Dalla sala stampa dopo la semifinale di andata dei play-off, NOVARA-PESCARA (29.05)

31.05.2016 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo la semifinale di andata dei play-off, NOVARA-PESCARA (29.05)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come di consueto il primo a fare il suo ingresso in sala stampa è il Presidente Massimo De Salvo.

Siamo sempre rimasti in partita, forse abbiamo pagato un po’ in lucidità dopo i 133 minuti di Bari …

“No, non credo: loro hanno fatto due tiri in porta e due accelerazioni, ma il Novara la partita l’ha fatta tutta. Abbiamo forse cercato di essere troppo offensivi ad un certo punto e ci siamo scoperti. Per carità: non ho nulla da rimproverare. La stanchezza secondo me non si è vista, abbiamo giocato, anche con tante punte per cercare di portare a casa il risultato. Oggi sono orgoglioso dei ragazzi. Dispiace, ma il calcio è questo. Abbiamo fatto un errore sul primo goal, loro hanno un grande centravanti e hanno segnato, abbiamo sbagliato qualche occasione di testa dove potevamo fare sicuramente meglio, poi il secondo goal ha reso tutto facile per loro e più difficile per noi. Questo sport è così e dobbiamo accettare anche queste regole, senza fasciarci la testa. Ne’ loro e nemmeno noi dobbiamo pensare che sia tutto finito. Non importa come andrà a finire, ma andremo a Pescara per fare una battaglia, la guerra e a vincere la partita. Non mi frega niente di quale sarà il risultato finale: noi andremo là per vincere. Festeggeranno loro alla fine perché sono più bravi, ma dovranno sudarsela, questo deve essere: loro ci hanno fatto due goal oggi, ma non dimentichiamoci che in campionato abbiamo vinto sia all’andata che al ritorno. Noi lotteremo fino alla fine. Dovremo salutare i play-off? Lo faremo con orgoglio per come li abbiamo affrontati. Questo deve essere lo spirito, il resto mi interessa relativamente.”

Il Pescara ha fatto comunque una buona gara, muovendo bene la palla. Poi è ovvio che il goal, su una nostra ingenuità, ha spianato loro la strada …..  

“Certo, ma non dimentichiamo che è una squadra costruita per vincere e ha fatto molto bene. Davanti ha qualità importanti e uomini significativi in tutti i reparti. Stiamo analizzando una partita contro un avversario forte, non contro una squadra di Prima Categoria. Detto questo, a parte i goal, occasioni particolari non ce ne sono state. La palla era sempre nostra, poi abbiamo commesso un’ingenuità e ci può stare: il calcio è fatto anche di errori. Abbiamo avuto occasioni importanti, non le abbiamo sfruttate a dovere e contro un avversario forte, se non le concretizzi, è più facile che faccia il risultato. Detto questo non credo che sia stata una partita da 2 a 0, ma nello sport, aldilà delle parole del Presidente, quello che vale è il campo. A volte ci va bene, altre ci va male, dobbiamo avere la serenità di accettare anche questi verdetti.”

E’ un risultato che lascia più di qualche rimpianto …

“Quando si perde c’è sempre qualche rimpianto. Dispiace perché credo che la squadra non meritasse questo tipo di risultato: poteva sicuramente fare meglio e rimettere in piedi la partita. La vita è fatta di occasioni, ma bisogna sempre guardare avanti. E’ inutile piangersi addosso: è l’atteggiamento dei deboli e noi non lo siamo. A volte gli altri sono più bravi e portano a casa il risultato.”

E’ vero che abbiamo avuto molte occasioni per segnare, ma non siamo mai riusciti ad inquadrare la porta …

“Abbiamo avuto parecchie palle importanti, ma sono tutte uscite di poco. Dispiace anche per questo: per noi il pallone non è entrato. Spiace, ma cosa possiamo farci? Purtroppo è così: spiace ma lo dobbiamo accettare. Una partita anche molto spezzettata dall’arbitro, con il brutto tempo all’inizio che l’ha resa non piacevolissima. Come può condizionare la partita un centravanti a volte può essere condizionata anche da chi indossava una giacca di colore diverso. Oggi abbiamo visto, da parte dell’arbitro, uno spettacolo assolutamente mediocre, anche se non per episodi clamorosi. Succede. Certo che oggi erano in sei: se gli altri cinque avessero aiutato chi non era in giornata …. Anche questo è il calcio: sbaglia il centravanti, sbaglia un difensore, sbagliano anche loro.“

