La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 30.03 (NOVARA-CESENA)

31.03.2018 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 30.03 (NOVARA-CESENA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Vittoria risicata per il Novara, ma preziosissima in chiave salvezza. Mattatore di giornata il redivivo Maniero, che prima di segnare la rete da tre punti con un perentorio colpo di testa, legittima il risultato con un clamoroso palo, sempre di testa.
Partita delicata per la posta in palio, fra due squadre dirette concorrenti, governata da parte di entrambe dalla paura di sbagliare. Il Cesena arroccato inizialmente a protezione della sua porta si affida alla velocità di Jallow per ripartire in contropiede; con il passare dei minuti prende coraggio e inizia a farsi vedere dalle parti di Montipò, decisivo in almeno tre occasioni nel mantenere inviolata la sua rete.
Anche il suo dirimpettaio, senza dubbio il migliore in campo per gli ospiti, è attento e reattivo, soprattutto sulle due punizioni di Ronaldo e su una conclusione velenosa di Puscas a tempo praticamente scaduto.
Domenico Di Carlo riparte dal 4-3-2-1 affidando al Jolly Moscati la zona alle spalle di Puscas, in coppia con Di Mariano. Rientra Golubovic dopo il turno di squalifica con Dickmann tenuto in panchina dopo le fatiche con la Nazionale Under 21. Gli undici che scendono in campo all’inizio sono i seguenti: Montipò; Golubovic, Del Fabro, Chiosa, Calderoni; Casarini, Ronaldo Sciaudone; Moscati, Di Mariano; Puscas.
Fabrizio Castori risponde con Fulignati in porta; Donkor e l’ex Perticone nel ruolo di terzini, Esposito e l’altro ex azzurro Scognamiglio al centro della difesa; il terzo e ultimo ex è l’esterno destro di centrocampo Kupisz, con Dalmonte dalla parte opposta, Di Noia e Schiavone sono gli interni; in avanti Laribi gioca alle spalle dell’unica punta, Jallow. 4-4-1-1 è lo schema iniziale, ma nel corso della gara subirà variazioni, come anche per gli azzurri.
Il barese Luigi Nasca è stato designato per dirigere la gara.

