La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 28.10 (CESENA-NOVARA)

29.10.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 28.10 (CESENA-NOVARA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Per buona parte del primo tempo il Novara mantiene il controllo della partita, lo score delle conclusioni verso le rispettive porte avversarie è alto, ma se si eccettua un cross sbagliato di Perticone sul quale Montipò è attento, nessuna delle due squadre provoca lavoro per i due portieri. Poi, a tempo praticamente scaduto, tanto che non c’è nemmeno il tempo di riprendere dal centrocampo, il Cesena trova il vantaggio.
Andare al riposo sotto di un goal, dopo che si è dominata la partita, nuoce gravemente alla salute, mentale !  Mister Corini ridisegna la squadra con le sostituzioni e Chajia, appena entrato in campo, pareggia i conti. La gioia duro pochissimo, perché Scognamiglio trova il goal dell’ex e riporta avanti i romagnoli nello spazio di un minuto o poco più. La prima rete stagionale di Macheda, anch’egli entrato dalla panchina, rende giustizia per la divisione della posta. E’ il secondo pareggio del campionato, entrambi in trasferta e con l’identico punteggio.
Turn over e pedine ritrovate per Eugenio Corini: rispetto alla gara di martedì partono dalla panchina Mantovani, Chiosa, Sciaudone, Macheda e Ronaldo. Il suo 3-5-2 iniziale prevede i seguenti giocatori: Montipò; Golubovic, Troest, Del Fabro; Dickmann, Casarini, Orlandi, Moscati, Calderoni; Di Mariano, Da Cruz.
Mister Fabrizio Castori si affida al 4-4-1-1 disegnato con i seguenti interpreti: Agliardi fra i pali; l’ex Scognamiglio ed Esposito centrali, mentre i terzini sono l’altro ex Perticone e Fazzi; in mezzo al campo Schiavone e Di Noia, ai cui esterni agiscono Vita e Dalmonte; Jallow unica punta con il supporto alle sue spalle di Laribi. Il terzo ex, Kupisz, parte dalla panchina.
Il direttore di gara designato per l’incontro è il signor Daniele Minelli di Varese.

Il Cesena nelle primissime battute cerca di tenere alto il fulcro del gioco. Al 4° un tiro cross di Dalmonte è facile presa di Montipò. Due minuti dopo Orlandi perde pericolosamente palla nella propria trequarti consegnandola a Dalmonte: apertura per Laribi che calcia dal centro sinistra incocciando la deviazione in corner di Golubovic. Sulla battuta corta dello stesso Laribi Dalmonte conclude verso la porta, Montipò in presa sicura. Riconquista quasi immediata e, dopo una serie di passaggi e qualche indecisione difensiva di Troest, va alla conclusione Schiavone che non inquadra la porta.
La pressione dei padroni di casa termina per il momento qui e inizia a giocare alto il Novara.
Al 12° Dickmann crossa verso il centro area, ma Da Cruz e Di Mariano si ostacolano a vicenda e l’occasione sfuma.
Al 13° Da Cruz scippa la palla a Di Noia sulla trequarti novarese, avanza, salta Schiavone e serve Di Mariano, il quale controlla e calcia da fuori area, senza inquadrare la porta.
Ci prova Golubovic al 16°, da notevole distanza, con mira altissima. Agliardi accusa un problema al quadricipite sinistro e lascia la rimessa dal fondo a Scognamiglio. Il portiere prova a stringere i denti, ma dopo un paio di minuti è costretto ad abbandonare la porta. Prende il suo posto Fulignati.
Di Mariano, servito al limite da Calderoni, si porta la palla sul destro e calcia a giro, sfiorando il palo alla sinistra del portiere (20°).
Tiro dalla bandierina di Moscati al 23°, colpo di testa di Troest, troppo largo.
Casarini riprende una respinta di Scognamiglio e calcia di prima intenzione dai venticinque metri al 27°, anche in questo caso la palla sorvola la traversa.
Si riaffacciano in avanti i romagnoli e conquistano calcio d’angolo al 33°. Laribi calcia lungo per Jallow, che controlla e spara verso Montipò trovando le gambe di Calderoni per un nuovo calcio d’angolo. Sempre Laribi alla battuta, colpo di testa di Esposito, altissimo.
Al 34° Dickmann serve centralmente Casarini che ci riprova dalla distanza: Schiavone devia impercettibilmente, quel tanto che basta per mettere in corner.
Controllo a rientrare di Dalmonte al 35° sul lancio in verticale di Fazzi con un tentativo di conclusione ribattuto da Troest: si avventa Jallow che spara alto.
Perticone effettua una rimessa laterale in zona di attacco servendo Laribi, che gli ritorna la sfera: il tentativo di cross, sbagliato, si trasforma in un tiro insidioso che Montipò è bravo a respingere in tuffo sul primo palo.
La lavagna luminosa indica che si giocherà fino al 46°. Quando il tempo è praticamente scaduto Dalmonte butta la palla verso il centro area per l’ultima azione del primo tempo, Troest si perde Jallow che con un preciso colpo di testa spedisce imparabilmente alle spalle di Montipò. Non c’è neanche il tempo per la palla al centro, tutti a bere un thè caldo.

