Dho di petto - Chi ben comincia …

Non mi sono fatto prendere da facili entusiasmi, mezz’ora di presentazione di Corini non mi convinto che siamo già a metà dell’opera come dice il proverbio ma che ci siano dei presupposti per una stagione migliore di quella appena conclusa si, più che dal punto di vista dei risultati dal clima che penso che il tecnico ex Chievo voglia instaurare nei confronti del popolo azzurro.

I passi fondamentali che ho carpito nel mezzogiorno (di fuoco dal punto di vista climatico) sono stati principalmente due:

- nessuna novità per il mercato, Teti ha detto chiaramente che verranno accostati come sempre migliaia di nomi alla squadra azzurra e chi interessa veramente verrà tenuto nascosto, la pazienza sarà una virtù fondamentale e come potrà arrivare qualcuno settimana prossima non è da escludere che il 28 agosto ci sia il colpo più importante per la nostra rosa, i tifosi dovranno stare alla finestra sperando che si torni al più presto a parlare di calcio giocato…

- Corini ha parlato con chiarezza, il succo del discorso è che la serie A dove ha già allenato ha intenzione di riprendersela sul campo, non ha parlato dei soliti 50 punti che nelle ultime stagioni abbiamo sentito nominare all’infinito, ha parlato di sogni che vanno alimentati senza dimenticare che la serie B è un campionato lungo; quest’anno c’è stata la favola Spal ma le altre due formazioni che sono salite assieme agli estensi hanno avuto dei momenti difficili e le panchine di Pecchia e Baroni non sono state sempre saldissime per usare un eufemismo, senza la stoccata di Pazzini all’ultimo respiro proprio al “Piola” non sappiamo se sarebbe proseguita la stagione del tecnico all’Hellas, il Benevento visto a Febbraio e a Marzo era più vicino a una formazione che lottava per la retrocessione che a una squadra play-off, quindi se c’è un campionato dove veramente può succedere di tutto è la serie cadetta dove, se non sei o il Palermo o il Cagliari di turno, un occhio dietro va sempre dato onde evitare spiacevoli inconveniente che noi conosciamo fin troppo bene.

Ho sentito parlare di sogni, di rapporti con i tifosi e la città, il nuovo tecnico potrebbe essere anche stato indirizzato verso questi argomenti ma sentirlo fa piacere, inutile negarlo; avevamo bisogno di questo, un Boscaglia bis avrebbe raffreddato ulteriormente la piazza che si trova senza tanti punti di riferimento in campo dopo la partenza negli ultimi 12 mesi di Gonzalez e Faragò, due giocatori che impersonavano bene lo spirito azzurro nel rettangolo di gioco; negli ultimi giorni percepisco curiosità per il lavoro che andrà ad iniziare il nuovo tecnico e attesa per il mercato, solo un paio di settimane fa non l’avrei mai detto…

Avanti Novara !!!

Marco Dho