Up & Down - Novara-Alessandria

UP

Lorenzo Dickmann -  Il 18enne della "cantera" azzurra continua a far parlare di sé. L'esordio fra i professionisti nei playout nefasti di Varese, poi il ruolo sempre meno marginale riservatogli da Toscano in questa stagione (prima per le vicissitudini fisiche di qualche compagno, ora a pieno titolo superando la concorrenza interna) ne fanno uno degli emergenti più interessanti dell'intera Lega Pro. A mio parere è avvantaggiato anche dal ruolo che questo Novara ha nel suo girone, ovvero quello di squadra che "deve" vincere: l'atteggiamento in campo degli azzurri è consono alle caratteristiche del ragazzo, molto dinamico, coraggioso e bravo in spinta. Qualche lacuna l'ha palesata in fase difensiva, ma ha tutto il tempo per lavorarci e presentarsi ad alti livelli senza timori.

Domenico Teti - Massimo De Salvo Gli sforzi della società producono positivi effetti sul campo. Abbiamo lungamente parlato della rivoluzione operata in estate, con l'avvicendamento di quasi tutta la rosa azzurra e conseguente lavoro di cesellatura ruolo per ruolo. Ora, in questo mercato di gennaio, la proprietà ed il dirigente preposto a trattare con gli altri club hanno dimostrato la precisa volontà di ampliare le soluzioni a disposizione del tecnico. L'obiettivo è uno: il primo posto.

DOWN

Autostima - Questa squadra ha dei valori. Ha dei valori in generale, ancora di più se rapportati al livello scadente di questo girone di Lega Pro che ricordiamo è un mix di società di Prima e Seconda Divisione del 2013-14. Gli azzurri in un contesto simile non possono permettersi di approcciare alle gare con troppe incertezze, partendo contratti, come nelle gare con Monza ed Alessandria magari per un risultato non positivo ottenuto in precedenza. Non sempre si può vincere, quello è ovvio, ma sempre dobbiamo partire per cercare di mettere sotto l'avversario. Nella prima mezz'ora l'Alessandria è parsa più a suo agio a fare la gara in casa nostra.

Stefano Calabrese