Dalla sala stampa dopo NOVARA-VERONA (10.04)

12.04.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-VERONA (10.04)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A sottoporsi per primo alla raffica di domande dei cronisti è come di consueto il Presidente, dottor Massimo De Salvo.

“Se siete incavolati per com'è finita questa partita è un ottimo segnale, ma un pareggio con il Verona è un risultato che tutti avremmo firmato alla vigilia. Nel primo tempo siamo stati un po' imprecisi, loro hanno occupato bene gli spazi e hanno trovato il vantaggio, ma se facciamo il conto delle situazioni avute dal Novara, questo è senz'altro a nostro favore. Oltretutto contro una squadra veramente forte, con delle individualità importanti, che nel secondo tempo non ha fatto un tiro in porta e, palleggio a parte, anche nel primo tempo non è che abbia prodotto molto. Per questo non posso che essere soddisfatto del gioco espresso dai ragazzi. Siamo riusciti a ribaltare il risultato, abbiamo preso un paio di pali e spiace moltissimo per la rete presa nel finale. Questo è il gioco del calcio e il pareggio è scaturito dal bellissimo gesto di Pazzini, bravo, ma anche fortunato e dobbiamo accettarlo.
E' vero che in settimana ho incontrato i ragazzi, ma cerco di limitare al massimo di parlare con loro, ritenendo sia molto più importante lasciare questo compito a chi è con loro tutti i giorni. Mi è sembrato giusto farlo in questa occasione per ridare un po' di morale dopo le due sconfitte consecutive e per raccomandarmi di vivere una gara dopo l'altra cercando di dare sempre il meglio. Anche contro il Verona non ci siamo nascosti e l'abbiamo affrontato con un modulo quanto più offensivo possibile.
Un altro dei nostri obbiettivi è di far crescere i nostri ragazzi per valorizzarli al meglio: anche oggi è entrato in campo un '98 (Chajia, n.d.r.) ed è un'altra grande soddisfazione. Loro si divertono e fanno divertire noi.
Un premio play off non è stato concordato, ma un premio semmai lo si concorda per la promozione. Oggi era importante muovere la classifica e, da domani, sarà importante affrontare le rimanenti partite con lo spirito e la determinazione visti questa sera, tornare presto alla vittoria e arrivare ai famosi cinquanta punti, poi si vedrà.
Non abbiamo ancora parlato dei rinnovi dello staff tecnico, perché ho detto che ne avremmo parlato a salvezza acquisita e così sarà. Io spero ci siano tutti i presupposti per rinnovare la fiducia sia all'allenatore che al Direttore Sportivo, con i quali ho un ottimo rapporto ed entrambi stanno lavorando molto, seriamente e bene. Al momento opportuno ci siederemo attorno al fatidico tavolo e ne discuteremo serenamente. I contratti dei ragazzi importanti per noi ci sono praticamente tutti e vorrei ricordare che non abbiamo mai cominciato un campionato senza allenatore e senza Direttore. Adesso il mio unico pensiero è il Frosinone e buona Pasqua a tutti.”

Più rammaricato, ma solo per il risultato finale bugiardo, arriva Mister Roberto Boscaglia. Appena attacca a parlare però il velo di disappunto nella sua espressione si trasforma nel solito rassicurante sorriso, consapevole che i suoi ragazzi hanno giocato una grande partita.

