La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 01.05 (NOVARA-AREZZO)

02.05.2015 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 01.05 (NOVARA-AREZZO)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il cielo è plumbeo, il vento primaverile sferza le chiome (a chi le ha !!!) e scompagina il notes dove scrivo i miei appunti, ma la giornata è bellissima: a scaldare i cuori dei quasi cinquemila accorsi al Piola c’è il sole cristallino della vittoria. E del contemporaneo pareggio del Bassano Virtus, fermato sullo zero a zero dal Monza, che significa una sola cosa: primato in classifica.
Quello che i vari tribunali ci hanno tolto e parzialmente restituito, ce lo siamo ripresi con la grinta e con il cuore.
L’allievo, Domenico Toscano, supera il maestro, Ezio Capuano. Già: quando il “moschettiere” Mimmo calzava ancora gli scarpini per onorare la maglia della Nocerina, a dirigere i salernitani dalla panchina c’era proprio l’attuale tecnico dell’Arezzo. Era il 2002/03 e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti !!!

Nonostante le squalifiche pesanti (Buzzegoli, Garofalo e Bergamelli) il Mister azzurro non rinuncia alla spregiudicatezza, archiviando forse definitivamente il 3-5-2 per l’offensivo 3-4-3. Davanti a Tozzo agiscono, da destra a sinistra, Freddi, Gavazzi e Vicari; Pesce ha in mano le redini del centrocampo, con Garufo e Foglio esterni e Faragò in posizione più centrale; in avanti il tridente delle meraviglie: González, Evacuo, Corazza, quaranta goal in tre!!!
Ezio Capuano risponde con un 3-5-2, sintonizzato sul tentativo di strappare almeno un punto, con un gioco rallentato e con il cincischiare ogni qualvolta i suoi devono rimettere in gioco la palla. Gli undici iniziali sono: il portiere Rosti; la retroguardia è costituita da Guidi, Villagatti e Panariello; davanti alla difesa gioca Gambadori; gli interni sono Dettori e Coppola, gli esterni Sabatino e Franchino; punta centrale Bonvissuto, seconda punta Yaisien.
L’arbitraggio è svolto, con pignoleria e continue interruzioni del gioco, dal molfettese Vito Mastrodonato: non proprio un arbitro all’inglese !!!

Prima dell’inizio vengono consegnati i premi DR a Freddi, Dickmann ed Evacuo, votati dai giornalisti come i migliori dei loro reparti. Nell’intervallo saranno invece premiati i vincitori della school cup: per la cronaca i trecatesi del istituto “Behar” hanno avuto ragione del “Curioni” di Romagnano Sesia per quello che riguarda le scuole medie. Per gli istituti superiori il Liceo Scientifico “Antonelli” ha sbaragliato i campioni in carica dell’ITIS “Fauser”.

Al primo minuto di gioco il centravanti ospite inaugura il tormentone delle proteste amaranto: si lamenta vistosamente per una presunta gomitata ricevuta da González. Capuano lo invita a desistere, l’attaccante non obbedisce, l’arbitro si limita a richiamarlo verbalmente.
La sanzione è solo rimandata: passano appena dieci minuti e Mastrodonato gli sventola il cartellino giallo per un fallo cattivo quanto inutile su Gavazzi.
Al 13° viene concessa una punizione in favore dell’Arezzo per un discutibile fallo di Faragò. Gambadori si incarica della battuta, da 40-45 metri, impegnando Tozzo in una parata in due tempi.
Episodio dubbio su Evacuo in area: il direttore di gara dice che si può continuare (17°).
Al 19° Yaisien va via sulla destra ed effettua un tiro-cross che Tozzo blocca spostandosi sul primo palo.

Prima vera occasione da goal per il Novara al 20°. Gonzalez ruba palla sulla trequarti e serve Corazza al limite: il tiro che ne segue è forte e solo leggermente impreciso.
Un minuto dopo gli azzurri usufruiscono di un calcio piazzato nella metà campo avversaria: battuta velenosa di Garufo sulla quale nessuno degli avanti trova la deviazione e con la palla che esce di pochissimo a lato della porta di Rosti.
Ancora una punizione per gli ospiti per fallo di Vicari. La posizione è più favorevole della precedente, ma Gambadori la calcia in curva (25°).
Alla mezz’ora scatto in profondità di González, lanciato dalla spizzata di Evacuo: l’argentino deve calciare di destro e manda la sfera abbondantemente a lato.
Al 42° Garufo si presenta palla al piede al limite dell’area: potrebbe cercare la conclusione, invece opta per un assist a Corazza seguendone il taglio. L’appoggio è impreciso e l’azione sfuma.
Un minuto dopo viene ammonito il portiere aretino per eccessiva, e reiterata, perdita di tempo.

L’entità del recupero assomma a tre minuti. Proprio allo scadere Guidi atterra Garufo sul vertice sinistro dell’area toscana. La posizione è ideale per il mancino di González: il tiro a giro e con buona forza impegna Rosti in tuffo che può solo respingere. Sulla palla il primo ad arrivare è Corazza che ribadisce in rete, ma è tutto inutile: il segnalinee Ficarra (senza Picone!!!) alza la bandierina, commettendo il più clamoroso degli errori di valutazione, che ricaccia in gola l’urlo dei tifosi.

