Dalla sala stampa dopo NOVARA-CITTADELLA (16.09)

18.09.2017 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-CITTADELLA (16.09)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ad aprire il giro di dichiarazioni post gara è, come di consueto, il Presidente Massimo De Salvo. L’intervento spazia dall’analisi della partita ai problemi per l’elezione del Presidente di Lega.

“E’ stata una partita fra due squadre messe molto bene in campo, corte, da consentire un gioco molto stretto in spazi brevi e sicuramente la qualità del gioco ne ha risentito. Partita difficile che spesso si vincono con una giocata e, perché no, anche all’ultimo minuto. Tre punti importanti contro un avversario che ci ha sempre creato grossi problemi e, visto che il risultato conta, siamo molto contenti.
Secondo me siamo ancora in credito di risultati viste le prime due giornate contro avversari importanti, avare di soddisfazioni per come abbiamo giocato. Forse abbiamo giocato meno bene nelle ultime due, ma il calcio è anche questione di episodi: se pensate al goal dell’Ascoli, con un palo e la palla che torna sui piedi dell’avversario questa ne è la conferma.
Noi dobbiamo cercare di dare sempre il massimo: sappiamo che ci saranno delle partite nelle quali faremo bene e non porteremo a casa punti, altre in cui faremo meno bene e, per una serie di motivazioni, riusciremo a vincerle.
I risultati positivi certamente aiutano e danno morale, permettendoci anche di inserire giocatori nuovi: Maniero è entrato e ha fatto bene, senza dimenticarci dei molti che abbiamo fuori. Torneranno presto per dare il loro contributo e aiutarci ad avere la nostra fisionomia. Teniamo presente che oggi avevamo di fronte una squadra di gente che in buona parte gioca assieme da due anni o più, mentre noi siamo partiti due mesi fa con tanti cambiamenti e un allenatore nuovo. Qualche difficoltà maggiore ci sta, ma dobbiamo essere bravi a ridurre il più possibile i tempi di miglioramento.
Sugli spalti sempre poco gremiti non riesco a darmi una spiegazione e, a parte calmierare i prezzi e a proporre sempre nuove iniziative, non saprei come risolvere questo problema. Di certo io preferisco la qualità del tifo piuttosto che la quantità e da un po’ di tempo a questa parte mi sembra una partecipazione positiva di chi viene allo stadio. Anch’io mi auguro di avere molti più spettatori e spero che poco alla volta alla gente venga sempre più voglia di venire allo stadio.
Per quello che riguarda la Lega io la vedo così: c’erano due gruppi a sostenere due candidati differenti con proposte di cambiamento differenti. Noi non abbiamo spinto la candidatura di Lotito per motivi personali, ma tecnici: oggi la Lega di B ha bisogno di qualcuno, che può essere criticato o meno, ma un soggetto che abbia la personalità, la competenza e la voglia per dare un contributo, vista la scarsa rappresentanza nel Consiglio Federale. Qualcuno ha interpretato questo come la voglia di mettere le mani sulla Lega ed è venuto fuori il nome del Presidente Corradino. Dopo le svariate fumate nere noi abbiamo proposto di ritirare entrambe le candidature e proporre il Presidente del Collegio Sindacale dottor Simonelli, che ci sembrava soggetto di garanzia anche grazie al ruolo che ricopriva sia in A che in B. Si è deciso invece di insistere su Corradino, noi non ci siamo ripresentati e siamo andati in commissariamento.”

Arriva il tecnico del Cittadella Roberto Venturato. Un collega veneto gli chiede conto dell’ennesimo cambio di formazione e l’allenatore risponde alquanto seccato.

“Oggi, a causa dei tanti impegni ravvicinati, il Novara era in evidente carenza di organico e in difficoltà sul piano fisico. Noi stavamo sicuramente meglio e non dipende dai cambi se abbiamo perso. Alle tue critiche polemiche ti rispondo che il Cittadella è una squadra di giocatori bravi che meritano di giocare e, nella scelta della formazione, ho scelto chi aveva maggiore freschezza e maggiore capacità di stare in campo.
Sicuramente la partita l’abbiamo fatta noi e nel primo tempo abbiamo avuto due/tre occasioni importanti; nel secondo tempo abbiamo cercato di tenere palla, il Novara faticava e credo che lo zero a zero fosse il risultato più giusto. Poi il calcio è questo: sbagliamo a non tenere palla in mano al portiere e far finire la partita. Rinvia, sul rinvio Di Mariano fa la giocata e il Novara vince. Complimenti a loro, ma sicuramente non è un risultato che rispecchia l’andamento della gara.
Non cambierei nessuna delle mie scelte: forse abbiamo sbagliato troppo nell’ultimo passaggio e nelle conclusioni quando abbiamo avuto le occasioni per farlo. Questa è una situazione sulla quale dobbiamo lavorare sodo, perché le partite si devono imparare a vincere con la concretezza, come io avevo detto ai miei giocatori. Specialmente su un campo sintetico dove la difficoltà a giocare per chi non è abituato aumentano, specialmente negli ultimi trenta metri, ma sicuramente dobbiamo imparare ad essere più bravi anche in questo. E’ un campionato difficile e bisogna interpretare bene tutte le partite, specie come quella di oggi ed essere bravi a portare a casa punti.
Faccio fatica a esprimere un giudizio sul Novara visto che era molto incompleto: credo stia comunque costruendo un buon progetto, con giocatori giovani, ma sicuramente di grande qualità. Di quelle incontrate finora penso che Perugia e Frosinone siano squadre molto importanti.”

