La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di martedì 17.04 (BARI-NOVARA)

18.04.2018 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di martedì 17.04 (BARI-NOVARA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il Novara riscatta la brutta prestazione di sabato scorso mettendo alle corde il Bari, quinto in classifica. La meritata vittoria è stata negata dalla mancata concessione di un calcio di rigore grande come cinque San Nicola (nel senso di stadio) !!! E’ impossibile non vedere il fallo di mano di Floro Flores, con un muro pallavolistico effettuato con la mano alzata di almeno mezzo metro sopra tutte le teste sulla battuta di un calcio d’angolo. Cosa stava guardando l’arbitro Marini, visto che era posizionato benissimo ?
Ci sono falli che possono essere interpretati, altri non visti, ma questo è veramente clamoroso. E lascia più di un dubbio.
Da registrare anche un palo clamoroso di Puscas, per una vittoria mancata che lascia un grande amaro in bocca e parecchie parate salva risultato di Micai.
Consoliamoci per la grande prestazione degli azzurri che nel primo tempo non hanno mai fatto vedere la palla agli avversari. Montipò spettatore non pagante (ad eccezione di un volo d’angelo su punizione di Henderson con larga concessione alla platea !!!) e pareggio dei padroni di casa con un colpo di testa del “pallavolista” Floro Flores due minuti dopo il suo ingresso in campo, grazie alla punizione magistralmente calciata da Brienza (altro appena entrato).
Ben cinque ex hanno ricalpestato il terreno un tempo amico: Calderoni, Sciaudone, Sansone, Puscas dal primo minuto, Maniero per una buona mezzora finale. Unico assente Chiosa, nemmeno convocato per infortunio. Mimmo Di Carlo affida l’interpretazione del suo 4-3-1-2 ai seguenti uomini: Montipò; Dickmann, Troest, Del Fabro, Calderoni; Casarini, Ronaldo, Sciaudone; Moscati; Sansone, Puscas.
Fabio Grosso, nonostante alcune assenze e il turn over, non rinuncia al 4-3-3, schierando dal primo minuto la seguente formazione: Micai in porta; Anderson, Empereur, Gyomber e D’Elia i quattro della difesa; Iocolano, Henderson e Busellato sulla linea mediana; Galano, Kozak e Cissè il tridente offensivo.
Il distrattissimo arbitro dell’incontro è il romano de Roma Valerio Marini.

Il primo squillo, manco a dirlo è del Novara, al 9°. Calderoni guadagna il fondo area lanciato da Ronaldo e centra rasoterra un’invitante palla per Sansone: la conclusione, da non più di quattro metri, è respinta di piede da Micai.
Al 12° Sansone dalla bandierina trova Sciaudone libero appena dentro l’area, ma il tentativo di girata al volo del centrocampista termina lontanissimo dal bersaglio.
Ronaldo viene steso da Iocolano sulla trequarti al 19°. Il brasiliano batte a sorpresa per Moscati largo a destra: cross immediato, stacco imperioso di Puscas e palo pieno, con Sansone che non trova la palla per il tap-in.
Un minuto dopo primo timido tentativo per i baresi. Cross di D’Elia dalla sinistra, colpo di testa di Kozak, abbondantemente oltre la traversa.
Ronaldo ci prova su punizione (fallo di Busellato su Sansone) molto distante dalla porta e manda alto (24°). Due giri di cronometro e Puscas prolunga di testa per Sansone il rilancio lungo di Troest: ancora una parata di piede di Micai nega al numero sette azzurro il vantaggio. E’ calcio d’angolo: sugli sviluppi dell’azione cross di Moscati, respinta di Kozak e staffilata al volo di Ronaldo che stende Busellato uscito a protezione.
Un traversone  basso di Galano al 29° attraversa tutta l’area novarese, senza che nessuno riesca ad intervenire. Chi ci va più vicino è Cissè in scivolata, ma la palla passa.
Un tentativo dal limite al 32° di Moscati, intervenuto anticipando Sansone, sbatte sulla schiena di Empereur e termina oltre il fondo.
Un tiro da fuori area altissimo di Cissè al 36° è l’immagine della giornata nera degli uomini di Grosso.
Un’azione da manuale del Novara, tutta di prima, con cross di Moscati e conclusione di Puscas deviata in corner da Empereur, è invece l’immagine di un Novara devastante.
Non viene concesso nessun recupero e, proprio al 45°, Calderoni ruba palla a Galano sulla linea di centrocampo e si invola verso l’area barese. Puscas si allarga dettando il passaggio che puntualmente arriva: controllo e staffilata sotto la traversa a decretare il più che meritato vantaggio azzurro.
L’arbitro fa rimettere la palla al centro e pochi secondi dopo decreta la fine del tempo.