Un tempo veramente infame, ma il pubblico non si è fatto condizionare ed è giunto in massa, sostenendo la squadra fino alla fine …

“Con il Pescara non siamo fortunati: una volta c’è la nebbia, un’altra volte diluvia. Il pubblico è stato sicuramente importante, ha incitato e supportato perché ha capito che la squadra ha fatto una stagione importante, ha giocato molto bene a Bari, ma anche oggi penso non si possa dire niente dal punto di vista dell’impegno e della determinazione. Non sono degli sciocchi: quando vedono questo atteggiamento applaudono e apprezzano la squadra. Poi è logico che una vittoria trasforma una leggera soddisfazione in gioia, lo sappiamo, però ci riconoscono e riconoscono nei ragazzi l’impegno e la determinazione, e oggi il pubblico è stato encomiabile. Il tifoso è così: se gli dai quello che si aspetta è soddisfatto, logico che un risultato positivo lo avrebbe soddisfatto di più. Spiace soprattutto per aver regalato il risultato, sapendo come sono queste partite.”

Grazie Presidente, arrivederci.

“Grazie a voi, buona serata.”


Arriva il Direttore Domenico Teti, ma per un inconveniente tecnico siamo privi della registrazione del suo intervento e ce ne scusiamo con i lettori e con il Direttore.
Sostanzialmente le sue parole non si discostano molto da quelle del dottor De Salvo. Dice che c’è molta amarezza, ma giudica troppo severo il risultato ed è convinto che nella gara di ritorno gli azzurri venderanno cara la pelle. Sulle precarie condizioni del terreno di gioco ha onestamente ammesso che le difficoltà erano per entrambe le squadre. Sugli errori individuali, in particolare sulle segnature, rimanda ogni commento a dopo un’accurata analisi, anche attraverso le immagini televisive. Non nega di nutrire ancora qualche speranza per il ritorno data l’imprevedibilità del calcio.

Adesso è il turno di Mister Marco Baroni.

Risultato negativo, Mister …

“Chiaro, il risultato è pesante perché in queste partite si deve sbagliare poco. Noi qualcosa la abbiamo sbagliata, quindi adesso diventa una scalata quasi impossibile, però, come ho detto ai ragazzi, bisogna recuperare energie e orgoglio e andare a giocarci i prossimi novanta minuti. E’ una partita dei play-off che ci siamo conquistati e dobbiamo onorarla nel modo migliore e credendoci.”

Abbiamo raccolto poco rispetto alle occasioni avute, mentre loro hanno capitalizzato quasi tutto …

“Loro hanno fatto due goal e hanno preso un palo; noi siamo stati poco precisi. Spiace perché è mancata la precisione nella partita più importante: i due colpi di testa di Evacuo, altre situazione che potevano essere sfruttate meglio. Credo che il primo goal ci ha condizionato molto, perché la partita non era facile, ma la stavamo gestendo molto bene. Non ci sono stati particolari pericoli fino ad allora, poi sull’episodio del vantaggio c’è stata una cattiva gestione di una palla che era nostra. Da lì siamo andati, non direi in difficoltà, ma abbiamo accusato il colpo. Nel secondo tempo invece la squadra è ripartita bene, credendoci, con veemenza. Sono quelle gare nelle quali ci vuole anche un episodio per riaprirle. Sono convinto che se avessimo trovato il pari sarebbe venuta fuori un’altra partita. Adesso dobbiamo recuperare non solo le energie, ma anche mentalmente, visto che il risultato compromette molto.”

L’operato dell’arbitro non è parso impeccabile: forse non ha condizionato più di tanto il risultato, ma ha ammonito a senso unico, privandoci di Troest per il ritorno. E’ un’assenza importante?

“Il cartellino a Troest mi è sembrato un po’ gratuito: era il primo fallo e non mi è sembrato neanche da giallo, ma non andiamo a recriminare su un’ammonizione. Chi andrà in campo lo dovrà fare con orgoglio, disputando una partita che ci siamo meritati sul campo disputando un gran campionato e accedendo alle semifinali con grande merito. Vorrei sottolineare il comportamento del pubblico e ringraziarlo, che ha capito l’impegno di tutti e io voglio ringraziare i ragazzi perché nessuno ha dato meno di quello che poteva.”

