La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 17.02 (LATINA-NOVARA)

18.02.2017 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 17.02 (LATINA-NOVARA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Prima sofferta vittoria del 2017 e seconda in assoluto in trasferta, dopo la goleada di Verona. La soddisfazione è ancora più grande per essersi concretizzata nei minuti finali, storicamente a noi fatali.
A decidere le sorti dell’incontro ancora Galabinov, migliore in campo e sempre più uomo squadra. Ottima impressione anche per l’ultimo arrivato, l’italo-spagnolo Orlandi, nonostante l’impiego nell’insolito, per lui, ruolo di mediano, schierato da Boscaglia nei primi minuti del secondo tempo al posto dell’acciaccato Cinelli.
Prima frazione di gioco alquanto contratta e frenetica da parte delle due compagini, atteggiamento giustificato dalle diverse situazioni negative: il Novara alla caccia della prima vittoria nell’anno solare; il Latina alle prese con la situazione finanziaria, sfociata nelle ultime ore con l’opportunità del fallimento pilotato e relativo commissariamento, nonché della quasi sicura penalizzazione in classifica per il ritardato pagamento degli stipendi.
Sicuramente nell’intervallo i due tecnici catechizzano i rispettivi giocatori e la ripresa è sicuramente meglio, con alcune pregevoli azioni e la zampata da tre punti del “Gala”.
Roberto Boscaglia concede l’esordio stagionale a Lancini chiamato a sostituire Mantovani. Resta in panchina Kupisz in favore di Dickmann. Il 3-4-1-2 disegnato dal tecnico azzurro vede i seguenti protagonisti: Da Costa; Troest, Lancini, Scognamiglio; Dickmann, Cinelli, Casarini, Chiosa; Sansone; Galabinov, Macheda.
Vincenzo Vivarini dispone i suoi con il 3-4-3 affidandosi a Pinsoglio fra i pali; Brosco, l’ex Dellafiore e Garcia Tena costituiscono la linea arretrata; in mezzo al campo agiscono Bandinelli e Mariga nel ruolo di interni, Nica e Bruscagin cursori laterali; punta centrale è Corvia coadiuvato dagli esterni Insigne e Bonaiuto.
A dirigere l’incontro è stato designato il fiesolano Niccolò Baroni della sezione arbitrale di Firenze.

I padroni di casa partono all’attacco. Al 2°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bandinelli ci prova dalla distanza, senza inquadrare la porta.
Al 13° primo lampo di Galabinov, che controlla alla grande il lancio profondo di Casarini e penetra in area guadagnando il fondo: nessuno segue l’azione e il suo cross viene allontanato da Dellafiore. Sugli sviluppi della ripartenza Troest si aggrappa a Bonaiuto per impedirgli di avanzare e arriva il primo giallo. Ammonizione pesante, perché Il difensore azzurro era diffidato e salterà la prossima gara con lo Spezia.
Tentativo di Galabinov in mezza rovesciata al 19°: ottimo controllo di petto in area, palleggio per aggiustarsi la sfera, ma conclusione alta.
Pareggiato il conto delle ammonizioni al 23°: Bandinelli trattiene Galabinov e il signor Baroni gli sventola il cartellino.
Casarini dalla distanza, palla sul fondo (25°).
Errore in disimpegno di Chiosa al 27°: Insigne prende palla, salta Scognamiglio e apre per Corvia, che centra prontamente. Dickmann e Da Costa anticipano Bonaiuto liberando l’area.
Al 34° Cinelli ferma fallosamente Bandinelli e va ad allungare la lista dei sanzionati.
Arriva il primo calcio d’angolo per il Novara (40°) che produce una buona occasione. Calcia Sansone, Macheda prolunga di testa, Cinelli conclude al volo di sinistro, ma troppo centralmente: Pinsoglio neutralizza in presa.
L’ultimo episodio degno di nota del primo tempo è ancora un’ammonizione: la prende Nica per fallo su Sansone al 41°. 
Non c’è recupero nei primi quarantacinque minuti e puntuale arriva l’intervallo.