Il commento finale spetta a Eugenio Corini, soddisfatto e felice per la seconda vittoria consecutiva.

“E’ stato fantastico, perché aumenta il rapporto di empatia e fiducia che stiamo costruendo con i nostri tifosi: vincere queste partite così complicate è una gioia grande. Sapevamo di dover affrontare una squadra forte, con valori consolidati negli ultimi anni e in questo scorso di stagione ed è stato certificato da come il Cittadella ha sviluppato la gara. Noi abbiamo tenuto botta, cercando di sviluppare le nostre qualità: sappiamo di avere margini di miglioramento, ma reggere contro una squadra così consolidata e crederci fino in fondo ci ha premiato. La gioia condivisa tutti assieme, giocatori e tifosi, è stata una cosa fantastica e il merito è di tutti.
E’ stato complicato, ma abbiamo cercato di giocare sulla costruzione corta: loro venivano con le due punte e il trequartista, abbiamo sempre giocato intermedi sui terzini sapendo di prenderci un vantaggio; sui rimbalzi abbiamo conquistato tanti falli laterali, abbiamo tenuto vive tante palle. E’ stata una battaglia, ma probabilmente le occasioni più pulite le abbiamo avute noi. Loro hanno avuto qualche contrattacco con lanci lunghi sulle punte assistiti dal trequartista e tenevano molto bene il campo, ma la nostra linea ha retto bene mandandoli molte volte in fuorigioco. E’ stata una partita, passatemi il termine, sporca, ma noi ci siamo fatti trovare pronti. Chiaro che dobbiamo migliorare sullo sviluppo dell’azione, ma, ribadisco, sono molto contento, per la tipologia della partita e dell’avversario.
La scelta di tenere in panchina Di Mariano è stata dettata dalla volontà di averlo al meglio nella trasferta ravvicinata a La Spezia. Loro giocano con il 3-5-2 e un esterno veloce, di corsa, che Di Mariano mi garantisce essere. Oggi, contro una squadra che sviluppa gioco molto dentro al campo, con i due vertici, mediano basso e trequartista, ho pensato che lo spazio che potevo trovare con l’entrata in diagonale sul sinistro di Orlandi, potesse garantirmi uno sviluppo del gioco. A volte si sbaglia, a volte non riesce, ma fondamentalmente, come detto alla vigilia, io devo preparare le due partite avendo pochi giocatori a disposizione e sapevo che Di Mariano, anche entrando in corsa, mi poteva dare molte, essendo un giocatore vivace, che ha iniziativa e oggi lo ha dimostrato. Spero di recuperare qualche giocatore per avere a disposizione qualche chance in più. Oggi, ripeto, è stata soprattutto la valutazione del Cittadella e quello che mi aspetta a La Spezia.
Su Macheda e Maniero dico questo: quando vedo l’atteggiamento positivo dei miei giocatori che lavorano, pur se la prestazione può essere più o meno efficace, sono soddisfatto. Macheda ha lavorato bene, per la squadra, si è sbattuto. Nel secondo tempo ho provato a metterlo più laterale con Da Cruz ad attaccare la profondità per creargli lo spazio esterno da dove è molto bravo ad accentrarsi. Ha fatto la partita che mi aspettavo, anche di sofferenza, visto che il Cittadella ha concesso pochissimo. La abbiamo vinta con quattordici giocatori e Maniero è uno di questi. Adesso ho bisogno di altri giocatori freschi per andare a sviluppare un’altra partita importante, anche se non abbondano.
Sappiamo che è un campionato difficile da decifrare, soprattutto nelle prime dieci/quindici partite: aver vinto oggi e tenuto botta anche nei momenti complicati, dà forza e struttura a quello che stiamo creando.
Il presupposto importante per una squadra è sicuramente l’aspetto tecnico/tattico e qui c’è ancora tanto da fare. Non dimenticatevi che ho messo in campo tre ragazzi due giorni dopo il loro arrivo e ad oggi hanno solo due settimane-tipo nelle gambe; abbiamo tanti giovani che arrivano da campionati diversi: lo dico per certificare quello che è. Certamente sappiamo che dobbiamo migliorare, ma vedo l’attitudine, l’impegno, la forza caratteriale che la squadra ha sempre dimostrato, andando a vincere partite complicate e lottando sempre in situazioni di emergenza: oggi la vittoria è figlia dell’averci creduto tutti.”
Calderoni ha preso una botta in testa con un taglio, è rientrato riuscendo a stare in partita anche in un momento delicato, dimostrando una grande voglia di esserci nonostante il problema e spero sia disponibile per la prossima partita. Anche questa è la dimostrazione di quanta voglia e motivazioni abbiano i ragazzi.”