La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 21.04 (NOVARA-PERUGIA)

22.04.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 21.04 (NOVARA-PERUGIA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il mancato aggancio in classifica al Perugia ha nomi e cognomi, li scoprirete poche righe più sotto, leggendo le mie parole al veleno che mai mi era capitato di usare in precedenza nella mia breve esperienza di tifoso scribacchino.
Mantenendomi per adesso sulle note positive posso dire in tutta sincerità e mettendo da parte la mia incrollabile fede calcistica, che il Novara non ha tradito, anzi: se questa partita fosse finita due a zero, limitandomi nel giudizio al goal valido ingiustamente annullato e al rigore macroscopico non concesso, non ci sarebbe stato nulla da dire. Invece sono qui, con il cuore insanguinato, a raccontarvi dell’ennesima sconfitta immeritata. Ormai avrete capito chi siano gli artefici di questa brutta serata, quindi vi lascio alla mia dilettantesca cronaca, che non possiamo neanche definire “nera”, visto che gli hanno cambiato in “giallo” il colore delle giacchette. 

Rispetto alla gara con il Frosinone di lunedì scorso Roberto Boscaglia conferma la schema vincente (3-5-2) e nove undicesimi della formazione iniziale: oltre allo squalificato Da Costa, sostituito dal novarese DOC Lorenzo Montipò, il tecnico concede un turno di riposo a Troest nella cui posizione ritorna dal primo minuto Lancini. Questi gli interpreti della gara odierna: Montipò; Lancini, Chiosa, Scognamiglio; Dickmann, Cinelli, Selasi, Casarini, Calderoni; Galabinoiv, Macheda.
Christian Bucchi rinuncia invece al consueto 4-3-3. Per coprirsi maggiormente opta per la difesa con i tre centrali, due esterni pronti a rinculare in fase di non possesso nel centrocampo a quattro, due punte con alle spalle il trequartista. Gli undici a scendere in campo sono: Brignoli; Mancini, Monaco, Di Chiara; Fazzi, Gnahorè, Acampora, Mustacchio; Brighi; Forte, Nicastro.
Per la prima volta menziono la terna arbitrale al completo. La scelta è dettata dalla condivisione delle responsabilità per aver letteralmente rovinato la partita: fischietto di piombo il signor Lorenzo Illuzzi da Molfetta (BA); primo assistente il signor Daniele Bindoni da Venezia, tutto sommato il più positivo dei tre; bandierina scolorita, forse per un lavaggio sbagliato, il signor Edoardo Raspolini da Livorno, il peggiore in campo a pari (de)merito con il direttore di gara.

Il primo tempo non riserva troppe emozioni, ma le poche occasioni da rete più un goal annullato a Macheda, sono tutte di marca novarese, eccezion fatta per un colpo di testa innocuo degli ospiti. Vediamole.
Una dozzina di minuti con le due affollate mediane che si annullano a vicenda, poi una sventagliata in avanti trova la testa di Nicastro la cui sponda lancia Mustacchio in area: l’esterno cerca il fondo, va al cross, Scognamiglio la smorza, Montipò non ha difficoltà a bloccare.
Al quarto d’ora gli azzurri confezionano l’azione che porta alla rete di Macheda annullata per fuorigioco. Scognamiglio riprende un rilancio della difesa umbra e apre al volo per Dickmann: palla indietro a Selasi che crossa di prima intenzione per la testa di Macheda che supera Brignoli, ma è tutto inutile.
Al 19° grande conclusione di Galabinov: riceve da rimessa laterale di Dickmann, si aggiusta la palla con il petto portandosela sul mancino, lascia partire un bolide in contro balzo con impegnativa parata di Brignoli, che respinge in tuffo alla sua destra.
Al 26° Selasi riparte velocemente sulla destra e Gnahorè lo ferma fallosamente in modo plateale. Ci sarebbero gli estremi per un’ammonizione, ma Illuzzi si dimentica di avere il cartellino del colore della sua giacchetta nel taschino della stessa!!!
Si vede il Perugia al 27°. Nicastro riceve sul versante destro dopo una serie di rimpalli ed effettua un cross: Forte colpisce di testa, debolmente, fra le braccia di Montipò.
Azione d’attacco di pregevole fattura degli azzurri al 33°. Macheda tocca per Cinelli sulla trequarti, il quale vede l’inserimento di Casarini e lo serve di prima intenzione in verticale. Il centrocampista, sempre di prima, tocca per Galabinov che controlla, aspetta l’arrivo di Dickmann che si sta accentrando e gli offre un assist prezioso: questi si porta la palla sul sinistro e calcia di potenza dalla lunetta dell’area, impegnando Brignoli nella seconda decisiva parata a terra.
Al 43° arriva l’attesa ammonizione per Gnahorè, per un’entrata in ritardo e fallosa su Chiosa.
La prima frazione termina qui, senza recupero.