Gli azzurri iniziano la ripresa con un piglio più offensivo: ormai ci hanno abituato alla partita dai due volti, anche se Toscano, in conferenza stampa, giura di non aver bisogno di particolari rimproveri.
Già al 2° minuto Vicari ha sui piedi la palla del vantaggio. Salito in area per sfruttare una punizione di Pesce dal centro-sinistra, si trova smarcato sul palo lontano con la sfera che scende davanti a lui dopo un rimpallo: si coordina per il tiro al volo e lo esegue, senza però inquadrare il bersaglio.
Al 7° conclusione al volo di Foglio dalla distanza dopo uno scambio ravvicinato con Corazza: la palla, carica di effetto, sfiora il palo e si perde fra le braccia dei raccattapalle.
Passa meno di un minuto e Yaisien va’ a fare compagnia ai colleghi nella lista dei cattivi. Per fermare uno scatenato Pesce deve ricorrere ad una vistosa trattenuta, rischiando di ridurre a brandelli la maglia del centrocampista.

 Al 11° Toscano compie la mossa alla quale ci ha abituati: fuori Gavazzi e dentro il quarto attaccante, Della Rocca. Come vedremo sarà determinante.
Al signor Mastrodonato non sembra equo tornare a Molfetta senza nemmeno un azzurro ammonito. Rimedia con il malcapitato Pesce al quale non sembra vero: dalla tribuna l’intervento su Coppola è sembrato assolutamente regolare. Come si dice, cornuto e mazziato !!!
Cross di González da destra: Evacuo in elevazione viene ben contenuto da Guidi. Inutile la richiesta del calcio d’angolo da parte dell’attaccante (15°).
Trascorre un giro di cronometro e prende il giallo anche Coppola, costretto alla trattenuta per fermare Foglio lanciato in contropiede.

Al 19° Della Rocca fa le prove: assistito da Evacuo al limite dell’area calcia in mezza rovesciata senza riuscire ad imprimere la forza necessaria alla conclusione, che Rosti neutralizza senza patemi.
Trova la via del goal anche Faragò, intervenuto dopo una rovesciata volante di Corazza ribattuta dai difensori: il centrocampista parte in posizione regolare, ma viene considerato influente il fuorigioco di Evacuo che fa velo. Nessuno protesta (21°).
Doppio tentativo al 22° di Evacuo e Foglio, entrambi sul muro dei difensori ospiti. Subito dopo González trova Evacuo in area che calcia al volo, con Rosti che compie l’intervento più difficile per sventare la minaccia.

Le occasioni si susseguono a scadenze di sessanta secondi. Ci prova Garufo a rompere l’equilibrio con un tiro violento da fuori area, spedito in calcio d’angolo da un difensore. La battuta dalla bandierina consente a Della Rocca di mettere il suo primo sigillo da quando è arrivato alla corte di Toscano. Novara in vantaggio e primo in classifica, ma manca ancora un’eternità alla fine degli incontri. Non mettiamo il carro davanti ai buoi!!!

L’Arezzo adesso deve smetterla con la melina se vuole inseguire il pareggio. Il primo a provarci è Yaisien al 26°, con una buona conclusione dalla distanza. Tozzo vola alla sua destra e respinge come può, proprio sui piedi di Bonvissuto: Garufo ritorna sull’attaccante e gli ruba la palla prima che possa calciare.
Al 27° spazio ad Adorjan, che rileva Corazza.
Dopo un’azione di attacco degli azzurri, senza esito, l’arbitro si ferma di colpo, corre verso Gambadori e gli sventola il cartellino rosso: si forma un capannello di compagni che ne prendono le difese, ma ormai la decisione è presa. Secondo quanto dichiarato da Mister Capuano in sala stampa si era rivolto in modo ingiurioso nei confronti di Pesce.
Vantaggio e superiorità numerica: cosa volere di più ? Logico: portare a casa il risultato !!!

Mentre il capitano degli amaranto guadagna la via degli spogliatoi dalla panchina ospite arriva il primo cambio: esce Yaisien rilevato da Erpen.
Adesso sono gli azzurri a fare possesso palla. Per una decina di minuti succede poco e niente. Capuano cerca di scuotere i suoi togliendo un centrocampista, Sabatino, per rinforzare l’attacco con la punta Mariani. E’ il 37°: a un minuto dalla mossa tattica Panariello si divora la rete del pareggio, graziando gli azzurri (sarebbe stata un’autentica beffa: San Giuan fa mia d’ingann !!!). Sugli sviluppi di un calcio di punizione il difensore calcia ad un metro dalla porta: la palla attraversa tutto lo specchio della porta e si perde sul fondo. Gli spalti, ammutoliti nell’occasione, esplodono in un urlo da goal.

C’è il tempo per altri due cambi (Martinelli rileva González; De Martino prende il posto di Guidi) e di quattro minuti di recupero, diventati quasi sei dopo che Evacuo rimane a terra dolorante e deve essere soccorso.
Dopo il triplice fischio lo speaker invita i tifosi a restare ai loro posti per attendere il risultato finale di Monza-Bassano Virtus, in ritardo di sei minuti sul fuso orario di Novara. Quando arriva la notizia del pari definitivo il pubblico sfoga la tensione accumulata con un’ovazione liberatoria.

Siamo tornati lassù, nella posizione che meritiamo ampiamente, così come il campo ha da un po’ di tempo decretato. Ultima nota statistica: salgono a quasi 700 i minuti di imbattibilità interna per la porta di Tozzo. Anche questo dimostra quanto l’assunto precedente abbia un senso.
Manca l’ultima battaglia: cercare e volere a tutti i costi la vittoria di domenica prossima a Lumezzane. Gli azzurri possono prendere due piccioni con una fava: vendicare lo smacco dell’andata (finì 3 a 1 per i bresciani) e, ben più importante, un traguardo che si chiama SERIE B. Non aggiungo altro, solo un commosso, sentito e stentoreo FORZA NOVARA !!!