Prima dell’inizio delle ostilità viene rispettato un minuto di silenzio per commemorare la recente scomparsa di Emiliano Mondonico, per sei partite sulla panchina novarese ai tempi della Serie A.
Gli uomini di Di Carlo cercano subito di fare la partita e a venti secondi dal fischio d’inizio ottengono il primo calcio d’angolo, conquistato da Di Mariano. Al 5° c’è il primo tentativo di Puscas, servito in area da Di Mariano, con Fulignati che si oppone con i pugni.
Un’indecisione di Golubovic su una verticalizzazione di Di Noia per Laribi apre la strada al fantasista cesenate in piena area di rigore: il traversone basso dell’italo-tunisino è mancato di un soffio sotto porta da Scognamiglio, avanzato nell’occasione di una punizione immediatamente precedente(11°).
Al 13° Di Mariano entra in area e mette a sedere con una finta Esposito, il quale cadendo tocca con un braccio impedendo all’azzurro di proseguire l’azione, ma il signor Nasca ritiene il tocco involontario. Sugli sviluppi dell’azione Casarini è atterrato sull’estrema sinistra, ma fuori area, da Donkor e c’è il fischio per la punizione. Nonostante la posizione defilata Ronaldo cerca la porta, Fulignati respinge con i pugni.
Al quarto d’ora Ronaldo cerca lo sfondamento centrale, ma Esposito lo atterra all’altezza della lunetta. Si incarica della battuta lo stesso Ronaldo che impegna Fulignati alla difficile deviazione in calcio d’angolo.
Al 26° Puscas cerca di intervenire su un campanile di Calderoni, ma rifila una gomitata a Scognamiglio appostato alle sue spalle. Il colpo è sembrato involontario, ma l’arbitro punisce il braccio forse troppo largo e ammonisce l’attaccante. Sulla ripartenza dell’azione sul versante opposto, Dalmonte cerca la conclusione, ma strozza troppo il tiro, che si spegne fra le braccia di Montipò.
Alla mezzora ci riprova lo stesso Dalmonte, servito al limite da Jallow, e questa volta Montipò deve impegnarsi con un colpo di reni all’indietro per alzare oltre la traversa.
Insiste il Cesena e Laribi porta palla dalla trequarti andando alla conclusione con il mancino al 33°: ancora una volta Montipò dice di no, volando alla sua destra e respingendo a mano aperta.
Al 34° Scognamiglio ferma irregolarmente Sciaudone dieci metri fuori area, impegnato in uno scambio con Puscas e diventa il secondo ammonito della partita. La relativa punizione è toccata da Ronaldo per Calderoni il cui tiro si infrange sulla barriera.
Cross di Casarini al 38°: a centro area si contendono la deviazione di testa Puscas e Esposito con quest’ultimo che anticipa di un soffio il diretto avversario rifugiandosi in corner.
Un calcio dalla bandierina dalla parte opposta al 41°, il primo per gli ospiti, battuto da Laribi, trova la testa di Perticone, la cui schiacciata termina a lato.
Un minuto di recupero, trascorso senza episodi rilievanti, poi tutti negli spogliatoi per il riposo.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo: il calcio d’angolo in favore del Novara, propiziato da Casarini, arriva dopo ventisei secondi. La battuta velenosa di Ronaldo, con il velo di Moscati, non inganna Fulignati, che blocca.
Una parata in tuffo di Fulignati al 3° sulla conclusione di Moscati risulta inutile, perché l’azzurro viene pizzicato in posizione irregolare.
Altrettanto inutile la rete di Di Noia per un’evidente posizione di fuorigioco dello stesso giocatore (8°).
Dopo una conclusione sballata di Sciaudone al 15°, ci prova Puscas in giravolta due minuti dopo, servito con un colpo di tacco no look da Sciaudone: altissimo.
Al 18° Di Carlo effettua il primo cambio che coincide con un cambio di schema: Sciaudone lascia il posto a Maniero e il Novara passa al 4-4-2.
Al 20° Del Fabro si ferma inspiegabilmente dopo un contrasto con Jallow, lasciando via libera a Laribi che va indisturbato verso il fondo: il tiro-cross effettuato attraversa tutta l’area e termina in fallo laterale dalla parte opposta.
Azione pericolosa dei romagnoli al 22°. Donkor lancia lungo in verticale, Dalmonte tocca all’indietro di prima intenzione per Jallow che controlla di sinistro e calcia prontamente con il destro in piena area: Montipò si salva in due tempi.
Al 24° Puscas si avventa su una respinta difettosa di Scognamiglio e calcia prontamente: la palla si deposita sulla parte superiore della rete.
L’ingresso di Maniero comincia a dare i suoi frutti. L’attaccante anticipa Donkor sul cross da destra di Moscati al 25° e colpisce in pieno il palo, con Fulignati che può solo guardare.
Al 28° Kupisz controlla sulla trequarti e serve al limite Jallow: il gambiano si gira su se stesso e calcia di esterno destro senza inquadrare la porta. Gli ospiti riconquistano subito palla e si riversano in avanti: il tiro di Dalmonte è ribattuto da Calderoni, la sfera termina sui piedi di Jallow che calcia altissimo.
Al 31° Maniero ruba palla a Di Noia e riesce in scivolata a servire Ronaldo, atterrato dallo stesso Di Noia al limite. Ancora una punizione molto ben calciata dal brasiliano con Fulignati tanto bravo quanto fortunato nella parata: la palla si impenna sulla respinta del portiere e sbatte sulla traversa prima di terminare in calcio d’angolo.
Al 34° c’è il primo cambio anche per il Cesena: Castori manda in campo Fedele al posto di Di Noia.
Arriva il meritato vantaggio a firma Maniero. E’ il 36° quando Ronaldo batte l’ennesimo calcio d’angolo. La traiettoria è invitante per l’attaccante che sovrasta nello stacco Perticone e schiaccia in rete la palla dell’uno a zero.
Subito un doppio cambio ordinato da Castori: escono Schiavone e Kupisz, entrano Cacia e Chiricò. Due attaccanti per due centrocampisti e Cesena a trazione anteriore con il 4-3-3.
Al 39° i due nuovi entrati apparecchiano la tavola per Scognamiglio. Chiricò crossa da destra, Cacia appoggia all’indietro di petto, Scognamiglio tira una cannonata di prima intenzione, con Montipò che si supera distendendosi in tuffo e salva la sua porta, respingendo in fallo laterale.
Di Carlo si copre per limitare il potenziale offensivo dei bianchi di Romagna mandando in campo Troest al posto di Di Mariano (40°); tre minuti più tardi dentro anche Seck che rileva Ronaldo.
Restano da giocare quattro minuti di extra time e l’ultima occasione è per il Novara a recupero appena iniziato. Troest rilancia lunghissimo dalla difesa, Scognamiglio è in netto vantaggio, ma Maniero lo attacca costringendolo all’errore, con una rovesciata approssimativa sui piedi dell’accorrente Puscas: controllo, palla sul destro e fiondata verso l’angolino basso alla sinistra di Fulignati, il quale si lancia in tuffo deviando in calcio d’angolo. Tutti i tentativi di riportarsi in parità da parte del Cesena sbattono sul muro della difesa azzurra. Inesorabili arrivano i tre fischi dell’arbitro Nasca.

Tre punti preziosissimi dicevamo in apertura, anche in proiezione per la sfida della prossima settimana: domenica alle 17,30 il Novara sarà all’altro Piola, quello d’oltre Sesia. Il derby dell’andata grida vendetta e sarà un altro incontro delicato per la lotta della salvezza. Una vittoria contro i “cugini” sappiamo tutti che ha valore infinito, quindi c’è una cosa sola da fare da parte di tutti: CREDERCI !!! FORZA NOVARA !!!