La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di martedì 25.10 (NOVARA-BARI)

26.10.2016 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di martedì 25.10 (NOVARA-BARI)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Tre giorni dopo l’Avellino si deve inchinare alla legge del Piola anche il temuto Bari.
Prestazione e risultato, quest’anno spesso disgiunti, l’uggioso martedì di fine ottobre li vede finalmente a braccetto.
Un primo tempo quasi perfetto costringe “La Bari” nella sua metà campo senza mai consentirgli di rendersi pericolosa; nella ripresa un altro capolavoro tattico di Mister Boscaglia, che rimescola le carte nel modo giusto, nonostante il cambio forzato di Corazza infortunato a pochi minuti dal suo ingresso in campo, consente al Novara di portare in porto la seconda vittoria consecutiva e far salire a 180 minuti l’imbattibilità di Da Costa.
La risolve una magia di Faragò, capocannoniere degli azzurri con tre reti. L’oggetto del desiderio di molti club della massima serie si sta confermando alla grande uomo squadra. Chissà se qualcuno, lassù nell’Olimpo del calcio, adesso si morde le mani!!! Noi, fedeli amanti dei colori azzurri, ne siamo felici (non ce ne voglia il buon Paolo), convinti che la Serie A certamente la meriterebbe.
Confermati modulo e gli undici vittoriosi sabato scorso per intero, scendono in campo: Da Costa; Dickmann, Troest, Scognamiglio e Calderoni; Faragò, Viola e Casarini; Adorjan subito dietro e Sansone e Bajde.
Piccolo turn over invece per Roberto Stellone che tiene in panchina Di Cesare, Valiani e Maniero rispetto alla gara vittoriosa di tre giorni fa. Disposto con il classico 4-4-2 il tecnico barese schiera i seguenti uomini: MIcai a difendere la porta; la linea arretrata è composta da Sabelli, Moras, Tonucci e Daprelà; la mediana vede Ivan, Romizi, Basha e Furlan; il duo d’attacco è formato da De Luca e Monachello. Tutti i reparti, come al solito, sono menzionati da destra a sinistra.
Daniele Chiffi da Padova ha l’onere del fischietto.

Il primo spunto è degli ospiti al 2°, con Basha che contende palla a Faragò il cui intervento viene giudicato irregolare. Si incarica della punizione Furlan, ma è una telefonata a Da Costa che si accartoccia e blocca sicuro.
Buona azione tutta di prima sul versante destro dell’attacco novarese con Sansone, Faragò e Dickmann che guadagna il fondo ed effettua un tiro cross, neutralizzato da Micai (7°).
Stesso versante di gioco un minuto dopo e triangolazione Dickmann-Faragò-Dickmann, con il terzino azzurro che si accentra e tenta la conclusione di sinistro: a lato.
Una decina di minuti di scaramucce a centrocampo, poi al 19° Tonucci rompe gli indugi e prova sfondare centralmente partendo dalla sua metà campo e, arrivato ai trenta metri, calcia verso la porta di Da Costa, senza inquadrarla.
Al 24° Adorjan serve centralmente Viola che sale in cattedra e lascia partire un mancino velenoso, sul quale MIcai deve impegnarsi in tuffo alla sua sinistra per respingere la sfera.
Alla mezzora Adorjan difende la palla sulla linea di bordo campo, vede l’inserimento di Sansone e lo serve. L’attaccante resiste alla trattenuta di Romizi, penetra in area ed effettua un insidioso tiro-cross respinto da Tonucci in scivolata, poi Adorjan commette fallo in attacco su Sabelli e l’arbitro arresta il gioco.
Un cross troppo lungo di Calderoni al 32° costringe Faragò alla rincorsa per mantenere viva l’azione. Ci riesce in scivolata e serve Dickmann, che punta Tonucci poi allarga per Viola in posizione centrale: la prima conclusione è ribattuta dallo stesso Tonucci, Viola riprende e al volo in mezza rovesciata spedisce alto.
Il primo cartellino giallo è per Casarini al 33°, reo di un intervento troppo deciso su Sabelli.
