La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 17.12 (PESCARA-NOVARA)

18.12.2017 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 17.12 (PESCARA-NOVARA)
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Contro la peggior difesa del campionato gli azzurri collezionano la miseria di un tiro nello specchio della porta, di Ronaldo su calcio di punizione. Poi solo tentativi velleitari, in particolare dell’ex Maniero in acrobazia, o sballati, come le due occasioni sprecate da Di Mariano. Troppo poco per tornare da Pescara con qualche punto all’attivo. Contrariamente al solito la squadra di Zeman si abbassa dietro la linea della palla quando il possesso è del Novara. Inutili i reiterati passaggi in orizzontale dei tre centrali nel tentativo di stanare i delfini, che non ci cascano. L’unico a cercare inizialmente il lancio verticale è Del Fabro, ma al terzo tentativo fallito si adegua all’inutile melina. Forse poco movimento da parte degli attaccanti, per quanto visibile in televisione, sconsiglia di saltare il centrocampo.
Bene la fase difensiva contro una squadra assai prolifica sul suo campo e almeno tre interventi super del solito Montipò consentono di limitare il passivo al minimo.
Ancora problemi per Eugenio Corini nel trovare gli undici titolari: Sansone e Calderoni, pur in netta ripresa, vengono tenuti prudentemente in panchina, unitamente a Moscati. Dickmann e Da Cruz, nonostante la settimana difficile, devono stringere i denti e partire dal primo minuto. Entrano in campo, a formare il 3-5-2 iniziale: Montipò; Del Fabro, Troest, Golubovic; Dickmann, Sciaudone, Orlandi, Casarini, Di Mariano; Da Cruz, Maniero.
Zdeněk Zeman, in odore di esonero in caso di mancata vittoria, schiera i suoi con il 4-3-3, così composto: Fiorillo fra i pali; Zampano, Fornasier, Perrotta e l’ex Crescenzi formano la linea di difesa; in mezzo al campo con il regista Carraro agiscono Coulibaly e Brugman; al centro dell’attacco c’è Pettinari, agli esterni Mancuso e Benali.
Il designatore arbitrale ha affidato la direzione dell’incontro a Lorenzo Illuzzi, della sezione AIA di Molfetta (BA).

I bianco-azzurri partono subito forte, cercando di mantenere alto il raggio di azione, ma arrivano alla conclusione solo da fuori area: è il 3° quando Mancuso si accentra e scarica con il mancino verso la porta, senza inquadrarla.
Continua il forcing dei padroni di casa, ma la retroguardia azzurra fa buona guardia. Crescenzi, stabilmente in zona di attacco, va alla conclusione dalla distanza al 12°, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, concessa per fallo di Casarini su Zampano. Anche per lui la mira è imprecisa.
Al quarto d’ora un rinvio dalle retrovie di Di Mariano sbatte fortuitamente sulla schiena di Pettinari consentendo a Mancuso di andare alla conclusione da dentro l’area: Montipò guarda il pallone terminare largo sul fondo.
Al 18° il portiere azzurro deve impegnarsi a fondo per negare il vantaggio agli adriatici. Carraro riceve da Crescenzi sulla trequarti e, di prima intenzione, effettua un traversone molto ben calibrato per la testa di Mancuso, che indirizza all’angolino basso: Montipò respinge in tuffo con gran riflesso; si avventa sulla respinta Pettinari e solo un’uscita coraggiosa del portiere nega il tap-in all’attaccante. I due si scontrano e Montipò ha la peggio, ma dopo l’intervento dei sanitari riprende regolarmente il suo posto.
Al 20° Brugman avanza centralmente e calcia di potenza dai venticinque metri, con Montipò che blocca in due tempi.
Due minuti dopo lo stesso Brugman, servito al limite da Coulibaly, salta Casarini, si porta la palla sul destro e calcia benissimo a giro trafiggendo Montipò all’incrocio dei pali alla sua sinistra.
Il Pescara arretra, il Novara cerca di alzare il baricentro, ma ci mette un po’ a riordinare le idee: quando lo fa arriva un’ottima occasione per Di Mariano. L’esterno si ritrova sui piedi la palla del pareggio, dopo una serie di rimpalli in area pescarese e un rinvio difettoso di Coulibaly. Ha tutto il tempo di aggiustarsi la sfera e prendere la mira, ma calcia altissimo da ottima posizione.
L’occasione stimola gli azzurri e spaventa gli avversari, che badano soprattutto a mantenere il possesso con un’infinità di passaggi in orizzontale e senza affondare i colpi.
Al 37° Da Cruz riceve palla da Maniero e si accentra. Nel dribbling si allunga troppo la palla che diventa un assist involontario per Sciaudone: tiro di prima intenzione terminato sul fondo.
Un’ammonizione per parte sul finale di tempo: Carraro stende Casarini e viene sanzionato (38°); Troest impedisce una ripartenza a Benali con un fallo tattico e il giallo è inevitabile (43°).
Vengono concessi due minuti di recupero, durante i quali il Novara usufruisce di un calcio piazzato in zona di attacco per un fallo di Benali su Dickmann. Se ne incarica Orlandi, Crescenzi anticipa tutti di testa, riprende Sciaudone, il cui cross termina fra le braccia di Fiorillo.