Subito avanti gli azzurri che guadagnano calcio d’angolo. Batte, come al solito Sansone, Galabinov colpisce di testa in arretramento e non riesce a dare forza e precisione alla conclusione: Pinsoglio, a scanso di equivoci, si distende in tuffo e blocca a terra.
Al 4° grosso pericolo per Da Costa. Casarini sbaglia un appoggio sulla sua trequarti regalando palla a Bandinelli: palla in verticale per Insigne che calcia verso la porta e colpisce il palo lontano a portiere battuto. Sugli sviluppi dell’azione rimane a terra Cinelli il quale, dopo l’intervento dei sanitari, deve lasciare il campo. Entra quindi l’esordiente Orlandi.
Opera il primo avvicendamento anche Vivarini al 13°: dentro De Giorgio, fuori Buonaiuto.
Un minuto dopo altro movimento dalla panchina azzurra con Chiosa che cede il posto a Kupisz. Il polacco va ad occupare la fascia destra con Dickmann dirottato sul fronte opposto.
Ancora due cartellini gialli, uno per parte, nel giro di un minuto: al 16° Garcia Tena per fallo su Sansone; al 17° Macheda per fallo su Brosco.
Sansone tenta di sorprendere Pinsoglio con un tiro a giro dal limite, ma la palla termina abbondantemente oltre la traversa (18°).
Al 20° Orlandi scambia in velocità con Macheda e calcia al volo di esterno sinistro, mandando di poco a lato.
Calcio d’angolo calciato da Insigne al 23°: Brosco stacca di testa impegnando Da Costa alla presa a terra.
Ancora un giallo al 24°: è per Kupisz, troppo irruento su Bruscagin.
Da Costa appoggia con le mani a Macheda appena fuori dalla propria area: pressato da Mariga l’attaccante sbaglia l’appoggio e serve inavvertitamente Bruscagin: tiro al volo di interno destro fra le braccia di Da Costa (26°).
Galabinov riceve palla da Sansone sulla linea dell’area avversaria, salta con una finta Garcia Tena e viene atterrato da Mariga: gli azzurri invocano il calcio di rigore (che probabilmente c’era), ma il signor Baroni concede punizione dal limite. Calcia lo stesso Galabinov, la palla è smorzata dalla barriera, Pinsoglio può imtervenire in presa. Sulla ripartenza Dickmann ruba palla a Garcia Tena, si fionda in avanti e serve Galabinov: capolavoro del bulgaro che salta due avversari e apre per Macheda alla sua destra, anticipato in scivolata da Garcia Tena.
Secondo cambio per il Latina: entra Regolanti, esce Nica.
Buona percussione di Kupisz alla mezzora. Il laterale guadagna il fondo, serve Sansone con un retropassaggio il quale calcia al volo di sinistro, svirgolando completamente la conclusione.
Al 31° Mariga serve Insigne largo a destra: l’attaccante si accentra e calcia verso la porta, Da Costa blocca senza difficoltà.
Cross di prima intenzione di Bruscagin al 34°, con Scognamiglio che allontana di tacco, riprende Corvia che calcia al volo, ma troppo debolmente, Da Doppia occasione per il Novara intorno al 37°, protagonista in entrambi i casi Galabinov. Prima riceve in area da Sansone, protegge palla, aspetta la sovrapposizione di Kupisz e lo serve: tiro cross intercettato da Brosco che allontana. Palla riconquistata da Lancini, apertura per Kupisz e palla a Galabinov al limite, ilm quale si gira su se stesso e calcia rasoterra con il mancino, sfiorando il palo alla sinistra di Pinsoglio.
A gioco fermo Boscaglia opera l’ultimo cambio a disposizione richiamando in panchina Macheda e mandando in campo Adorjan. Lo imita Vivarini che sostituisce Bandinelli con De Vitis.
Al 42° arriva la rete del vantaggio. Gran parte del merito è di Dickmann che si inserisce con perfetta scelta di tempo su un passaggio in orizzontale di Mariga per Bruscagin, avanza palla al piede, aspetta lo smarcamento di Galabinov e lo serve con precisione: conclusione in scivolata per anticipare Dellafiore e palla sotto la traversa.
Restano da giocare quattro minuti di recupero.
Al 46° viene espulso Insigne che protesta per la concessione di un suo fuorigioco su cross di De Giorgio. Prima di abbandonare il terreno di gioco va ad abbracciare il guardalinee. Probabilmente protestava con l’arbitro credendo gli avesse fischiato una carica su Da Costa che effettivamente non c’era.
Al 48° finisce nella lista dei cattivi anche Galabinov che strattona Dellafiore a centrocampo. E’ il nono ammonito della partita.
Il triplice fischio arriva dopo una punizione dal limite concessa per fallo di Brosco su Adorjan. Batte Sansone, Pinsoglio respinge in calcio d’angolo, ma non c’è più tempo.

Una vittoria che è una grossa boccata di ossigeno, per la classifica e per il morale. Ci attende un doppio turno ravvicinato (si gioca sabato e martedì) al Piola. Non si può dire che siano due avversari facili: Spezia e il Benevento di Mister Baroni, due formazioni dei piani alti della classifica, ma due sconfitte di misura dell’andata da vendicare, specialmente la seconda, assolutamente immeritata.
In attesa dei risultati di domani (oggi per chi legge), l’ottava posizione, alla pari con Bari ed Entella, ci consente sonni sereni !!! Nell’attesa di dispiegare la voce per il prossimo FORZA NOVARA !!!!