I commenti del tifoso alla partita di mercoledì 22.10 Como-Novara (Coppa Italia)

23.10.2014 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La Coppa Italia di Lega Pro
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Per affrontare i sedicesimi di Coppa Italia Lega Pro, Toscano opera, saggiamente, un corposo turn-over, schierando una formazione all green. Degli undici titolari della vittoriosa trasferta di Venezia il solo a scendere in campo dall'inizio è Faragò, il quale domenica sarà al palo per la sfida con il Sudtirol fermato dal giudice sportivo.

La mossa del tecnico novarese ci da' la possibilità di ammirare uno stuolo di giovani prodotti della “cantera” di Novarello, impegnati in una partita ufficiale.

E' ribadito lo schema delle ultime gare, il 3-5-2, così composto: Tonozzi fra i pali; Vicari al centro della difesa (e con la fascia di capitano al braccio), Peverelli alla sua destra, Villanova a sinistra; Galassi gioca in posizione centrale nel ruolo di regista di centrocampo; Schiavi a destra, Barlocco a sinistra sono gli esterni; Faragò e Migliavacca gli interni; in attacco agisce la coppia-fantasia Gustavo Manconi.

Mister Colella rosponde con lo stesso modulo mandando in campo almeno 5-6 giocatori della rosa titolare. Scendono in campo il portiere Falcone; Curti e Marchi laterali di difesa con Lebran centrale; regista basso è Corticchia, gli esterni di centrocampo sono Rolando e Fautario, le mezze ali Cristofori e Scapuzzi; terminali d'attacco De Sousa e Ganz.

La direzione della gara è affidata al legnanese Pierantonio Perotti.

Dopo il tentativo iniziale dei lariani di indirizzare la partita sul fronte offensivo, gli azzurri vincono l'inevitabile emozione dei primi minuti e cominciano a macinare gioco, ma faticano ad arrivare in modo pericoloso dalle parti di Falcone, che ha davanti a sé il gigantesco Lebran, molto puntuale a dirigere la difesa e a chiudere ogni tentativo azzurro di arrivare in zona pericolosa.

Dalla mezz'ora, registrato il tocco di palla reso assai problematico dal forte vento, entrambe le squadre iniziano ad abbellire il gioco e a rendere piacevole l'incontro: i comaschi affidandosi al talentuoso De Sousa, agli ordinati Cristofori e Scapuzzi e al figlio d'arte Ganz; il Novara mettendo in mostra alcuni veri talenti del suo prolifico vivaio, in particolare ci sono piaciuti Peverelli, Villanova, Galassi e Schiavi: che personalità !!!

Proprio intorno al 30' arrivano le prime due ammonizioni, una per parte: il primo a finire sul taccuino dell'arbitro è Corticchia, per fallo su Galassi; lo segue tre minuti dopo Schiavi che vendica il compagno stendendo Corticchia. Anche questo è il segnale che l'agonismo e la voglia di vincere si sono impadroniti dei contendenti.

Il Como registra tre conclusioni a rete, ottimamente neutralizzate da Tonozzi, il quale deve capitolare sul rocambolesco vantaggio dei padroni di casa, arrivato al 40'. L'azione è pregevole, con De Sousa che spizza di testa prolungando verso Scapuzzi: la mezza rovesciata al volo si infrange sulla traversa, ma colpisce la schiena del portiere proteso in tuffo e si insacca. E' autogoal di Tonozzi.

Si va al riposo dopo un minuto di recupero e alla ripresa del gioco scende in campo Gonzalez che rileva Schiavi. Toscano, da buon combattente, non vuole perderla e passa ad un più offensivo 3-4-3.

Passano poco più di dieci minuti e i ragazzi di Colella trovano il raddoppio, grazie a Ganz. Il centravanti controlla pregevolmente in area un lancio dalla trequarti, salta Peverelli con un dribbling a uscire e scarica imparabilmente sul palo lontano.

Gli azzurri si riversano in attacco, cercando di raddrizzare il risultato. Gonzalez fa il Maradona colpendo l'incrocio dei pali direttamente da calcio d'angolo e nel corso della ripresa avrà almeno altre due occasioni per mettere il suo sigillo sulla gara: la prima, calcio al volo, va alta; la seconda viene fermato in tackle mentre sta per tirare.

Nei minuti che vanno dal 61' al 72', gli allenatori esauriscono i loro cambi. Entrano, nell'ordine: Cristiani per Rolando; Libertazzi per Manconi; Fietta per Cuticchia; Buzzegoli (e questa è la notizia del giorno) per Galassi.

Tonozzi ha la possibilità di esaltarsi altre due volte per proteggere la sua porta, bloccando in tuffo un tiro dal limite e uscendo con buona scelta di tempo sui piedi di Ganz.

Il Novara ci prova a cercare almeno il goal della bandiera, ma non è fortunato.

Nel secondo tempo è cresciuto notevolmente Gustavo, sembrato più a suo agio con l'attacco a tre che gli permette di spaziare alle spalle dei compagni di reparto, senza vincoli di posizione (andrà anche al tiro, senza fortuna).
Un altro segnale della “voglia” di Gonzalez è il cartellino giallo che si becca a tempo quasi scaduto. Gli altri “cattivi”, oltre al già citato Corticchia, sono Schiavi e Galassi per il Novara, Curti per i lacustri.

Dopo cinque minuti di recupero l'eliminazione dal torneo diventa realtà, ma Toscano non deve rammaricarsi: i suoi ragazzi non hanno affatto demeritato, contro una compagine sicuramente di maggior esperienza.

Torniamo a casa con buonissime indicazioni, da parte delle nuove promesse, sul nostro futuro e felici per il completo recupero di “Buba” Buzzegoli: certamente un'arma in più per il prosieguo del campionato.

Mentre scrivo queste brevi note, con la Coppa Italia in archivio, sono sicuro che la testa della squadra sarà già proiettata sulla gara di domenica contro il Sudtirol, che deve essere la continuazione ideale di quella con il Venezia.

Allora....FORZA NOVARA !!!!!