La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 17.03 (NOVARA-PALERMO)

18.03.2018 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 17.03 (NOVARA-PALERMO)
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Un pareggio prezioso come una vittoria, anche per come è maturato: in pieno recupero, sotto di una rete e di un uomo per il doppio giallo a Golubovic, la grande forza di volontà degli azzurri consente a Sciaudone di firmare la rete dell’equilibrio con uno stacco imperioso di testa.
Dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio per la rete di Puscas, gli uomini di Di Carlo devono subire il ritorno imperioso del Palermo che, con un micidiale uno-due, ribalta il risultato. Una squadra, i rosanero, forse la migliore vista fin qui al Piola, con tante individualità da serie superiore: hanno impressionato in particolare Coronado, finissimo palleggiatore e dispensatore di giocate sopraffine e Rispoli, dalla corsa devastante, capace di surclassare nello sprint il pur veloce Calderoni.
Ma gli azzurri, visibilmente scioccati dal sorpasso per un buon quarto d’ora, ritrovano presto la grinta necessaria per la conquista del prezioso punto.
Mister Di Carlo insiste con i quattro dietro, concedendo spazio a Del Fabro al posto di Troest, reduce da un settimana difficile e rimpiazzando lo squalificato Orlandi con il sostituto naturale, Ronaldo. Questo il 4-4-2 di partenza: Montipò; Golubovic, Del Fabro, Chiosa, Calderoni; Di Mariano, Ronaldo, Casarini, Moscati; Puscas, Sansone.
L’ex tecnico azzurro Bruno Tedino (era il lontano 1998/99, nell’inferno della Serie C2) manda in campo una formazione schierata con il 3-4-1-2, aventi i seguenti interpreti: Pomini fra i pali; Dawidowicz, Struna e Szyminski a formare la linea arretrata; in mediana con Gnahore e Jajalo al centro, agiscono i cursori laterali Rispoli e Fiordilino; Coronado è il trequartista, Nestorovski e La Gumina le due punte.
Per dirigere l’incontro la scelta del designatore è caduta sul torinese Marco Serra.

Subito aggressivo il Novara con una bordata di Ronaldo dal limite ribattuta da Struna in fallo laterale. Il cronometro segna il ventisettesimo secondo.
Non bisogna aspettare molto per il primo urlo di gioia. E’ il minuto 8°, quando Di Mariano pesca Sansone dalla parte opposta del campo ed entra in area. Sansone controlla e serve Moscati, che va al cross: sponda di Di Mariano di testa per Puscas e tap-in vincente a pochi passi dalla porta. Inutile il tentativo di Pomini di togliere la palla dalla rete quando è abbondantemente oltre la linea.
Al 17° Di Mariano ingrana la quarta e parte veloce in contropiede dopo un calcio d’angolo dei rosa-nero, arrivando al cross: Szyminski in tuffo di testa manda in corner.
Due sfondamenti centrali di Puscas e Ronaldo, al 20° e alla mezzora, costano due cartellini gialli agli ospiti, entrambi per falli da dietro: li prendono nell’ordine Szyminski e Coronado. La punizione di Sansone sul secondo di questi episodi, più vicino all’area, termina alta.
Il primo tentativo dei siculi è da dimenticare: Rispoli manda in curva nord dal limite destro dell’area (38°).
Più insidiosa la conclusione di Gnahore al 41° sempre dalla distanza, con Montipò che si distende in tuffo alla sua sinistra e respinge.
Un minuto di recupero e tutti negli spogliatoi a bere un the caldo.

