Il buon lavoro dei ragazzi a Novarello

22.07.2014 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Il buon lavoro dei ragazzi a Novarello
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Sono stato a Novarello ieri mattina. Volevo salutare i ragazzi Azzurri e soprattutto ero curioso di vederli lavorare con Mister Toscano.

Le prime impressioni sono positive.

Non eravamo in molti sotto il cielo plumbeo. Solo pochi curiosi, per lo più anziani vista l'ora, che hanno il Novara nel cuore: parlavano di possibile ripescaggio in Serie B, dicevano di non voler credere che quest'anno si farà la C.

Gli Azzurri escono alla spicciolata dallo spogliatoio di Novarello, sorridenti, ma concentrati sul lavoro da farsi.

Mister Domenico Toscano è il primo, per dare l'esempio, da vero comandante, a scendere i gradini verso il campo 4.

Anzitutto tocca ai portieri, Martinez, Montipò e Tonozzi col loro preparatore Massimo Cataldi; manca Kosicky, chiedo lumi a Toscano: mi assicura che arriverà.

Poi arrivano gli altri e li ho potuti salutare quasi tutti, gentilissimi come sempre: Gustavo, l'ultimo arrivato, più sorridente che mai (gli ho fatto promettere tanti gol), Evacuo e Corazza, quasi di corsa, fuggiti come il lampo, Lazzari, che mi ha invitato a non credere a ciò che dicono i giornali su una sua partenza da Novara, i giovanissimi Manconi e Vicari, il sempre carinissimo Faragò, che mi ha ripetuto che non lascerà questi colori, ormai cuciti addosso a lui, Perticone, ilare come uno studente in gita scolastica, l'imponente e bellissimo nero Beye, il barbutissimo Potouridis, il taciturno Katidis, il rientrante Jidayi, il "vecchio" Pesce e via via gli altri che non riesco a salutare bene. Passano il biondo Dickmann, Peverelli dalla lunga chioma, un gentilissimo Salviato, un effervescente Parravicini (ciao Parra !, gli grido) ...

I portieri fanno un po' di stretching sul campo 3 e poi si dedicano, sotto l'attentissima guida di Cataldi, ai fondamentali delle parate a terra.

Tutti gli altri sul campo 4 fanno una sorta di torello divisi in due gruppi e tanta, tanta corsa. Toscano non è di poche parole, un po' come era Aglietti: a voce alta incita, sottolinea gli errori, elogia chi fa bene e le due ore per noi trascorrono veloci. Saranno sembrate un po' più lunghe ai ragazzi che inanellano un giro di campo dopo l'altro, all'affaticatissimo Potouridis (lui alto e grande di stazza), ad Evacuo, costretto a correre a lungo da solo col preparatore atletico Pietro La Porta (che sembra "averne" più di lui), forse per smaltire un po' di peso, forse perchè lo si vuole reattivo da subito.

Corrono più scolti il leggero Gustavo e l'immarscescibile Gonzalez (che i compagni invitano a rallentare).

Alla fine comunque rientrano sotto le docce ed hanno tutti (chi più chi meno) "la lingua di fuori": sono i primi giorni, è vero, ma il lavoro è molto intenso anche se ieri non faceva caldo. Le maglie erano tutte bagnate, alcune "da strizzare".

Dal campo, dove è rimasto seduto sul bordo, esce anche Charlie Ludi, mi abbraccia come sempre, mi lancia un "arrivederci in autunno", col suo sempre simpatico accento emiliano, ricordandomi che "gli infortuni capitano, fanno parte del gioco".

E allora un "in bocca al lupo !" a tutti, un campionato vi aspetta (presto sapremo quale) e se il buon giorno si vede dalle prime ore li luce, beh, direi che possiamo ben sperare ...