Azione personale di Sansone al 35° che aspetta l’inserimento di Adorjan alla sua destra, lo serve ed entra in area a dettare il passaggio. Adorjan gli restituisce la palla, il fantasista si allarga e conclude, facendo passare il tiro fra le gambe di Tonucci. Micai non si fa sorprendere e, pur con qualche difficoltà, agguanta in presa a terra.
Passano due minuti e lo scatenato Viola riceve da Troest, si aggiusta la palla e cerca l’angolino alla destra di Micai, il quale si distende in tuffo e blocca.
Al 38° il Novara guadagna un calcio d’angolo. Faragò cerca Bajde a centro area, che viene anticipato in extremis da Sabelli, che rischia anche l’autorete. E’ il prologo del vantaggio.
Sulla bandierina vanno Viola e Casarini che scambiano, Viola serve Dickmann che crossa di prima intenzione verso il centro dell’area dove è appostato Faragò. Nonostante Daprelà gli si appende al collo, il centrocampista azzurro in mezza rovesciata, praticamente da terra, trafigge Micai all’angolino alla sua sinistra.
Al 42° Faragò intercetta nel cerchio di centrocampo una palla scagliata da Ivan e si fionda verso l’area barese: Daprelà lo stende e viene ammonito. Della punizione si incarica Sansone che calcia oltre la traversa.
Viene concesso un minuto di recupero, che trascorre senza episodi degni di nota.

I Galletti cominciano la ripresa con un piglio diverso rispetto al primo tempo. De Luca lancia Furlan sulla sinistra e attacca lo spazio entrando in area. Furlan gli restituisce la palla, l’attaccante controlla a seguire, poi travolge Dickmann che gli aveva chiuso la strada. Fallo in attacco.
Al 7° Faragò entra in ritardo su Furlan e lo stende: giallo per l’azzurro e calcio di punizione in favore del Bari alla sinistra dell’attacco. Batte lo stesso Furlan, ma Daprelà carica Da Costa impedendogli l’uscita e si riparte con una punizione per il Novara.
Al 14° Da Costa batte una punizione appena fuori dalla sua area. Con un lancio lunghissimo trova Sansone nell’area avversaria che controlla alla grande, ma viene stoppato al momento del tiro da un provvidenziale intervento di Moras.
Prima sostituzione nelle file pugliesi al quarto d’ora: Stellone gioca la carta Maniero, che rileva Monachello.
Lo imita Boscaglia due minuti dopo togliendo Bajde e inserendo Corazza.
Al 19° prende l’ammonizione anche Sabelli, per l’ennesimo battibecco con Sansone.
Adorjan salta in dribbling Sabelli a sinistra dell’attacco e fornisce un assist per Sansone dentro l’area: l’azzurro conclude prontamente di sinistro sfiorando il palo alla sinistra di Micai (20°).
Ancora Sansone un minuto dopo cerca disperatamente il goal dell’ex: questa volta ci prova da quaranta metri mancando il bersaglio. Esce Daprelà, entra Doumbia.
Al 23° Forlan serve De Luca in area che va verso il fondo e cerca un compagno sotto porta: Da Costa vola e prolunga la traiettoria. Arriva Sabelli che calcia al volo spedendo a lato.
Calcio d’angolo per gli azzurri al 25°, con Viola e Casarini che adottano lo stesso schema, scambiando fra loro. Il cross di Viola sul secondo palo consente a Faragò di rimettere al centro dove Moras ribadisce ancora in corner. Sugli sviluppi dell’azione Adorjan centra basso in area dove Moras rinvia verso il centro del campo. De Luca ruba palla e salta Casarini, prolungando per Maniero. Il centravanti avanza e tenta di sorprendere Da Costa con un pallonetto, ma il tentativo fallisce.
Al 28° Viola serve Corazza al limite dell’area, il quale, con una giravolta improvvisa, si libera di Tonucci e Doumbia e allarga per il liberissimo Faragò, che si fa ingolosire dalla conclusione di potenza spedendo alto.
Entrata dura di Sansone su Ivan al 29° e cartellino giallo anche per lui.
