Gattuso: "Sono felicissimo di essere a Novara ... "

10.05.2018 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Gattuso in trionfo
Gattuso in trionfo
© foto di foto novaracalcio.com

Missione compiuta ! La Primavera di mister Giacomo Gattuso, con il perentorio 3-0 al Cittadella, ha conquistato con un turno di anticipo il salto di categoria. Gli azzurrini hanno collezionato 48 punti (14 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte) e grazie al vantaggio negli scontri diretti contro l’Empoli, secondo a quota 45, hanno chiuso i giochi con 90 minuti di anticipo. Un’annata indimenticabile che ha portato i giovani azzurri a centrare la promozione e il conseguente passaggio in Primavera 1.

“E’ stata una bella festa, soprattutto per i ragazzi – dichiara il tecnico Giacomo Gattuso . Alla fine sono molto contento per loro, per l’annata e per quello che sono riusciti a dare. Sin da subito ho visto in questa squadra la voglia di lavorare, emergere e fare bene, tutte qualità che ti portano a fare la differenza”.

Numeri importanti quegli degli azzurri. I 51 punti conquistati, infatti, consentirebbero di essere primi anche nel girone B di Primavera 2, guidato dal Palermo a quota 45. Stessa cosa si può dire dell’attacco che con i suoi 54 gol realizzati è primo in entrambi i gironi.

“Il percorso è stato bellissimo, in crescendo, in un campionato molto competitivo. E’ stato un cammino quasi perfetto e sono state disputate partite di grande qualità. Vanno fatti i complimenti a questi ragazzi, ho chiesto molto a loro in termini di lavoro e i frutti sono stati raccolti”.

In tutte le stagioni ci sono partite chiave. Gattuso ne identifica due in particolare: “Ho capito di avere un gruppo solido non nelle vittorie, ma in due gare che sono state sfortunate. In primis cito il match contro l’Empoli, stavamo vincendo 2-0 e mettendo una seria ipoteca al campionato ma all’ultimo secondo i toscani sono riusciti a trovare il gol del pareggio. La mia squadra aveva dimostrato grande voglia e avrebbe meritato il successo, stessa cosa accaduta contro il Venezia quando dal 3-0 a nostro favore abbiamo concluso sul 3-3. I ragazzi non si sono abbattuti e hanno trovato la giusta forza per reagire. Ho avuto a che fare con un grande gruppo che ha sempre lavorato sodo e ha capito l’importanza dell’impegno quotidiano. Questo ha portato a ottime prestazioni e a risultati importanti”.

Un’annata partita con la grande riforma del campionato che divideva le squadre della Serie A da quelle della cadetteria… “In tutta onestà, devo dire che la cosa non mi era piaciuta molto. Negli anni, il Novara ha dimostrato di avere un ottimo settore giovanile, nel quale la Società crede molto. Erano stati ottenuti anche dei risultati, ma una volta ufficializzata la riforma, l’abbiamo accettata e ci siamo messi al lavoro per fare il salto di categoria”.

Il prossimo anno quindi il campionato di competenza dovrebbe essere la Primavera 1. Condizionale d’obbligo perché per disputarlo è necessario che il Novara ottenga la salvezza in Serie B. “Nonostante la vittoria del campionato, non riesco ancora a gioire. Il mio pensiero è rivolto alla prima squadra. Questo però non solo per quanto riguarda la Primavera, infatti sono un uomo di società e il mio pensiero è sempre andato al risultato della prima. Quando loro vanno bene, vanno bene tutti. La Società ha fatto, sta facendo e farà grandi sacrifici, merita la salvezza e tutti ce la auguriamo”.

Da allenatore Gattuso ha avuto esperienze sia con prime squadre che nel settore giovanile. Qual è la maggiore differenza ? “A differenza di tanti miei colleghi, io ho fatto il percorso inverso, ovvero da allenatore di prima squadra, sono passato a occuparmi di squadre giovanili. Ovviamente il lavoro è molto diverso. Quando hai a che fare con i giovani, ti devi occupare principalmente della crescita individuale. Con i “grandi” invece, il lavoro è rivolto alla crescita di squadra”.

Per “Jack” ormai l’azzurro novarese è una seconda pelle…. “Sono felicissimo di essere a Novara. Arrivai nel 1999 come calciatore; con sudore e sacrificio, centrammo due salvezze importanti. Poi nel 2004/2005, tornai come allenatore della Berretti e nel finale di stagione, guidai la prima squadra che militava in C1. Ci salvammo ai play out, in molti ci davano per spacciati, ma non fu così. Ho vissuto anni bellissimi in azzurro come il biennio con la Berretti (2008/2009 e 2009/2010) quando prima vincemmo il campionato e l’anno seguente ci aggiudicammo lo Scudetto. In questo periodo ho avuto possibilità di trovare altre squadre ma non le ho mai prese in considerazione. Qui c’è tutto per fare bene: una società seria e che crede in me, strutture fantastiche che ti permettono di lavorare al meglio. Siamo davvero fortunati e questo lo dico sempre ai ragazzi. Altre avventure ? No grazie, per me Novara è il meglio”.

Intervista realizzata da Simone Cerri per “Il Fedelissimo”