Dalla sala stampa dopo NOVARA-TERNANA (01.04)

03.04.2017 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-TERNANA (01.04)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Grande delusione e musi lunghi in sala stampa dopo l’inaspettato stop degli azzurri. Il primo a offrirsi alle domande dei cronisti è, com’è ormai consuetudine, il Presidente Massimo De Salvo.

“Abbiamo fatto una partita troppo frenetica e con troppi errori. Eravamo anche partiti con l’atteggiamento giusto, poi la voglia di vincere a tutti i costi a volte ti porta a sbagliare, com’è avvenuto nel primo tempo. Dopo il loro goal, abbastanza casuale dato che non avevano avuto molte occasioni, abbiamo reagito. L’ingresso di Adorjan ha aiutato molto e siamo riusciti a rimetterla in piedi. Stavamo spingendo e si pensava di riuscire a ribaltare il risultato e invece abbiamo preso il secondo goal, nell’unico modo in cui potevamo prenderlo: in contropiede. Abbiamo pagato dazio e abbiamo perso la partita e dobbiamo imparare anche da questa sconfitta.
Ci voleva maggior serenità nel saper gestire la partita, facendo girare palla senza forzare troppo i ritmi. Partite come queste le puoi anche perdere e la colpa è solo nostra. Certamente qualche occasione la abbiamo avuta, il loro portiere è stato eccezionale in alcuni interventi, ma aldilà di questo hanno pesato i troppi errori specie in ripartenza, quindi possiamo solo prendercela con noi stessi.
La partita persa all’andata dipendeva anche dalla nostra situazione difficile in quel periodo, oggi c’erano tutti i presupposti per fare meglio.
Non penso nemmeno sia dovuto alla pressione per aver raggiunto la zona play-off, che in un campionato come questo c’è comunque sempre a prescindere dagli obbiettivi: come dico sempre ci vuole la consapevolezza di volerla gestire nel modo migliore e mantenere sempre la lucidità, per affrontare anche squadre più forti di noi e portare a casa più punti possibile.
Ci siamo rimessi in pista con dieci risultati utili consecutivi e nel futuro dobbiamo cercare di approcciare ogni gara con quella mentalità. Venivamo da tre pareggi e, statisticamente dopo tre pareggi, la sconfitta può anche arrivare.
Quello che faccio fatica a spiegarmi è come mai da qualche anno facciamo sempre fatica contro squadre non dico inferiori, ma con una classifica molto più deficitaria della nostra, mentre siamo più forti anche emotivamente con squadre obbiettivamente più forti della nostra. Ormai è un dato di fatto e dobbiamo cercare di correggere questo nostro difetto per affrontare ogni incontro con la stessa determinazione e portare a casa risultati anche contro chi è alle nostre spalle in classifica.
Adesso abbiamo un tour de force con Spal, Verona, Frosinone e Perugia e dobbiamo portare a casa più punti che possiamo. Dobbiamo stare sul pezzo sapendo che entriamo in un periodo molto, molto complicato e non dimenticare che ogni partita ha una storia a sé.
Vi ringrazio, arrivederci a lunedì prossimo.”

 

Ecco il tecnico Roberto Boscaglia: anche lui fatica a spiegarsi e a spiegare quanto successo in campo. Qualche aspetto positivo lo sottolinea, ma nel complesso è abbastanza deluso per come è andata la partita.

