La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 03.09 (NOVARA-PARMA)

04.09.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di domenica 03.09 (NOVARA-PARMA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il Novara macina gioco, colpisce due volte i legni della porta del Parma, è vittima di un arbitraggio scandaloso con due rigori più che evidenti non concessi e deve incamerare la seconda sconfitta in due partite. C’è poco da aggiungere, se non evidenziare l’esordio più che positivo dal primo minuto di Moscati e Sciaudone, di un buon secondo tempo di Golubovic e dei venti minuti di Maniero, in ritardo di condizione, ma autore di una buona conclusione sotto porta e di essersi procurato il secondo dei rigori non concessi (il primo negato a Da Cruz).
Eugenio Corini getta subito nella mischia i due nuovi arrivati nell’ultimo giorno di mercato, risparmiando il convalescente Casarini, già rischiato a Carpi la settimana scorsa, oltre ad Orlandi, ancora acciaccato. Ripropone, almeno inizialmente, il 3-5-2 formato dai seguenti uomini: davanti al nazionale sanmarinese Benedettini, giocano Del Fabro, Mantovani e Chiosa; alle estreme agiscono Di Mariano e Calderoni, i neo acquisti Sciaudone e Moscati nel ruolo di interni di centrocampo, con Ronaldo davanti alla difesa; di punta ci sono Macheda e Da Cruz.
Roberto D’Aversa risponde con un 4-3-3 così composto: Frattali fra i pali; Iacoponi, Di Cesare, Gagliolo e Scaglia costituiscono la linea difensiva; Munari in cabina di regia, supportato dalle mezze ali Dezi e Barillà; Calaiò punta centrale con Insigne alla sua destra e Baraye a sinistra.
La “disastrosa” direzione di gara è affidata al romano Daniele Martinelli.

La prima occasione per gli azzurri si concretizza al 6°, grazie al pressing alto sul versante destro di Da Cruz e Moscati, che costringono all’errore Gagliolo e Scaglia. Palla a Macheda che dalla linea di fondo serve all’indietro per Da Cruz, il quale appoggia per Ronaldo la cui conclusione è stoppata da Gagliolo. Palla a Moscati che centra, Iacoponi prolunga in calcio d’angolo.
Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Di Mariano entra in possesso della sfera, cerca di aggirare con uno stop a seguire Baraye che lo stende al limite dell’area. Calcio di punizione calciato da Ronaldo che centra in pieno l’incrocio dei pali, con Frattali che non ci sarebbe mai arrivato.
Passano due minuti e Gagliolo commette fallo saltando sulle spalle di Da Cruz, all’altezza della trequarti.  Barillà ostacola la battuta di Ronaldo e per questo viene ammonito.
Al 17° prima azione pericolosa dei ducali, con Barillà che lancia in verticale Baraye, il quale brucia sullo scatto Del Fabro, penetra in area e, dal fondo, rimette al centro rasoterra: Calaiò è troppo avanzato, Calderoni libera.
Attorno al 20° il Parma batte due calci d’angolo consecutivi. Il secondo viene calciato da Dezi rasoterra verso il limite dell’area, Baraye fa velo, Barillà arriva da dietro e calcia di prima intenzione, trovando l’angolino alla destra di Benedettini. Ospiti in vantaggio.
Gli azzurri accusano il colpo e per qualche minuto perdono un po’ dello smalto iniziale. Gli emiliani non ne approfittano e gli uomini di Corini riprendono le redini del gioco.
Al 37°, con il Novara costantemente nella metà campo avversaria, Moscati appoggia troppo lentamente per Di Mariano, costringendolo al fallo su Scaglia che aveva rubato palla e poteva avanzare in campo aperto. Inevitabile il cartellino giallo.
Due minuti dopo arriva l’ammonizione anche per Mantovani, troppo deciso su Calaiò.
Dopo un tentativo dalla distanza di Calderoni, ben controllato da Frattali al 43°, sul ribaltamento di fronte Insigne, ben lanciato da Dezi, serve una buona palla a Calaiò, che si porta la palla sul sinistro e calcia verso l’angolo alla destra di Benedettini, il quale si distende in tuffo e respinge in angolo.
Nei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara c’è un tentativo di girata al volo di Macheda sul cross di Ronaldo, troppo debole e imprecisa. Termina qui la prima frazione di gara.

