Dalla sala stampa dopo NOVARA-BRESCIA (30.04)

02.05.2017 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-BRESCIA (30.04)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' un Massimo De Salvo più deluso che arrabbiato quello che arriva in sala stampa.

“Una prestazione che faccio fatica a giudicare. Dopo Perugia, che ci ha stroncato mentalmente, abbiamo lasciato qualcosa e continuare a portarselo dietro fa aumentare la fatica a riprendersi. Vedo troppa preoccupazione, qualcuno in difficoltà anche fisicamente. Facciamo goal e dopo pochi secondi lo prendiamo facendo fare all'avversario quello che vuole, è un peccato. In queste ultime partite stiamo facendo male e, quando si perde in continuazione, non si salva nessuno, a partire dal sottoscritto. Ho capito poco anche l'approccio alla partita, oggi e anche contro il Vicenza. Dando per scontato che nell'arco di un campionato ci siano fasi buone e meno buone, sinceramente oggi mi aspettavo qualcosa di più: con tutto il rispetto per l'avversario, bisognava portare a casa un altro risultato e comunque, anche in un momento di difficoltà, vai sul due a due e la partita la chiudi lì. Anche la classifica, che solo qualche giornata fa ci vedeva in corsa per i play off, che peraltro io non ho mai dato come obbiettivo stagionale, oggi matematicamente non ci dà ancora la certezza della salvezza e dobbiamo stare molto attenti, tutto può ancora succedere. Dopo un inizio difficile c'è stata l'opportunità ad un certo punto della stagione, ma le opportunità bisogna essere bravi a coglierle: se non siamo stati capaci significa che non era aria e non avevamo le caratteristiche per poterlo fare. Cercheremo di capire per il futuro, se mai ci verrà voglia di fare i play off, quali siano le caratteristiche giuste, che non sono solo tecniche. E' uno degli aspetti, ma non l'unico.
Restano ancora tre partite e dobbiamo tornare a fare punti, senza sperare nel passo falso di qualcuno. Andiamo a giocare la prossima contro una squadra in salute, che è salita tanto, in una classifica sempre più corta.
Non credo che ci sia bisogno di un mio discorso ai giocatori: basta che guardino la classifica e il discorso possono farselo da soli !!! Oggi siamo stati dei co.....ni !!!! Dovrei dire questo ? Vincendo saremmo andati a 53 punti: è la dimostrazione di come una partita possa cambiare il mondo, anche se arrivare ai play off in queste condizioni non cambierebbe molto. Non so se qualcuno stia già pensando alla prossima stagione, ma io gli stipendi li pago fino alla fine: sono professionisti e certe cose le dovrebbero sapere.
Io mi prendo la mia parte di responsabilità. Quando si vince sono tutti bravi: chi va in campo e chi li mette in condizione di fare bene. Per questo è giusto dividere le responsabilità anche quando si perde: chi più chi meno, ognuno ha un pezzettino di responsabilità e io, per il ruolo che rivesto, è giusto mi prenda le mie.”

E' il turno del vincitore, un veterano degli allenatori: Luigi Cagni.

“Il Novara è senza dubbio una squadra di qualità. Il Brescia lo ha messo in difficoltà perché ha fatto una partita molto importante sotto tutti i profili. Non è demerito del Novara: io vedo molto merito della mia squadra. Nonostante le assenze importanti ha dimostrato di essere un bel gruppo, ma era già successo: con la mancanza del capitano ci hanno messo energie superiori. Per noi Caracciolo è un giocatore importantissimo, così come Romagna: guarda caso quando succede qualche cosa aumentano veramente il loro sforzo sia dal punto di vista mentale che fisico, perché è un gruppo unito, sono forti quelli che giocano sempre e sono forti quelli che stanno in panchina, che potrebbero giocare come gli altri. Questa è la ragione principale che mi ha fatto accettare di venire a Brescia. Gli mancava forse un po' di serenità, ma con i risultati stanno ritrovando anche quella.”

Arriva infine Roberto Boscaglia: anche per lui la delusione è tangibile.

“Non so se abbia influito ancora la partita con il Perugia, so che a livello psicologico oggi non stavamo bene: sembravamo noi a giocarci la salvezza e il Brescia con una classifica tranquilla.. Abbiamo giocato con paura e sicuramente a livello mentale stiamo pagando qualcosa. Tanta confusione, tanto lavoro non bene organizzato, con poca aggressività e in alcuni frangenti anche un po' svuotati, contro una squadra che si giocava la partita della vita e questo ha fatto la differenza.
Siamo partiti anche con tre giocatori nuovi rispetto alla settimana scorsa: Chajia, Mantovani, Chiosa, che non giocavano da un po'. Non si è trattato di turn over, fatto tanto per farlo, che può creare confusione con tanti giocatori nuovi, ma da quello che ho visto in settimana. Ho fatto la squadra per vincere la partita, ma purtroppo è andata male. Sono deluso da una partita giocata male e mi assumo le mie responsabilità. Si poteva raggiungere il nono posto e metterci definitivamente in tranquillità.
C'è sicuramente anche un po' di stanchezza: a Vicenza abbiamo giocato male, oggi non siamo riusciti, nei momenti importanti, di fare l'allungo necessario, mi riferisco alle due volte nelle quali abbiamo ripreso il risultato, non riuscendo ad essere incisivi. Nell'ansia del risultato siamo stati troppo precipitosi non giocando quasi mai palla a terra, ma cercando la profondità con palle alte e con poco senso.
Adesso diventa imperativo fare punti e preparare le prossime partite per questo a partire da Cesena, così come doveva essere oggi.
Ci sono a volte dove non ti va bene, a volte giochi male, a volte sono più bravi gli avversari. Anche in fase difensiva su palle alte inattive, da sempre nostro punto di forza, ci è mancata la concentrazione. Il primo e il secondo goal gli abbiamo subiti di testa a difesa schierata; sul terzo abbiamo lasciato fare l'incursione a Martinelli che ha servito Coly, quindi a livello di concentrazione è mancato sicuramente qualcosa.
Anche dopo il secondo pareggio il risultato non mi bastava: stavamo giocando in casa e cercare la vittoria era d'obbligo, anche in funzione della classifica. Quando capisci come vincere la partita, anche nei minuti finali, non la perdi.”