Scopriamo la Primavera - Diego Negretti

06.04.2018 13:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Diego Negretti
Diego Negretti
© foto di foto Guido Leonardi

Scorre sangue Azzurro nelle vene di Diego Negretti, centrocampista classe 2000 della Primavera che nel suo albero genealogico vanta due ex calciatori molto conosciuti, non solo a Novara: il nonno, Luigino Giannini e lo zio Corrado.

“E’ stato mio nonno a farmi amare questo sport – ricorda Diego –-. Fu lui che quando ero un bambino, mi insegnò a fare il primo passaggio e il controllo di palla. Ho iniziato a giocare nel Santa Rita poi, per tre anni, ho vestito la maglia del Suno. Da lì ecco l’esperienza con l’Inter, durata due stagioni e mezzo. Infine dal gennaio 2014, sono arrivato a Novara”.

- La sua città natia è diventata così anche la sua casa calcistica.

“Qui mi sono sempre trovato bene. Gli allenatori avuti mi hanno dato una grande mano e hanno esaltato le mie qualità sia dal punto di vista tecnico che fisico. I compagni sono stati pronti ad aiutarmi e si sono formati grandi legami di amicizia. Anche quest’anno lo staff tecnico è davvero preparato e quotidianamente lavora per far esprimere al meglio i ragazzi del settore giovanile in modo da prepararli per il calcio dei grandi. Mi ritengo fortunato per il fatto di potermi allenare in una struttura come Novarello nella quale non manca nulla e ogni calciatore ha a disposizione tutto il necessario per crescere. Per me vestire l’azzurro ha un sapore particolare. Tengo davvero molto a questa maglia ed a questa società, simbolo della mia città. Sono contento di dare il mio piccolo contributo”.

- Diego, come ti descriveresti ?

“Come un giocatore con molta corsa e voglia di fare sacrifici. Nonostante alcune lacune dal punto di vista tecnico, ho sempre fatto bene perché mi sono impegnato per migliorare. Sono un calciatore che magari non si nota tanto in campo ma dò un contributo alla squadra garantendo sostanza e impegnandomi per i compagni. Come posizione in campo, sono un laterale che può agire sia sulla fascia destra che su quella sinistra”.

- Sei protagonista in una Primavera che ha grandi ambizioni…

“Pensiamo partita dopo partita, abbiamo le qualità per fare bene e lo si è visto finora. Siamo un ottimo gruppo, tutti preparati a dare il nostro contributo, ci facciamo trovare pronti quando veniamo chiamati in causa. I risultati arrivano grazie a questa voglia e il nostro intento è anche quello di prepararci in vista del prossimo campionato. Siamo una buona squadra, possiamo arrivare lontano. In questa stagione è stato dimostrato che possiamo dare fastidio a tutti”.

- Ovviamente i consigli non mancano anche dai famigliari…

“Mio nonno mi è sempre stato vicino, dandomi utili consigli. Ho grande stima di lui, tutti a Novara lo conoscono, lo salutano e lo fermano. E’ stato una bandiera della società e il mio obbiettivo è diventare come lui. Per me è un punto di riferimento, non mi ha mai criticato per un passaggio sbagliato o un gol mancato; le cose che mi ha detto di non far mancare mai sono impegno e sacrificio. Nonostante lui abbia vissuto di calcio, mi parla sempre dell’importanza della scuola. Mi ha spinto ad avere tanti obbiettivi e ancora adesso cerca di aiutarmi a raggiungerli tutti. Anche mio zio mi ha sempre dato dei consigli, soprattutto dal punto di vista tecnico e tattico. Da piccolo giocavamo insieme, mi ha insegnato a usare bene la palla ed è stato costantemente pronto a darmi una mano”.

- Per Diego Negretti, il calcio è una grande passione.

“In Serie A sono tifoso dell’Inter, ma sono legatissimo al Novara da sempre. Per quanto riguarda il mio ruolo, l’esempio è stato Zanetti, ma senza andare tanto lontano seguo Dickmann, un esempio di umiltà e sacrificio. Da piccolo mi ispiravo a Kakà che mi piaceva come giocatore e persona. Qui a Novara ho visto grandi campioni e sono legatissimo alla squadra che salì nella massima serie, con elementi del calibro di Gonzalez, Lisuzzo e Rigoni”.

- Cosa fai nella vita di tutti i giorni ?

“Studio al Liceo scientifico sportivo Antonelli a Novara. Sono fidanzato da quasi un anno ed il tempo libero mi piace passarlo con la mia ragazza ed i miei amici, molti dei quali sono o sono stati miei compagni di squadra. Il mio sogno è quello di arrivare un giorno in prima squadra e di esordire con la maglia del Novara, è quello che desidero sin da ragazzino. Sapendo quanto di buono ha fatto mio nonno con la casacca azzurra, vorrei avvicinarmi il più possibile a lui”.