La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 19.10 (Unione Venezia-Novara).

20.10.2014 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 19.10 (Unione Venezia-Novara).
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Dopo mesi di digiuno (oltre dieci) il Novara rompe il tabù delle vittorie in trasferta e lo fa con la mentalità giusta, necessaria per affrontare le insidie di una Lega Pro nella quale, lo abbiamo imparato a nostre spese, non c'è niente di scontato.

Un primo tempo giocato con il baricentro alto, con il meritato vantaggio conseguenza di una pressione costante; una ripresa condotta con un pizzico di sacrosanto cinismo, con la consapevolezza e la volontà di addormentare il gioco, pronti a colpire in contropiede. E così è stato, con Gonzalez fresco, fresco pronto a sfruttare il prezioso assist del preziosissimo Evacuo.

Domenico Toscano deve fare i conti con le importanti assenze di Beye, Miglietta, e Garofalo, ma non si scoraggia, rivoluzionando la formazione e ridistribuendo i ruoli: Pesce al centro della linea mediana; Faragò schierato nel ruolo del laziale di interno sinistro; Garufo si sposta sulla fascia opposta, la sinistra, lasciando al giovane Dickmann la zona che occupa solitamente; nel ruolo di interno destro l'altro giovane Bianchi; Bergamelli recupera e si riprende la posizione di terzino.

La formazione iniziale quindi è la seguente: Tozzo, Martinelli, Freddi, Bergamelli, Dickmann, Bianchi, Pesce, Faragò, Garufo, Evacuo, Corazza (3-5-2).

Il sempre più precario Alessandro Dal Canto, alla terza sconfitta consecutiva, cerca una risposta dai suoi cambiando due pedine rispetto all'ultima gara oltre allo squalificato ex Elia Legati, mantenendo l'identico schema: 4-3-3. Davanti al portiere Zima, la linea difensiva è costituita, da destra a sinistra, da Sales, Cernuto, Marino e Ghiosheh; Esposito dirige le manovre del centrocampo supportato da Carcuro, interno destro e Scialpi sul fronte opposto; al centro dell'attacco c'è Magnaghi con Bellazzini e Greco, larghi, ad accompagnarlo.

Il fischietto spetta all'arbitro Carlo Amoroso di Paola (CS) alla sua seconda uscita stagionale..

Il primo acuto al 3' è targato Novara: Corazza raccoglie di testa l'invito di Bianchi, ma non inquadra la porta. Ancora Corazza, imbeccato da Evacuo tre primi dopo, impegna Zima nella respinta in tuffo: tutto inutile, il segnalinee alza la bandierina a segnalare l'off-side.

Freddi interviene fallosamente su Magnaghi al limite dell'area (8'). Del calcio piazzato si incarica Bellazzini che costringe Tozzo alla respinta in tuffo, con Pesce pronto a mettere in angolo.

Al 10' colpo di testa di Evacuo che interviene sul cross dell'ottimo Bianchi, con la sfera che si spegne fra le braccia di Zima.

Gli azzurri controllano agevolmente il possesso palla e al 17' Esposito stende Faragò lanciato in percussione per vie centrali. La mezzala si incarica della battuta cercando il servizio in profondità, ma il tocco è troppo lungo e si perde sul fondo.

Il giovane prodotto del vivaio azzurro si presenta al tiro un minuto dopo, costringendo il bravo Zima al colpo di reni per togliere la palla da sotto la traversa per mandarla in corner. Sulla battuta va alla conclusione Freddi, dopo un paio di rimpalli in area, non inquadrando il bersaglio.

Il vantaggio è nell'aria: gli attacchi del Novara si fanno via, via più incisivi e al 23' puntuale arriva.

Il merito della costruzione è di Garufo che centra, di Corazza che prolunga di testa, di Evacuo che legge alla perfezione l'azione e di piatto appoggia in rete.

Proiettiamoci al 36'. Bianchi vede il taglio di Evacuo e lo serve in verticale: il tiro è pronto con il mirino puntato sul secondo palo, ma la palla sfiora il montante ed esce di un niente.

A meno di cinque dalla fine del tempo regolamentare Greco sgomita su Freddi colpendolo al viso: cartellino giallo anche per l'esterno.

I due minuti di recupero riservano ancora un'emozione per parte. Nell'area veneta registriamo un intervento dubbio su Bergamelli; nell'area azzurra un'indecisione pericolosa sbrogliata da Freddi in calcio d'angolo che non ha esiti degni di nota.

Il tempo finisce qui, con il Novara che va alla pausa meritatamente in vantaggio.