Prima della ripresa delle ostilità Corini effettua il primo cambio e ridisegna l’assetto della squadra. Richiama in panchina Del Fabro e lo sostituisce con l’altro neo arrivato. In realtà è un ritorno, dopo una stagione alla Pistoiese e una al Pisa: si tratta di Golubovic. Si passa al 4-4-2, con il neo entrato a destra della difesa, con l’arretramento di Calderoni sul fronte opposto, con Di Mariano largo a sinistra e Moscati a destra.
Al 6° il primo episodio più che dubbio nell’area parmense. Moscati galoppa sulla fascia e serve Da Cruz, il cui controllo è impedito da Scaglia con un colpo sulla gamba di appoggio. Martinelli lo invita a rialzarsi.
Al 9° un’altra decisione discutibile dell’arbitro che ignora un “sandwich” ancora su Da Cruz al limite dell’area, ad opera di Di Cesare e Iacoponi.
Dalla bandierina Ronaldo sceglie di appoggiare all’indietro per Sciaudone: cross di prima intenzione, colpo di testa di Macheda ed è ancora il legno della traversa a negare la rete (14°).
Un cambio per parte: l’ex Scavone rileva Barillà; Sansone prende il posto di Macheda.
Al 17° grossa occasione per Sciaudone. Riceve da Calderoni, salta Di Cesare con un tocco di esterno e arriva al limite dell’area piccola. Forse è indeciso se tirare o servire Sansone e il dubbio gli è fatale. La palla si perde sul fondo.
L’opportunità del pareggio questa volta è sui piedi di Di Mariano. Calderoni batte una punizione dalla sinistra (fallo di Iacoponi su Di Mariano) che Frattali respinge di pugno in uscita: l’esterno novarese controlla con il petto e calcia di destro, trovando la deviazione fortuita di Gagliolo. Solo calcio d’angolo.
Secondo cambio per D’Aversa: esce il baby Insigne, entra Nocciolini.
La musica non cambia: sono sempre gli azzurri a rendersi pericolosi. Cross di Moscati per Sansone, girato spalle alla porta: tentativo di controllo con il petto, la palla si impenna, c’è un batti e ribatti, l’attaccante conclude in rovesciata volante, Frattali riesce a respingere in tuffo (24°).
Gagliolo è vittima di crampi ed è a terra: Da Cruz va a lamentarsi con l’arbitro per le reiterate perdite di tempo e viene ammonito. Così Corini, vedendolo molto innervosito, decide di non rischiare e lo sostituisce, concedendo l’esordio in Campionato a Maniero.
Al 33° prima occasione per lui: buon cross di Moscati, Maniero trova la deviazione, Frattali intercetta con le mani, poi allontana con i piedi.
Un minuto dopo Ronaldo batte un calcio d’angolo: Di Cesare trattiene vistosamente Maniero e, visto che non riesce a fermarlo, decide di franargli addosso. Per Martinelli, ovviamente, è tutto regolare.
Sciaudone scende centralmente, dopo aver raccolto l’invito di Sansone: giunto ai venti metri calcia di potenza con il mancino. Forte, ma centrale, Frattali neutralizza in presa (35°).
Fallo di Iacoponi su Di Mariano al 36°: Moscati tocca per Ronaldo e destro potente, di poco a lato
Al 38° terzo e ultimo cambio per gli emiliani: Di Gaudio rileva Baraye.
Ammonito Calaiò al 40° per un fallo tanto pericoloso quanto inutile su Ronaldo.
Al 43° Scaglia trattiene vistosamente Sansone. Martinelli concede il fallo, ma attraversa tutto il campo per andare alla panchina novarese e allontanare il coach Olivieri.
L’extra time segnalato dalla lavagna luminosa è di cinque minuti.
Al 48° Golubovic lancia lungo verso l’area avversaria: Maniero prolunga per Di Mariano che cerca lo spazio per il tiro e calcia di potenza. Sulla traiettoria c’è Di Cesare che devia la conclusione facendola terminare a non più di cinque centimetri dal palo alla sinistra di Frattali, che per poco non sviene osservando impotente la palla per lui irraggiungibile.
A gioco fermo il preparatore dei portieri Vitrani, esasperato dalle continue perdite di tempo, entra sul terreno di gioco per riconsegnare la sfera ai difensori del Parma: il quarto uomo se ne accorge e lo espelle.
La partita termina con la seconda ingiusta sconfitta consecutiva.

Da irriducibile tifoso dovrei dire che avrei preferito giocare male e portare a casa i tre punti, ma quello che hanno mostrato i nostri beniamini durante la partita mi fa sperare in un futuro prossimo ricco di soddisfazioni. Del resto i nostri vecchi ci hanno insegnato che la palla è rotonda e molto presto rotolerà anche nelle porte avversarie. Pronto per la prossima sfida (l’Ascoli dell’ex Aglietti) rinnovo il mio consueto e sentito FORZA NOVARA !!!!