto mettere in campo uomini non al meglio rischiando di perderli per periodi più lunghi? Stavolta ho visto poche idee e molto confuse.