La ripresa inizia con la prima mossa dalla panchina di Grosso: fuori Iocolano, dentro Brienza.
Al 3° viene ammonito Cissè che si vendica di una spinta di Ronaldo prendendolo per il collo e vanificando la regola del vantaggio. Si riparte con una punizione in favore del Novara.
Al 9° altra occasione per gli azzurri. Sansone lancia verso il fondo Dickmann, che crossa di prima intenzione: Puscas controlla con il destro spalle alla porta e poi calcia in giravolta con l’altro piede, ma troppo debolmente, Micai blocca.
Il Bari fatica ad uscire dalla propria metà campo e Moscati si inserisce su un tocco sbagliato di D’Elia e va alla conclusione: Micai respinge in tuffo, Empereur anticipa Sansone rifugiandosi in calcio d’angolo.
Al 12° fallo di Troest su Brienza una ventina di metri dalla porta. Calcia Henderson, Montipò respinge con i pugni.
Secondo cambio, azzeccato, per i padroni di casa: Floro Flores rileva uno spento Kozak.
Casarini ferma fallosamente Brienza in sfondamento sul centro sinistra: fallo e giallo per il capitano.
Calcia lo stesso Brienza a uscire, Floro Flores, appostato sul secondo palo, trasforma in oro la prima palla toccata, superando Montipò con un colpo di testa a palombella.
Al 18° termina la partita di Sansone sostituito da Di Mariano.
Giallo per Henderson al 22°, costretto al fallo per fermare Dickmann, partito in azione personale su un corner calciato dai baresi e atterrato una decina di metri dall’area avversaria. Sugli sviluppi della punizione calciata da Calderoni, Dickmann riprende sul versante opposto, guadagna il fondo e crossa: Micai respinge, Di Mariano cerca il goal di tacco, Cissè riparte velocissimo in contropiede e Calderoni è costretto al fallo tattico, rimediando anch’egli l’ammonizione.
Conclusione dal limite di Di Mariano al 25°, deviata pericolosamente da Busellato, che costringe Micai agli straordinari con un volo alla sua destra per togliere la palla dall’angolino.
Entra l’altro ex della partita, Maniero, che prende il posto di Puscas, applaudito dai tifosi baresi per non aver esultato in occasione del goal.
Al 29° c’è il segnale che il signor Marini sta finendo le pile. Ronaldo sventa un attacco di Cissè entrando in scivolata e mettendo in fallo laterale. Il franco-ivoriano si vendica rifilandogli una testata al petto: cosa fa Marini? Ammonisce Ronaldo !!!
Tiraccio altissimo da dentro l’area di Cissè al 32° a vanificare l’ottimo suggerimento di Brienza.
Cross di D’Elia al 33°, controllo e tiro alto di Floro Flores in acrobazia.
Conclusione a lato di Galano, dopo un’azione insistita del Bari (36°).
Un cambio per parte al 43°: entra Seck al posto di Sciaudone; Tello rileva Busellato.
Al 44° l’episodio incriminato del fallo di mano in area di Floro Flores, del quale abbiamo lungamente parlato all’inizio. Mentre gli azzurri si attardano nelle proteste, Micai rilancia su Brienza, nella metà campo azzurra: un doppio intervento di Seck su Tello evita la beffa, con i galletti ripartiti in superiorità numerica.
Palla subito riconquistata, cross con il contagiri di Brienza dalla sinistra, girata al volo di Galano, Montipò neutralizza facile.
Vengono concessi quattro minuti di recupero. Entrambe le squadre cercano la rete della vittoria, ma l’unica conclusione è di Calderoni al 48°, ma troppo alta.
Dopo il triplice fischio continuano le proteste degli azzurri che fanno capannello attorno a Marini, Di Carlo, inviperito, compreso.

Giocando sempre come oggi, ammesso che non arbitri Marini ( ! ), la salvezza è sicuramente a portata di mano, nonostante il calendario: Venezia in casa la prossima, Empoli in trasferta subito dopo. Poi Cremonese e Perugia fuori e due scontri diretti al Piola: Pescara e Entella. Sono questi ultimi gli incontri da non sbagliare, come purtroppo è successo sovente quest’anno. L’altalena della speranza dopo la trasferta nel capoluogo pugliese è al livello più alto e si torna a vedere rosa, anzi azzurro. Ragazzi non mollate proprio adesso !!! FORZA NOVARA !!!