Da Perth e Taipei al Pala Igor: Novara capitale dei pattini

Arrivate in città le prime nazionali: tecnici e atleti stanno testando il parquet in vista delle gare
29.09.2016 08:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
Da Perth e Taipei al Pala Igor: Novara capitale dei pattini

Conto alla rovescia agli sgoccioli, questa sera, giovedì 29 settembre, si alza il sipario sui Mondiali di pattinaggio artistico a Novara. Una rassegna che per una decina di giorni porterà sotto la cupola i migliori pattinatori e pattinatrici di livello assoluto. È una novità per Novara, dove calcio e volley sono gli sport che vanno per la maggiore, ma dove il pattinaggio si sta ricavando un suo spazio assolutamente dignitoso con il lavoro delle società azzurre.  

Nei ritiri delle varie nazionali sono giorni di febbrili preparativi, anche se la kermesse viene vissuta dagli atleti come una festa, una piccola Olimpiade. I primi ad arrivare a Novara, venerdì scorso, i cinesi di Taiwan che al Pala Dal Lago in questi giorni provano e riprovano, curando in modo maniacale, gli esercizi che dovranno eseguire in gara. Per ora sono in quattro, hanno dai 14 ai 22 anni, ma nelle prossime ore il gruppo crescerà di altri venti giovani. La nazionale di Taipei predilige i pattini in linea, cioè le tre rotelle posizionate sotto lo scarpino. «Lo troviamo molto più semplice dei tradizionali pattini - spiega l’allenatrice Julien Two -. Nel nostro Paese il pattinaggio artistico non è tra gli sport più popolari, cerchiamo di lanciarla. Novara ? Ancora non l’abbiamo potuta visitare ma sembra una città molto accogliente». 

Sorride e annuisce l’allenatrice cinese quando le viene fatto notare che uno dei prodotti tipici di Novara è il riso, e quindi per loro sarà un po’ come sentirsi a casa.  

A pochi chilometri di distanza, al palasport di viale Verdi, le atlete australiane e neozelandesi hanno accettato di allenarsi assieme, senza rivalità e senza segreti: «Del resto siamo “vicini di casa” » commenta Allira Hanczakowski, 22 anni, di Perth che, a sorpresa, sfodera un italiano assolutamente comprensibile. 

«Sì, amo l’Italia, spesso vengo qui grazie all’ospitalità di alcune famiglie che vivono a La Spezia e Torino e poi ho fatto Erasmus a Milano - aggiunge -. Il mio sogno? Sarebbe di fare l’interprete e visitare tanti paesi. La vostra città è vicina alle montagne ho visto, mi piace la neve, dalle nostre parti è una rarità. Io vivo a due minuti dalla spiaggia». Allira, manco a dirlo, è stata eletta dal gruppo australiano interprete ufficiale. 

Per ora, lo staff gialloverde lavora con Alexandra Templar, Jessie Buck, Jessica Browne, Lauren Nash, Nicole Slovak e appunto, Allira.

Giovanissima, appena 16 anni, è Abigail Evans, di Wellington, Nuova Zelanda: «Siamo già state, io e le mie compagne di nazionale, in centro a Novara. Devo dire che l’impatto è stato ottimo, la gente molto ospitale e la città non è grande, si può visitare in giornata. Come sono arrivata al pattinaggio ? A sette anni, seguendo un gruppo di amici. Ambizioni a questi Mondiali ? Vogliamo dare il nostro meglio, solo questo. Le medaglie non arriveranno dalle nostre parti».

Oltre ad Abigail, la Nuova Zelanda porterà in pista altre tre atlete: Anna Harris, 21 anni, Annelise De Cleene, 20 ed Emma Patrick di 24. Ma è tardi, l’allenamento è terminato e bisogna tornare in albergo: l’allenatrice batte le mani richiamando le sue atlete: «Appuntamento alle gare, ormai non manca molto».

Benvenute a Novara.