Al 31° Boscaglia richiama in panchina Adorjan e lo sostituisce con Kupisz. Il neoentrato si dispone largo a destra, Faragò si accentra.
Brivido freddo per Da Costa al 32°. Maniero difende palla a centrocampo e lancia a destra Ivan. L’esterno controlla, si accentra saltando Calderoni e Casarini e calcia a giro sul secondo palo, colpendolo in pieno. Riprende Furlan in ottima posizione, ma calcia alle stelle.
Al 34° occasione anche per Corazza. L’azione, di pregevole fattura, coinvolge Sansone che apre a sinistra per Casarini, il quale, di prima, serve Corazza a centro area, stoppato al momento del tiro dall’intervento in scivolata di Tonucci.
E’ un continuo ribaltamento di fronte e la partita è bella. Furlan, meno di un minuto dopo, riceve a sinistra da De Luca, salta Dickmann con un doppio passo e calcia verso la porta con Da Costa che blocca a terra.
Al 37° Corazza, che poco prima aveva dovuto uscire dal campo dolorante, fa cenno alla panchina di non poter proseguire, così Boscaglia è costretto a sostituirlo. E’ l’occasione per riproporre la difesa a tre: ripete la mossa fatta nella partita con l’Avellino e manda in campo Romagna. Faragò si riprende la fascia destra, Kupisz si schiera da “falso nueve”. Contestualmente Stellone manda in campo Castrovilli al posto di Romizi.
Al 39° Viola commette fallo su Furlan al limite dell’area. Nessuno degli azzurri chiede la distanza e Basha batte subito la punizione, ma il signor Chiffi, inspiegabilmente, fa ripetere, fra le proteste dei novaresi.
Si incarica della battuta Castrovilli che centra in pieno la barriera.
Ennesimo ribaltamento di fronte ed ennesimo tentativo di Viola, che riceve da Dickmann da fallo laterale e calcia in porta: Micai in tuffo alla sua sinistra blocca in due tempi.
Al 43 c’è un calcio d’angolo per i baresi, che portano dieci uomini in area azzurra. Calderoni fa da scudo con il corpo sul tentativo di tiro di Ivan e la giocata si trasforma in un passaggio per Kupisz, con lo stesso Calderoni che si fionda in avanti a dettare il passaggio. Così avviene: il terzino vola verso l’area avversaria, ma Ivan lo rincorre e lo tocca con la gamba stendendolo a terra. Giallo per Ivan e anche per MIcai che esce dalla sua area per protestare con l’arbitro.
I minuti di recupero concessi dall’arbitro ammontano a quattro.
Nel primo minuto di extra time gli azzurri tentano di tenere la palla vicino alla bandierina per far trascorrere secondi preziosi. Sansone cerca di guadagnare un fallo laterale con una carambola ai danni di Sabelli, ma lo manca e fornisce un assist involontario per la ripartenza del Bari che avanza fino al limite dell’area dove Kupisz stende Maniero. Calcia Furlan, ma la conclusione è alta.
E’ l’ultima occasione della partita: il triplice fischio del signor Chiffi viene accolto da un boato liberatorio.

Questa vittoria consente il sorpasso su altre tre squadre. Oltre allo stesso Bari, anche su Pisa e Pro Vercelli, entrambe fermate sul pari casalingo. Ma la classifica rimane estremamente corta- Escludendo il Verona, solitario al comando, le seconde in classifica (Cittadella, Entella e Carpi) hanno 19 punti; le ultima della classe (Ternana e Trapani) ne hanno totalizzati 9; in mezzo tutte le altre.
Sabato ci sarà l’occasione di cancellare un altro zero: dopo le due vittorie consecutive, mai ottenute prima d’ora, è ora di vincere lontano dal Piola. L’opportunità è ghiotta, sul campo del fanalino di coda Ternana dell’amico Benny Carbone. Dopo la prestazione di oggi sono in molti a crederci, compreso il sottoscritto.
Al Liberati …… liberiamo il nostro urlo: FORZA NOVARA!!!