“Cos’è successo ? E’ successo che è stata una partita difficile come previsto. Non abbiamo iniziato bene cercando di giocare lato su lato, sempre imbucandoci centralmente, non facendo ciò che era più opportuno, cioè giocare sugli esterni dove loro soffrivano maggiormente e gli abbiamo regalato il primo tempo. Abbiamo lavorato poco collettivamente e più a livello individuale. Abbiamo sbagliato troppi passaggi nei primi cinque/sei metri dove non c’entra la stanchezza, la pressione, o la mentalità. Non era mai successo di concedere tante ripartenze. Tutto questo non ci ha permesso di essere la squadra vista nelle ultime dieci partite.
Nel secondo tempo abbiamo preso subito lo svantaggio, abbiamo cambiato il modo di giocare e la squadra ha avuto una grande reazione. Ho fatto i cambi per avere due esterni per ogni fascia e, almeno fino alla loro seconda rete, la cosa ha funzionato: abbiamo pareggiato e abbiamo rischiato in più occasioni di portarci sul meritato 2 a 1, mettendo più volte in difficoltà il loro portiere. A causa di una lettura sbagliata e con una linea leggermente scomposta a causa del nostro sbilanciamento in avanti, abbiamo preso il secondo goal. L’analisi è tutta qui, unitamente al fatto che non abbiamo disputato una gran partita.
Senza entrare nello specifico dei singoli, può comunque capitare a tutti di incappare in una giornata negativa ed è mio compito operare delle sostituzioni quando mi accorgo che qualcuno sta faticando oltre il dovuto.
Non ho ancora rivisto le immagini del secondo goal e nemmeno dalla panchina posso dire se era regolare la posizione di Palombi, ma quello che conta è che è stato convalidato, quindi è inutile parlarne adesso. Se avremo la certezza che non era in fuorigioco, vuol dire che abbiamo sbagliato nella lettura della linea.
Sappiamo che tutte le partite adesso diventano difficili e la cosa che mi fa arrabbiare è che avevamo una grande occasione e non l’abbiamo sfruttata. Lo dico non per il valore dell’avversario, ma perché stavamo vivendo un momento fantastico. Prendiamo questa sconfitta e facciamone tesoro.
Questo non compromette e non delegittima nulla, non fa crollare le nostre certezze, però sappiamo che dobbiamo riprenderci questi punti fuori casa.
Certo è che bisogna ritrovare subito la concentrazione e la motivazione giusta già a partire da martedì: se non saremo capaci di fare questo e essere in grado di reggere le pressioni, significa che è giusto perdere le partite. Mi conforta quello che ho visto nel secondo tempo, giocando molto bene e con ottima intensità, a dimostrazione che la squadra ha le condizioni sia mentali che fisiche per reggere qualunque situazione.”

 

Fabio Liverani non riesce a venire in sala stampa, letteralmente assediato dai cronisti in zona mista. E’ qui che riusciamo a registrare alcune sue dichiarazioni.

“La vittoria di oggi è importantissima perché ottenuta sul campo di una squadra che sta lottando per entrare nei play off e da dieci partite era in serie positiva.
Noi abbiamo affrontato la gara con umiltà consapevoli del fatto, che pur avendo individualità importanti, bisognava lottare tutti assieme per ottenere il risultato, mettendole al servizio del collettivo. Qualcosa abbiamo sbagliato che non ci ha consentito di andare al riposo in vantaggio, ma alla fine la nostra determinazione ci ha premiato. Un grande complimento ad Aresti per alcune parate strepitose, soprattutto nel finale, quando il Novara è andato vicinissimo al pareggio.
Io ho cercato di portare il mio credo di calcio e un po’ di tranquillità ai ragazzi. Erano molto abbattuti, ma solo con la determinazione e la voglia riusciremo a fare il miracolo. Quando sono arrivato era impensabile, ma oggi è fattibile e significa che abbiamo fatto un grande passo in avanti. Non penso che il turno infra settimanale possa essere un alibi per noi visto che ci stiamo allenando molto bene, perché sappiamo che dobbiamo rincorrere sempre per arrivare alla salvezza. Dove forse dobbiamo lavorare è sulla condizione mentale, avendo una squadra mediamente giovane e in queste quarantotto ore che abbiamo per preparare la gara con il Benevento cercheremo di sfruttarle al meglio. Abbiamo anche giocatori che oggi non hanno giocato e questo mi consente di verificarne la condizione per avere a disposizione forze fresche.”