“Il Novara non è stato bello solo nel secondo tempo: io dico bel Novara per tutti i novanta minuti, perché a parte il goal nel primo tempo il Verona non ha costruito azioni particolarmente pericolose, mentre noi abbiamo fatto almeno tre azioni da rete. Abbiamo sofferto il loro palleggio unito alla buona fisicità a centrocampo, cosa prevedibile, ma sapevamo che affrontandoli uomo contro uomo avremmo potuto ribaltare la situazione. Quando lo abbiamo fatto non c'è stata partita nel vero senso della parola.
Perdere due punti in questo modo mi fa molto arrabbiare, ma con nessuno in particolare. Forse solo con Pazzini!!! Ha fatto un gran goal che solo lui poteva fare da quella posizione. Abbiamo avuto la sfortuna che Da Costa rinviasse proprio nella sua zona, inevitabilmente perché era una palla pericolosa, e ci ha castigati, nonostante il contrasto con Macheda, mentre noi nel secondo tempo …. è inutile che ve lo dica: lo avete visto anche voi!!!
Sono veramente contento invece per la grande prestazione e la grande reazione dopo lo svantaggio. Contro una squadra di quella levatura non era per niente facile: venivamo da due sconfitte, sotto di un goal all'intervallo, ma siamo rientrati in campo con una verve, una voglia paurosa, facendo giocate importanti, attaccando la profondità sempre e comunque, creando diverse palle goal, fisicamente al top, visto che, anche nelle ultime partite, nei secondi tempi andavamo più forte degli avversari.
Accettiamo comunque questo punto perché è sempre importante non perdere, ma è evidente che c'è grande rammarico.
Avevamo preparato la partita per attaccare molto sugli esterni, dove loro potevano andare in difficoltà, ma nel primo tempo molto spesso difendevamo a cinque concedendo loro molto campo. L'ho detto ai ragazzi di correggere questo atteggiamento, in particolare a Dickmann e Calderoni, di alzarsi maggiormente: quando abbiamo tolto questa facilità di palleggio a centrocampo, dove peraltro eravamo in parità con Adorjan, Bolzoni e Casarini. Oltre a questo se attaccavamo sugli esterni uno dei loro mediani doveva giocoforza allargarsi, lasciando libere le vie centrali e facilitare così gli inserimenti di Bolzoni e Casarini. In questo siamo stati bravi, oltre che ad affondare con i tempi giusti e nel varco giusto.
Sansone ha avuto una noia al flessore, ma credo si sia fermato in tempo prima di sentire fitte dolorose, solo un indurimento. Valuteremo dopodomani l'entità dell'infortunio. La scelta di mandarlo in campo dall'inizio invece di Macheda è stata una scelta ponderata: ha un buon tiro da fuori e l'avevo visto molto bene in settimana. Loro potevano lasciare qualche spazio fra le linee dove poteva attaccare in alternanza ad Adorjan.
Spendo una parola anche per Chajia, un ragazzo del '98, con grandi potenzialità e di sicuro avvenire. L'ho mandato in campo nel finale per sfruttare la sua capacità nell'uno contro uno approfittando della stanchezza degli avversari. E' un giocatore sul quale però non dobbiamo mettere troppa pressione: è giovane interessante, ma deve restare tranquillo e sereno.
L'azione di Mantovani in occasione del vantaggio non è casuale: quando si gioca con i tre centrali, sono loro a diventare i veri registi per la costruzione del gioco e quando c'è bisogno o vedono di avere lo spazio giusto possono spingersi fini all'area avversaria. Oggi ha interpretato al meglio questa prerogativa e, essendo un giocatore di grande intelligenza, ha colto al volo l'opportunità. Bravo anche Calderoni a seguire l'azione e farsi trovare pronto per il tap in vincente: abbiamo lavorato molto su di lui per trovarlo maggiormente nel vivo della manovra e si sta facendo sentire.
Adesso dobbiamo tenere questa rabbia e tirarla fuori al momento giusto a Frosinone, altra partita molto delicata e difficile. Io dico sempre che le partite vanno giocate con coraggio e la prossima trasferta ci da la possibilità di dimostrare di averlo. Senza questo perdi le partite senza nemmeno sapere il perché.
Domani riposo, da mercoledì cominciamo a preparare la prossima partita.”

L'ultimo ad entrare in sala stampa è il tecnico degli scaligeri Fabio Pecchia. Non si sbilancia a dire che il Novara è stato complessivamente superiore, bensì trovando giusto il pareggio. Ma il suo sorriso sornione denota una rilassatezza da autentico scampato pericolo.

“Io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno, perché abbiamo fatto un'ora di calcio importante, molto più di quelli visti nell'ultima mezzora, nella quale abbiamo ripreso a fare quello che sappiamo fare. E stata una partita aperta, entrambe le squadre potevano trovare il vantaggio, poi abbiamo subito il ritorno del Novara e la sua fisicità. Il risultato finale a mio avviso è giusto, anche se arrivato in maniera insperata. Devo fare i complimenti ai miei giocatori per averla voluta riprendere. Dobbiamo insistere su questa strada: se possiamo farlo per un'ora, dobbiamo farlo per tutta la gara.
La rete del loro pareggio è dovuta alla sofferenza per la fisicità di Galabinov e in questo abbiamo subito più del dovuto, perché per tutto il primo tempo loro non sono entrati in area, a parte un tiro di Macheda su una sponda ... (il tiro era di Galabinov, la sponda di Macheda. Si è forse dimenticato del tiro di Calderoni e i due di Adorjan ..… !!! n.d.r.). Nel secondo tempo abbiamo subito più del previsto, perdendo le misure e le distanze per un buon periodo. Poi ci siamo ripresi e alcune ripartenze potevano essere gestite molto meglio, visto che c'erano gli spazi per sfruttarle.
Per vincere le partite noi dobbiamo essere perfetti e giocarle con una qualità straordinaria, il contrario di quanto fatto a La Spezia nell'ultimo turno. La mia rabbia e la mia delusione sono dovute al fatto che noi ne avevamo di più per vincere e l'avevamo preparata per questo. Il black out dopo il sessantesimo l'abbiamo pagato caro e dobbiamo lavorare perché ciò non accada più.
La settimana prossima incontreremo il Cittadella, una squadra in salute e noi dobbiamo riprenderci il Bentegodi perché da troppo tempo è diventato terra di conquista. Se vogliamo la Serie A dobbiamo assolutamente vincere questa partita.
Il campionato è ancora aperto con ventuno punti in palio. Guardo avanti con particolare riguardo alla Spal: abbiamo la forza per farlo e ancora può succeder di tutto.
Il Novara è una squadra forte, esperta, con dei valori importanti e io non sono affatto stupito di come gioca.”