Al rientro in campo il Novara sembra più determinato. Al 3° minuto ci pensa la terna arbitrale, con una svista, a spegnerne gli entusiasmi. Sciaudone lavora una palla a centrocampo, circondato dai giocatori del Pescara; Coulibaly interviene in scivolata: il suo tocco approssimativo lancia Da Cruz che parte in velocità vanamente inseguito da Fornasier e Zampano, ma viene fermato per fuorigioco, inesistente, visto il tocco all’indietro del senegalese che lo aveva rimesso in gioco. Inutili le proteste.
Al 7° Sciaudone centra dalla trequarti per Maniero che anticipa Fornasier e arriva a colpire di testa, ma troppo debole e centrale, nessun problema per Fiorillo.
Un traversone di Carraro al 9° cerca la testa di Mancuso, che contende palla a Golubavic. L’esterno continua a crederci, torna sulla palla e cerca la girata, colpendo troppo debolmente: Montipò blocca sicuro.
Al 17° Corini gioca una doppia carta dalla panchina, mandando contemporaneamente in campo Macheda e Chajia al posto di Da Cruz e Casarini. La disposizione in campo cambia in 3-4-1-2.
Macheda controlla in area e serve all’indietro Orlandi, la cui conclusione al volo sfiora il palo alla sinistra di Fiorillo (18°).
Al 20° Sciaudone apre a sinistra per Di Mariano, il quale avanza fino al limite, si accentra e cerca il tiro a giro, ma invece che con l’interno piede colpisce con l’esterno, spedendo abbondantemente fuori bersaglio.
Gli uomini di Zeman stanno arretrati e compatti, aspettando l’occasione per innescare il contropiede. Come al 27°, con un’azione sviluppatasi sulla sinistra, sull’asse Brugmann-Benali. Guadagnano rimessa laterale e sugli sviluppi Pettinari lancia Benali in area che, dal fondo, rimette al centro per Mancuso: un palleggio di troppo e Montipò si lancia in tuffo in uscita e allontana con il pugno.
Passa un minuto e Benali ci prova in prima persona lanciato in area da Brugman: Montipò neutralizza.
Al 28° Macheda arresta un rilancio di Golubovic e salta con una magia Crescenzi e Brugman, avanza, aspetta la sovrapposizione di Dickmann e lo serve: cross immediato sul secondo palo dov’è appostato Maniero, bravissimo a distaccarsi dalla doppia marcatura di Zampano e Fornasier, meno bravo nel cercare il tiro in acrobazia, abortito, invece di controllare e scegliere un altro tipo di conclusione.
Al 34° Corini opera il terzo cambio a disposizione: fuori Orlandi, si rivede Ronaldo.
Brugman cerca il bis con un tiro velenoso rasoterra, dopo un tentativo di Coulibaly rimpallato da Troest e Golubovic in tandem: la conclusione dell’uruguayano termina di poco a lato alla sinistra di Montipò.
Cartellino giallo per Zampano al 36° che stende Di Mariano al limite sinistro dell’area. Ronaldo sistema con cura la palla e calcia sul palo lontano: Fiorillo vola e devia in calcio d’angolo. Resta l’unica parata impegnativa del portiere.
Ancora punizione dal limite in favore del Novara al 39°, ma dalla parte opposta, per gioco pericoloso di Zampano su Sciaudone. Sempre Ronaldo alla battuta che centra in pieno la barriera innescando una ripartenza in superiorità numerica dei padroni di casa. Brugman porta palla dalla sua trequarti fin dentro l’area, ignora Coulibaly libero alla sua sinistra e calcia su Montipò, bravissimo in uscita a terra.
Altra punizione al limite sinistro dell’area, ma in posizione più defilata rispetto alle precedenti, provocata da Pettinari ai danni di Ronaldo. Il brasiliano insiste con il tiro diretto verso la porta invece di cercare un compagno in area e la conclusione è alquanto imprecisa.
Intanto sono cominciati i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro.
Proprio allo scadere Di Mariano, dopo uno scambio con Sciaudone che gli consente di liberarsi in piena area, ha sui piedi l’opportunità di pareggiare: cerca l’angolino sul primo palo, ma non inquadra la porta e anche l’ultima occasione sfuma. Non sono finite invece le ammonizioni: l’ultima la prende Perrotta per proteste non meglio identificate. Una manciata di secondi dopo arriva il triplice fischio.

L’ottava sconfitta in campionato avvicina pericolosamente gli azzurri alla parte calda della classifica. Se davanti cominciano a delinearsi meglio le distanze con il Palermo che stacca il Bari, secondo a tre punti, in coda le incertezze sono tante: a soli due punti c’è la zona play-out, anche se alle spalle del Novara ci sono ben otto squadre, fra le quali l’Entella avversario dell’ultima giornata dell’andata. Giovedì prossimo invece ci sarà un altro scontro diretto con il Perugia, che ha gli stessi punti (23) degli azzurri.
Con la grande speranza di rivedere finalmente il vero Novara, ma con altrettanta angoscia termino con un accorato … FORZA NOVARA !!!