Al 6° della ripresa un rinvio di testa approssimativo di Del Fabro finisce sui piedi di Dalmonte che apre immediatamente per Laribi: controllo e tiro immediato, con Montipò che si distende in tuffo e riesce a deviare sul palo.
Prima modifica tattica operata da Corini allo 8°: fuori Del Fabro, dentro Chajia, per un più offensivo 4-3-3.
Al 9° Golubovic cerca di controllare il lungo rilancio dalle retrovie di Fazzi, ma la palla gli sbatte sul petto e innesca involontariamente Jallow che apre dalla parte opposta per Vita, la cui conclusione termina a lato.
Di Mariano subisce fallo da Fazzi al 12°, sul versante destro dell’attacco. Della battuta verso il centro area si incarica Moscati: Scognamiglio sbaglia l’intervento consegnando la palla a Chajia, il quale da due passi la mette dentro. Di Noia protesta per un fallo di mano dell’autore del pareggio e viene ammonito, ma il tocco è assolutamente involontario e ravvicinato sulla deviazione di Scognamiglio.
Passa poco più di un minuto quando Troest mette in calcio d’angolo un cross di Dalmonte, che batte corto per Laribi: traversone immediato e Scognamiglio si fa perdonare l’errore precedente segnando il classico goal dell’ex, saltando più alto di tutti, con la difesa azzurra in verità troppo ferma, senza tentare il minimo contrasto.
Al 21° Di Mariano subisce un altro fallo da Schiavone nella stessa posizione dell’azione del momentaneo pareggio e i due tecnici ne approfittano per effettuare un cambio ciascuno. Macheda prende il posto di Moscati, con il Novara che passa al 4-3-1-2, con Chajia nel ruolo di trequartista e Di Mariano dirottato a sinistra del centrocampo. Per i romagnoli entra Donkor che rileva Dalmonte. Della battuta si incarica Orlandi: Folignati respinge con i pugni in uscita bassa, Casarini la rimette dentro, il portiere respinge malamente sui piedi di Da Cruz che non inquadra la porta sguarnita dal limite dell’area e si dispera.
Al 27° un contrasto in area novarese fra Chajia e Vita fa gridare al fallo da rigore i bianchi di Castori, ma il signor Minelli lascia proseguire. Nel tentativo di ripartenza Golubovic fa carambolare la palla addosso a Schiavone che arriva a Laribi: nel tentativo di recuperare l’azzurro è troppo irruento, abbatte l’avversario e viene ammonito.
Jallow in azione solitaria al 29° salta Troest e Calderoni e penetra in area da destra: il tentativo di servire Laribi al centro è intuito perfettamente da Golubovic che mette in fallo laterale, sulla battuta del quale, dopo una serie di rimpalli, Fazzi calcia di prima intenzione spedendo a lato.
Un minuto dopo la mezzora Di Mariano subisce l’ennesimo fallo questa volta da Esposito, questa volta a sinistra dell’attacco. Batte Orlandi, Di Noia respinge di testa, Golubovic alimenta l’azione servendo Dickmann che salta Jallow e va al cross: Troest si inserisce alle spalle di Donkor e colpisce di testa, centrando in pieno la traversa. Sulla respinta è pronto Macheda il quale, sempre con la testa, infila la rete del due a due.
Subito Cesena in avanti, con Schiavone che tenta la conclusione dalla distanza mandando a lato alla destra di Montipò, parso comunque sulla traiettoria.
Al 34° ancora un cambio in contemporanea da parte dei due tecnici e Corini opera un altro cambio tattico passando al 4-4-2, togliendo Da Cruz per Sciaudone; il collega avversario manda in campo l’altro ex Kupisz al posto di Vita.
Un altro fallo su Di Mariano da parte di Schiavone provoca l’ammonizione per il cesenate. Sulla battuta di Orlandi Troest trova ancora la deviazione di testa, ma non la porta (43°).
Si va verso il recupero, che sarà di quattro minuti. C’è tempo solo per il giallo a Casarini il quale, dopo un controllo sbagliato, deve ricorrere al fallo su Jallow per impedirgli la ripartenza. Dopo un ulteriore minuto di recupero, decretato dal direttore di gara per le cure a Di Noia vittima di crampi, arriva il triplice fischio.

Terminato il tour de force dei tre incontri in otto giorni, Corini ha a disposizione un’intera settimana per preparare la gara più attesa del campionato: il derby delle risaie contro i cugini di oltre Sesia.
Serve il pubblico delle grandi occasioni: vista la vicinanza, arriverà da Vercelli un cospicuo numero di tifosi. Loro grideranno forte: a noi il compito di sovrastarne le voci per essere il dodicesimo uomo in campo. FORZA NOVARA !!!