I cambi a partita in corso li ha fatti solo per cercare di spingere maggiormente?

“Era diventata una partita un poco frenetica, con due attaccanti pesanti e quel punto sapevo che Faragò era in grado di dare sostanza in mezzo al campo. Era diventato praticamente un 4-2-4 e Farago poteva garantirmi sia copertura che la capacità di recuperare palla e portarla su. In quel momento mi è sembrata la soluzione migliore per dare tenuta e gamba in mezzo.”

La sostituzione di Buzzegoli, che ha lottato e costruito, nonostante le condizioni del campo non fossero ideali per le sue caratteristiche, come la spiega?

“Buzzegoli ha fatto benissimo, non l’ho tolto perché non stesse facendo bene. Ho cercato di mettere in campo chi avesse maggior confidenza con il goal e ho tenuto Gonzàlez, Lanzafame e le due punte centrali, tant’è che Evacuo ha avuto le due occasioni migliori e non ho voluto privarmi di un attaccante come lui. Faragò ci dava anche centimetri sulle palle inattive e l’ho arretrato in mediana.”

Essere obbligati a schierare Dell’Orco a destra ci ha penalizzato, ed è mancata anche la spinta che fornisce di solito quando gioca a sinistra …  

“Chiaro che non potevamo chiedergli anche di spingere, perché è un sinistro naturale, però era una scelta che dovevo fare. Chiaro che dalla sua parte agiva Caprari che è difficile da contenere per chiunque. Se ci aggiungiamo l’apporto di Memushaj e Zampano da quel lato era la loro catena più forte.”

Grazie Mister.

“A posto? Grazie a voi.”
 

Arriva Massimo Oddo. Come di consueto la precedenza spetta ai colleghi di Pescara.

Mister, un bel passo avanti verso la finale …

“Beh, si, non ci possiamo nascondere: è una vittoria importante, pesante, però ancora non è finita. Nel calcio non si può mai sapere, magari prendi un goal subito e vai in sofferenza, per cui vietato pensare già alla finale, ma concentrarci sul ritorno e chiudere bene.”

In campionato si è perso due volte con il Novara: sono cambiate le motivazioni o c’è dell’altro?

“La crescita nella gestione della partita, soprattutto rispetto all’andata quando abbiamo perso più che meritatamente: è iniziata male ed è finita peggio e poteva finire ancora peggio. Al ritorno sinceramente non era una partita da perdere: abbiamo preso due tiri in porta e due goal su due errori nostri, ma è stata una partita ben giocata. La grande differenza è che oggi non abbiamo commesso quegli errori e la squadra, dopo un anno di lavoro, ha imparato anche a capire i vari momenti della partita, che non si può pressare per novanta minuti, che a volte non serve solo la qualità e la tecnica, ma anche qualche pallonata in avanti o palla fuori. Ci sta nella normale crescita di una squadra.”

I due cambi in contemporanea perché sono avvenuti?

“Il primo cambio era cautelativo, nel senso che avevamo bisogno di centimetri per contrastare Galabinov, quindi ho messo Bruno lì davanti; Crescenzi perché avevo bisogno di due giocatori che andassero a raddoppiare su Gonzàlez e Faragò che con la palla al piede potevano metterci in difficoltà. Ho preferito tenere in campo Torreira perché sapevo che ha una grande propensione all’aggressività con dei tempi di inserimento fantastici, tant’è che poi ha segnato, ma anche perché, con lui e con Verre, avevo bisogno di contrastare i portatori di palla in zona centrale.”

Anche la difesa è migliorata molto, concedendo pochissimo, se non su palla inattiva, dove il Novara è stato molto pericoloso …

“Sicuramente anche questo fa parte del lavoro fatto e, ripeto, della crescita che ne consegue. Certamente abbiamo sofferto su calcio d’angolo e su punizioni laterali, perché più di questo non potevamo fare: il Novara ha diversi saltatori non indifferenti, di grande altezza, noi siamo dei nanetti al loro confronto. Di saltatori avevo Campagnaro e Fornasier, gli altri sono tutti bassini. Purtroppo qualche volta l’hanno presa loro, ma fortunatamente è andata bene.”

Buona sera Mister, buon rientro.

“Grazie, buona sera a voi.”