Alla ripresa delle ostilità gli uomini di Tedino spingono subito sull’acceleratore e al 3° trovano la rete del pareggio. Fiordilino centra basso dalla sinistra, con la palla che attraversa tutta l’area di rigore favorita dal velo di La Gumina e arriva sui piedi di Rispoli appostato sul secondo palo: per l’esterno palermitano è un gioco da ragazzi mettere in rete.
Sale in cattedra Coronado con un’azione personale e relativa conclusione da dentro l’area piccola, dopo aver saltato Calderoni e Chiosa con eleganza: il tiro, mentre sta cadendo dopo aver perso l’equilibrio, esce non di molto alla sinistra della porta (7°).
Dopo un sinistro largo di La Gumina al 9°, abbondantemente a lato, arriva il sorpasso da parte dello stesso attaccante due minuti dopo. Il grande merito è ancora di Coronado che semina il panico nell’area azzurra scambiando velocemente con Nestorowski e conclude in controtempo centrando il palo. Il più lesto ad arrivare sulla palla è il biondo numero 20 che insacca da pochi metri. Va ad esultare dai suoi tifosi sotto la curva sud togliendosi la maglia e viene ammonito.
La ripresa del gioco è ritardata di parecchi minuti, perché dalla panchina ospite c’è un infortunio a Mister Tedino. Dalla tribuna non è chiaro cosa sia successo, ma in conferenza stampa l’allenatore in seconda Carlo Marchetto, intervenuto in sua vece, così per il prosieguo della gara dalla panchina, parla di un colpo all’orecchio. Oggetto lanciato dal rettilineo? Colpo fortuito di un suo giocatore durante l’esultanza per la rete? Bisognerà attendere il referto arbitrale per far luce sull’accaduto. Se venisse accertata una responsabilità da parte dei tifosi, la squalifica del campo sarebbe molto probabile.
Dopo aver metabolizzato la situazione gli azzurri ricominciano a rendersi pericolosi. Sugli sviluppi di una punizione da posizione defilata calciata ravvicinata da Ronaldo per Casarini al 18° (fallo di Rispoli su Di Mariano), Sansone riceve il servizio all’indietro di Del Fabro e cerca la conclusione al volo dal limite, trovando la deviazione in  angolo di Rispoli.
La prima mossa da parte di Di Carlo arriva al 25°: fuori Calderoni, dentro Maniero. Di Mariano arretra sulla linea dei difensori, Sansone si dispone alle spalle delle due punte.
Conclusione ravvicinata di Fiordilino dopo scambio con La Gumina al 26°: Montipò si salva con i piedi.
Fallo di Golubovic al 27°, e relativa ammonizione, su Coronado al limite dell’area, che lo salta con l’ennesima magia. La punizione dello stesso fantasista si schianta sulla barriera.
Va subito a fargli compagnia sul taccuino dell’arbitro Nestorowski un minuto dopo, che stende Di Mariano.
Esce Ronaldo al 35°, meno positivo del primo tempo giocato alla grande, entra Sciaudone.
Il Neo-entrato cerca subito di mettersi in luce, ma il suo tiro dal limite è debole e impreciso (36°).
Doppio cambio per il Palermo: vengono richiamati in panchina La Gumina e Gnahore, per fare spazio a Moreo e Murawski.
Cross di Moscati al 39°, con Maniero che sceglie bene il tempo dello stacco, ma il suo colpo di testa termina di poco a lato. Riparte immediatamente il Palermo e un’altra magia di Coronado innesca Rispoli e lo mette nella condizione di avanzare e andare al tiro, ma il laterale spreca.
Dopo un’azione insistita del Novara al 41°, Moscati prova il tiro dalla distanza, con Pomini che blocca in due tempi.
Occasione sprecata da Sansone al 43° che sceglie di calciare verso la porta da difficile posizione anziché cercare l’assist verso il centro area, mandando alto.
Al 44° Golubovic è costretto al fallo per fermare Jajalo: prende la seconda ammonizione e il conseguente cartellino rosso. A gioco fermo escono Coronado e Puscas, entrano Chocev e Macheda.
Saranno sei i minuti di recupero.
Al 46° gli ospiti hanno l’occasione di chiudere la partita. In un’azione di contropiede Jajalo porta palla e apre per Nestorowski alla sua sinistra, ma la conclusione del macedone termina alta.
Non sbaglia invece Sciaudone, pochi secondi dopo, l’incornata che vale il pareggio. Una grande elevazione sul cross di Moscati rimette a posto le sorti dell’incontro.
Al 49° viene allontanato dalla panchina il preparatore atletico Lorenzo Riela, per aver allontanato la palla nell’occasione di un fallo laterale per il Palermo. L’ultimo episodio della partita è un brutto fallo di Moreo su Montipò, uscitogli incontro per anticiparlo. Il portiere deve ricorrere alle cure dei sanitari, ma riprende subito il suo posto per l’ultimo scampolo di gara.
Il triplice fischio dell’arbitro Serra arriva al 54° e viene accolto con un urlo liberatorio dal pubblico novarese, ancora una volta esemplare nell’incitamento.

I quattro punti conquistati nelle due gare casalinghe rappresentano un piccolo, sebbene non ancora definitivo, verso l’agognata salvezza. Sabato prossimo si riparte con la trasferta di Salerno. All’andata i campani hanno interrotto la serie delle tre vittorie consecutive con la rocambolesca gara del Piola, terminata due a tre. E’ tempo di vendette: se gli azzurri proporranno la stessa determinazione delle ultime due gare nulla sarà precluso. Mister Di Carlo dovrà adattare qualcuno dei suoi ragazzi nel ruolo di terzino destro, visto che Golubovic sarà squalificato e Dickmann è in partenza per l’impegno con la Nazionale Under 21, ma siamo certi che saprà trovare la soluzione adatta. Da parte nostra il solito sentito e sincero FORZA NOVARA!!!