Il primo episodio della ripresa è a favore dei padroni di casa. Scialpi in azione solitaria viene contrato in angolo da Dickmann. Sulla battuta si avventa Carcuro di testa alzando troppo la mira.

Al 9' arriva il giallo anche per Esposito che ferma irregolarmente con un fallo tattico Corazza lanciato in contropiede da Dickmann.

L'azione conseguente al calcio di punizione si perde e viene innescato ancora Scialpi il quale cerca con un traversone la testa di Greco con quest'ultimo che “appoggia” fra le braccia di Tozzo.

Al 18' le due panchine effettuano un cambio a testa: Greco cede il posto a Raimondi, con caratteristiche più da uomo d'area, mentre Gonzalez rileva Corazza.

Il neo entrato del Venezia si fa subito vedere in zona di attacco, ma Tozzo esce a valanga e anticipa l'attaccante. Sul ribaltamento di fronte Cernuto entra duro su Gonzalez e va ad ingrossare la lista degli ammoniti.

Al 23' Tozzo si esalta andando a bloccare in uscita volante un cross di Esposito. L'azione che si sviluppa sul fronte opposto costa una ferita al capo per Evacuo, che deve uscire dal terreno di gioco per essere medicato.

Al 25' nuovo cambio per Dal Canto: fuori Scialpi, dentro Zaccagni, senza che l'avvicendamento modifichi l'assetto della squadra.

Dopo tre-quattro minuti rientra Evacuo con una vistosa fasciatura a turbante.

Nonostante la menomazione il centravanti si rende protagonista alla mezz'ora. Ricevuta palla dalle retrovie sulla trequarti destra vede la fuga di Gonzalez in posizione centrale. Il lancio è perfetto, il controllo di petto dell'argentino anche e arriva il raddoppio ottenuto con un colpo preciso sul secondo palo.

I due attaccanti ci provano gusto a dialogare e sciorinano un dialogo tutto di prima che porta Gonzalez al cross dalla destra: solo un intervento alla disperata di Ghioscheh non consente alla sfera di raggiungere Evacuo a centro area.

Al 35' lo scatenato Gonzalez costringe al fallo anche Marino: giallo pure per il centrale difensivo.

Dal Canto approfitta del gioco fermo per calare l'ultima carta. Varano sostituisce Bellazzini.

Altra uscita provvidenziale di Tozzo proprio sul nuovo entrato, anticipandolo con i tempi giusti.

E' il 39' e inizia un rocambolesco finale di gara. Passano infatti due minuti e Gonzalez inaugura le sanzioni per gli azzurri, ostruendo la battuta di una punizione da lui stesso causata in attacco.

Toscano opera la seconda sostituzione, mandando in campo Vicari al posto di uno stanchissimo Bergamelli, al rientro dopo l'infortunio delle ultime settimane.

Ancora un giallo: è per Varano che entra con il piede a martello su Vicari.

Nei quattro di recupero succede di tutto, tanto che il signor Amoroso è costretto a protrarre il recupero oltre i sei minuti.

Poco prima del 90' intanto Evacuo esce tra gli applausi della curva ospiti rilevato da Gustavo.

Durante l'extra-time rosso diretto per Faragò reo di un calcione a Varano per fermarne l'azione.

Sulla battuta della relativa punizione succede un parapiglia al limite dell'area novarese. Dickmann resta a terra dopo uno scontro di gioco. Magnaghi lo scuote per intimargli di rialzarsi e si forma un capannello: Freddi, accorso a difesa del compagno e Cernuto forse esagerano con le rispettive rimostranze e l'arbitro li ammonisce entrambi. Freddi riprende il suo posto al centro della difesa, Cernuto è al secondo giallo e deve prendere la via degli spogliatoi, ristabilendo la parità numerica.

Ma non è finita: Dickmann frana addosso a Zaccagni in area e viene concesso il calcio di rigore ai veneziani. Sul dischetto si presenta Raimondi che batte Tozzo e accorcia le distanze.

Siamo a sei minuti oltre il tempo regoalmentare: non c'è più tempo se non per il triplice fischio che decreta la fine delle ostilità.

La prima vittoria esterna fa bene non solo alla classifica, ma, soprattutto, al morale di squadra e tifosi.

Torniamo con bottino pieno dalla laguna pronti a proiettarci per la prossima sfida in campionato (Sudtirol) preceduta dalla trasferta di Como per i sedicesimi di Coppa Italia Lega Pro di mercoledì.

Settimana impegnativa quindi, ma con l'autostima certamente più alta. Allora non resta che accomunarci nel grido finale: FORZA NOVARA !!!!!