Il punto dopo la 5a giornata di campionato: il Novara Calcio non decolla (by Simone Balocco)

23.09.2014 09:00 di Simone Balocco   vedi letture
Fonte: cittadinovara.com
Il punto dopo la 5a giornata di campionato: il Novara Calcio non decolla   (by Simone Balocco)

 

Cinque giornate di campionato disputate rappresentano solo il 13% del totale, ovvero 38 match. Un po’ pochino per fare un bilancio, ma già qualcosa per iniziare a capire la situazione. Il Novara Calcio ha raccolto finora 6 punti (una media di 1,2 punti a partita), frutto di una vittoria, tre pareggi ed una sconfitta, la prima in casa del Monza alla prima giornata del torneo.

Gli azzurri di mister “Mimmo” Toscano si trovano a 5 punti dalla capolista, la rivale di sempre, il Pavia, che guida il girone A con 11 punti, a pari merito con un’altra rivale storica del Novara, il Como. E venerdì sera, nel friday night match che aprirà la sesta giornata, al “Piola” arriverà la compagine pavesina. Una partita fondamentale per Gonzalez e compagni, che servirà a capire a che tipo di campionato la squadra potrà puntare. Quando mancano ancora oltre 30 partite alla fine del campionato è da considerarsi cattivo già pensare ad un campionato già da archiviare, ma viste le ultime due uscite della squadra, i tifosi sono già “alterati”. E il pareggio contro la Pro Patria sabato contro una squadra nettamente inferiore al Novara (a parte l’esperto Serafini ed un altro paio di giocatori, la squadra messa in campo da “Lulu'” Oliveira era composta da molti giocatori nati prima del 1993) è parso almeno due passi indietro rispetto al pareggio di Alessandria.

Fino ad allora, il Novara ha fatto vedere qualcosa (e forse di più) di buono, ma contro la Cremonese ed i “tigrotti” la squadra è parsa poco incisiva, confusa ed un po’ “bruttina”:

In cinque partite gli azzurri hanno segnato quattro reti (2 Simone Corazza ed una a parimerito Pablo Gonzalez e Felice Evacuo, su rigore), incassandone 5 (Tozzo ha parato un rigore contro i grigi), ma molti tifosi, ed addetti ai lavori, hanno notato una particolarità: quattro reti segnate su almeno una trentina di palle gol create in totale finora. E questo nel calcio è un problema, perché un conto è se ci si trova di fronte la Cremonese di turno che in 90′ fa a malapena due tiri in porta, di cui uno solo pericoloso, ma un conto è trovarsi la Pro Patria che in tutto il match realizza tre tiri in porta, segnando però due reti. La seconda, peraltro, realizzata dopo una dormita clamorosa della difesa, la stessa difesa schierata contro la Cremonese sei giorni prima e che aveva ammutolito l’attacco dei ragazzi di mister Montorfano. Contro i bustocchi ha segnato (per giunta) due volte Alain Pierre Baclet, oggetto misterioso del Novara mandato in prestito ai “cugini” d’Oltreticino. L’attaccante francese in Piemonte aveva segnato solamente una sola rete (di pancia, tra l’altro) due anni fa e nell’esperienza di Caserta di reti ne aveva segnate solo due in tutta la stagione. Ovvero, fra l’attaccante classe 1986 ed il gol non c’è mai stato molto feeling. Ma il suo lavoro sabato lo ha fatto, senza esultare tra l’altro, e quasi da solo ha “rischiato” di portare a casa i tre punti.

La difesa del Novara, nonostante le cinque rete fin qui subite, si è comportata nel suo complesso bene, in quanto è composta da giocatori che sanno il fatto loro: da Luca Martinelli a Dario Bergamelli, da Mustapha Beye a Gianluca Freddi. E con l’occorrenza anche il ritorno “dietro” di Agostino Garofalo e Desiderio Garufo. Tenendo conto che un certo Francesco Vicari non ha ancora giocato un minuto finora in campionato…

Il centrocampo invece non ha ancora, diciamo, trovato la quadra, perché Paolo Faragò è lontano (a oggi) anni luce dal Paolo Faragò della scorsa stagione e Simone Pesce è un pò troppo irruento (non a caso nelle ultime quattro partite ha preso quattro gialli e venerdì salterà il Pavia) e, nonostante sia molto volitivo, anche lui è lontano dal Pesce che tutti conosciamo. “Cris” Miglietta contro la Cremonese non ha giocato (e la sua assenza si è sentita) ma finora è stato il miglior centrocampista della squadra (anche se sabato è stato sotto la sufficienza). Garofalo sulla fascia sinistra dice la sua con autorevolezza, mentre Garufo non si è ancora espresso al suo meglio, ma ha i numeri per migliorarsi. In attesa che “Chaly” Ludi e Daniele Buzzegoli (che dovrebbe tornare convocabile tra due settimane) si riprendano dai loro infortuni, è proprio la parte nevralgica del gioco di Toscano che deve migliorarsi e dove l’allenatore ex Ternana deve lavorare di più.

L’attacco però, nonostante sia di qualità, di peso e di esperienza, non punge. O meglio, dopo cinque giornate ci si aspettava qualche cosa di più.

Gustavo si sta dimostrando un ottimo acquisto, con alcune giocate ed intuizioni degne di un brasiliano quale è (ci vorrebbe un po’ più di fisico, magari), Simone Corazza è il top scorer azzurro, ha fatto finora bene ma davanti alla porta non è freddissimo, come si dice in questi casi; Felice Evacuo si è sbloccato sabato anche se su rigore, mentre il “cartero” continua, nonostante il gol contro l’Alessandria, a non essere incisivo e a volte a perdere palla o sbagliare palle molto semplici.

Uno che segue, anche se poco, il Novara direbbe “che il mister metta Jacopo Manconi al posto di Gonzalez“. Va bene, peccato che finora Manconi abbia giocato finora solo 145 minuti (circa) in cinque partite. E pensare che l’anno scorso, insieme a Vicari, è stato la più bella sorpresa di una stagione poi naufragata. Manconi ha corsa e tecnica, ma dovrebbe essere impiegato di più. E giocare di più farebbe bene non solo a lui (se un giocatore non segna, si potrebbe “spazientire” e perdere fiducia in se stesso), ma a tutto il sistema di gioco.

A parte la partita di sabato, alcuni arbitraggi sembrano aver penalizzato il Novara finora, ma se il Novara avesse giocato “da Novara” e quindi avrebbe come minimo quattro punti in più, gli arbitraggi “contro” non sarebbero neanche presi in considerazione. Perché se su trenta occasioni realizzate, solo quattro sono state le reti, non è colpa di nessun arbitro, ma di una squadra che deve ancora trovarsi ed entrare con la mente che la Lega Pro non è la serie B.

Siamo nella settimana che porterà alla sesta giornata, il tempo per migliorare e risalire la china (e la classifica) ci sono. Magari già da venerdì sera.

Post Scriptum: un discorso a parte meritano i tifosi azzurri in quanto in tre trasferte, hanno quasi riempito i settori “ospiti” ed in casa ci si assesta su una media di oltre 3 mila spettatori (2.212 abbonamenti). Non male per una società che è reduce da due retrocessioni in tre stagioni. Anzi i tifosi novaresi hanno dimostrato attaccamento alla squadra e fedeltà alla “causa”. E loro sono a punteggio pieno, in una ipotetica classifica.

by Simone Balocco