Al 5° Gnahorè prova la conclusione dalla distanza dopo che Mancini aveva anticipato Macheda con un intervento a gamba tesa. Il tiro termina in curva ospiti.
Rete annulla anche a Nicastro. L’azione è abbastanza fortuita. Chiosa nel tentativo di rilanciare scivola e colpisce la gamba di Forte: il rimpallo si trasforma in un assist involontario per il compagno d’attacco, ben aldilà dell’ultimo uomo, lo stesso Chiosa non ancora rialzatosi dopo lo scivolone. L’attaccante non si ferma e deposita in rete, ignorando il fischio dell’arbitro, che peraltro si guarda bene dall’ammonirlo, come da regolamento.
Al 9° Macheda scappa a sinistra con Mancini che lo sposta visibilmente impedendogli di proseguire. Non solo non viene concesso il fallo, ma viene ammonito il giocatore novarese che chiede spiegazioni.
Doppia sostituzione nelle file dei grifoni: escono Nicastro e Acampora; entrano Terrani e Dezi. Non cambia molto: Brighi arretra in mediana cedendo la posizione dietro le due punte a Dezi, che ora sono Forte e Terrani.
Dickmann serve Galabinov al limite, che con un colpo di tacco lancia Macheda in area: controllo e tiro, deviato in calcio d’angolo da Gnahorè in chiusura su di lui. Siamo al 15° e, come nel primo tempo, sarà ancora fatale per gli azzurri, grazie all’errata valutazione del guardalinee. Dalla bandierina calcia Casarini corto per Cinelli che crossa prontamente in area. Monaco allontana di testa e Selasi la rimette dentro: Fazzi, nel tentativo di servire un compagno, sbaglia il tocco e serve involontariamente Macheda, alle spalle di tutti. Tocco all’indietro per Lancini, posizionato dietro la linea della palla, e goal di piatto destro. L’arbitro Illuzzi accoglie l’errata segnalazione del suo assistente e annulla una rete regolarissima. Boscaglia è infuriato (io e tutti gli spettatori pure!).


Al 18° viene ammonito Lancini per fallo su Brighi.
Un cross di Selasi al 20° sta per essere intercettato da Casarini, abbattuto in area da Dezi: per l’arbitro è tutto regolare. Sulla ripartenza dei biancorossi Terrani si accentra da sinistra e calcia verso la porta di Montipò: troppo centrale, nessun problema per il portiere azzurro.
Cross di Calderoni al 21°, sponda di Dickmann per Galabinov che conclude al volo, alto.
Tocco di prima intenzione di Brighi per Dezi e tentativo al volo di esterno destro, impreciso (23°). Sul ribaltamento di fronte Dickmann offre un buon lancio in verticale a Macheda fermato per l’ennesimo fuorigioco inesistente.
Occasione per Scognamiglio al 25°, salito in area per sfruttare un calcio piazzato per un fallo di Dezi su Calderoni. Batte lo stesso Calderoni, il centrale anticipa tutti e colpisce di testa, ma non inquadra la porta.
Al 26° Forte tocca ravvicinato per Terrani in mezzo al campo e lancio immediato per Mustacchio velocissimo ad attaccare lo spazio: Montipò gli esce sui piedi e respinge, Scognamiglio libera l’area mettendo in fallo laterale. Sulla battuta con le mani palla a Mustacchio che centra alto per Forte, la cui spizzata di testa è facile preda di Montipò.
Un tentativo a giro di Terrani da dentro l’area terminato fuori è il preludio del vantaggio perugino.
Gli uomini di Bucchi riconquistano subito palla e, dopo una serie di tocchi ravvicinati, la sfera giunge a Brighi che salta Casarini e cerca la conclusione: la deviazione di Scognamiglio finisce sui piedi di Dezi che controlla e batte Montipò sul primo palo.
Primo cambio per Boscaglia al 34°: esce Selasi, entra Chajia.
Il neo entrato si mette subito in luce al 38°, accentrandosi palla al piede per crossare verso il palo lontano: Brignoli vola e mette in calcio d’angolo, anticipando Cinelli alle sue spalle.
Al 40° terzo cambio per il Perugia: Dossena rileva Mustacchio.
Tentativo di conclusione di Cinelli al 41° dopo un’insistita azione del Novara: il tiro, smorzato da Monaco, diventa facile per Brignoli, che può bloccare.
Con gli azzurri sbilanciati in avanti alla ricerca del pareggio, si aprono spazi per il contropiede. Così al 42° Dezi intercetta a metà campo un disimpegno errato di Chiosa, scambia con Forte e lancia in profondità Terrani, il quale può avanzare e, dopo aver saltato Scognamiglio, ad arrivare a tu per tu con Montipò, bravo a deviare di piede in calcio d’angolo la conclusione dell’attaccante.
Mossa disperata di Boscaglia che toglie Dickmann e manda in campo la terza punta, Lukanovic.
Grande giocata di Chajia al 44°: con una palombella lancia Macheda in area, il cui tentativo di sorprendere Brignoli con un pallonetto termina fuori dallo specchio della porta.
Vengono concessi quattro minuti di recupero: pochi viste le continue perdite di tempo.
Ancora Chajia in evidenza al 48°. Riceve da Montipò appena fuori dall’area e si lancia in azione personale saltando Brighi e Gnahorè, che lo prende per la maglia, rischiando il secondo giallo (con un arbitro normale!!!). Invece non è neanche fallo e, riconquistata palla, può lanciare in avanti per Terrani, costringendo al fallo tattico Chiosa: lui sì che viene ammonito!!!
Per chiudere in bellezza (forse sarebbe meglio dire in bruttezza!!!) ecco che al 49°, nell’ultimo disperato assalto, Calderoni crossa sul palo lontano per Scognamiglio, che può caricarsi per il colpo di testa: colpisce con forza e Di Chiara intercetta con il braccio largo. Inutili le proteste: è solo calcio d’angolo, battuto il quale, senza nemmeno lasciar terminare l’azione, arriva il triplice fischio.

La rabbia dei giocatori deve essere trasformata in agonismo allo stato puro già a partire dal prossimo lunedì, quando li attende la trasferta allo stadio Menti di Vicenza. State pur certi che la mia si trasformerà nel più forte grido di tutti i tempi, più degli acuti della Callas e del richiamo di Tarzan: FORZA NOVARA !!!