Dho di petto - L’obiettivo si avvicina

07.12.2016 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Dho di petto - L’obiettivo si avvicina
© foto di foto IAMCALCIO

Prima della sfida contro il Vicenza sentivo dire da più parti che il Novara nonostante fosse vicino alla zona calda della classifica non era mai sprofondato nelle ultime della graduatoria. Tutto ciò era vero, ma allo stesso momento mi aveva messo addosso una certa ansia in preparazione alla partita di sabato che, unita al mio arrivo al fotofinish allo stadio, al forfait dell'ultimo minuto di Sansone e alla rete nei minuti iniziali di Raicevic, mi ha fatto pensare ad un pomeriggio simile a quello vissuto un mesetto fa contro la Spal. Come allora c'era in campo Lukanovic ed il suo inizio partita non è stato certo incoraggiante, così come quello di Galabinov ed in generale dell'intera squadra, fatta eccezione per Dickmann e Faragò che sembravano gli unici scesi in campo con il piglio giusto.

Il Vicenza ha una rosa che dovrebbe consentirgli di salvarsi agevolmente, ma come ho notato nel match di Vercelli di qualche settimana fa ha dei momenti in cui scompare inspiegabilmente dal campo ed altre fasi di partita dove non riesce a capitalizzare delle occasioni importanti come successo dopo il vantaggio, quando i veneti dovevano e potevano fare di più. Il loro atteggiamento attendista ci ha rimesso in partita e, una volta trovato il pareggio, come logico gli azzurri hanno preso coraggio e a cavallo tra i due tempi abbiamo anche offerto un discreto calcio segnando due reti ed andando vicino almeno altre tre volte alla marcatura. I biancorossi si sono visti solo con qualche tiro dalla distanza, ma il temuto assedio finale non c'è stato, facendoci vivere un finale di partita relativamente tranquillo e senza i soliti patemi d'animo fino al triplice fischio.

Ovviamente nel giro di un'ora siamo passati dalla disperazione per una sconfitta interna che ci avrebbe fatto sprofondare in zona retrocessione alle speranze playoff. Con un minimo di equilibrio mi permetto di dire che dobbiamo concentrarci umilmente sul finire l'andata a 25 o più punti, un passaggio che, unito ad un paio di interventi importanti nel mercato di riparazione, potrebbe farci vivere una primavera serena e senza doverci guardare troppo spesso negli specchietti retrovisori.

Attenzione però: Brescia, Cesena, Virtus Entella e Carpi sono avversarie non invalicabili, ma tutte insidiose e non sarà una formalità uscire indenni dalle due trasferte o portare a casa due importanti vittorie casalinghe. Ci sarà bisogno del Novara migliore e di un'ambiente focalizzato su questi quattro match dimenticandosi attaccanti in arrivo o in partenza e sogni che al momento non possiamo ancora permetterci.

A proposito di novità, sabato ho incrociato Macheda nell'intervallo e ha confermato la sua imminente firma con gli azzurri. A pelle mi è sembrato molto motivato e desideroso di invertire la rotta di una carriera che, partita a mille, si è sgonfiata tappa dopo tappa. Novara per lui è il trampolino ideale per rilanciarsi o per finire definitivamente nel dimenticatoio: con i problemi in avanti che abbiamo avrà delle chances per giocare, vediamo se la prima impressione avuta sarà per una volta quella giusta.

Sabato si è notato anche un avvicinamento tra Boscaglia e la tifoseria con il mister che ha assistito al secondo tempo con una sciarpa che gli era stata donato da un tifoso. Che non sia anche questo un segnale che qualcosa stia cambiando ? Attendiamo conferme da Brescia, andiamo a caccia della seconda vittoria esterna !!!

Avanti Novara !!!

Marco Dho