Le pagelle di IAMCALCIO ai protagonisti di NOVARA - ASCOLI

Le pagelle del Cala
11.10.2016 17:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Kriszstian Adorjan
Kriszstian Adorjan
© foto di foto novaracalcio.com

NOVARA

Da Costa 6: Quasi inoperoso. Quando Perez centra la porta, devia in modo scenografico sopra la traversa un colpo di testa centrale. Quando l'attaccante manca il bersaglio, può solo farsi il segno della croce. Finalmente chiude "a zero": non succedeva dalla terza di campionato.

Dickmann 6: Meno attivo del solito in fase offensiva, un po' per il modulo, un po' per le caratteristiche di Kupisz che gioca più avanti rispetto a lui e un po' per contenere Lazzari ed evitare la beffa da parte dell'ex. Comunque ordinato e sul pezzo.

Troest 6: Lui e Beye qualche spazio qua e là a Perez lo lasciano, ma nel complesso la grande occasione per l'Ascoli arriva da un errore in appoggio degli azzurri non imputabile a Magnus e al suo giovane compagno di reparto.

Beye 6: Nel momento migliore della sua carriera con l'esordio in B e diverse doti messe in mostra arriva un infortunio che probabilmente bloccherà per un po' di tempo l'ascesa di Moustapha che anche contro l'Ascoli stava giocando discretamente bene. Ha coraggio nel portare palla, anche se rischia molto meno rispetto agli esordi in azzurro.

Calderoni 6: Meglio nella ripresa che nel primo tempo, dove comunque non concede nessuno spiraglio ad un anonimo Gatto. Qualche cross dalla sua parte arriva ad opera di Almici, spesso in avanscoperta dalla difesa. Evidente comunque la sua crescita.

Kupisz 5,5: E' un giocatore che agli azzurri servirà molto, perché ha gamba, forza e discreta tecnica. Schierato a sorpresa come mezzala destra, garantisce ripartenze rapide e corsa, anche se non appare completamente nel cuore della gara. Nell'economia della squadra il suo apporto può e deve crescere.

Casarini 6,5: Nello schieramento offensivo ed aggressivo scelto dal tecnico, lui è l'equilibratore della squadra. Faragò e Kupisz sono entrambi giocatori generosi e dalla buona gamba, ma nessuno dei due ha le caratteristiche da interditore di Federico che, pur senza eccellere nel primo tempo soprattutto, si fa apprezzare per la tenacia fino a fine gara quando servono lotta e cuore.

Faragò 7: Vera anima azzurra, porta avanti palloni per tutta la prima frazione sperando di portare pericoli verso la porta marchigiana. Visti gli scarsi risultati, si mette in proprio prima sfondando di forza su Addae poi imbucandosi centralmente e calciando da fuori costringendo Lanni in angolo. Nella ripresa trova il gol col suo solito tempismo in area di rigore e sono già 15 in serie B per uno dei migliori centrocampisti della categoria. Insostituibile.

ADORJAN 7: Difficile vedere molti tratti comuni fra l'oggetto misterioso visto zompettare qua e là negli ultimi due anni e l'Adorjan degli ultimi tempi, quello di sabato in special modo. Forse l'unico comune denominatore è l'eleganza e la leggerezza nei movimenti e nel tocco. Per il resto però lo spaesato ufo dal viso scarnito ha lasciato posto ad un giocatore imprendibile sulla trequarti che alterna passaggi precisi e tempisti a giochi destro-sinistro in velocità in grado di seminare avversari come birilli. Prezioso, semplice e pulito l'assist vanificato da Sansone, fantastica la conclusione con cui scuote il palo e la voglia di vincere del Novara. Chi l'avrebbe detto: può essere determinante, può fare la differenza.

Corazza 5: Sono convinto che Simone sarà utile a questa squadra, sono convinto possa anche essere un'alternativa a Galabinov. Questo prescinde dalle prestazioni singole che sono un'altra cosa. E quella di sabato è assolutamente negativa. Combina poco o niente in fase offensiva, l'unico spunto è il pallone servito a Sansone in area poi murato da Mengoni sottoporta, mentre poteva essere letale per la gara e forse per Boscaglia il retropassaggio col quale ha servito Perez. Mignanelli lo chiude all'ultimo secondo sul bel passaggio di Viola.

Sansone 5,5: Tocca ripetermi. Se il calcio non prevedesse la conclusione a rete, Sansone sarebbe un grandissimo giocatore. Probabilmente è questo il motivo per cui un talento come lui non è riuscito a rimanere in serie A. La conclusione sull'assist di Adorjan a tu per tu con Lanni è semplicemente sciagurata. Non rapido a battere a rete anche nella ripresa su invito di Corazza. Si muove però molto dando spesso un appoggio e uno sbocco ai compagni, questo aiuta la squadra a sviluppare gioco. Mezzo punto in più per la precisa punizione che innesca la testata vincente di Faragò.

- Scognamiglio 6: Si sistema al posto di Beye e conduce la gara fino al termine con zero rischi. Cerca fortuna in area di rigore avversaria senza successo. Col senegalese ai box, ha una seconda chance per convincere Boscaglia e i tifosi azzurri che si aspettavano (e si aspettano ancora) molto da lui. Animo Gennarì.

- Viola 6: Molto meglio rispetto al cadavere subentrato a Benevento, ancora un po' macchinoso nella gestione della palla che di solito è il suo fiore all'occhiello. Ottimo un cross al centro per Corazza, qualche giocata di livello qua e là come l'imbeccata per l'incursione a 100 all'ora ancora di Corazza in area di rigore. Speriamo stia presto al 100%, perché per un grande Novara è quasi indispensabile un grande Viola.

Boscaglia 6: Luci ed ombre dalla gara contro i bianconeri. Sul piano del gioco la squadra fa un passo indietro rispetto alle prime effervescenti uscite al "Piola". Meglio che col Latina, ma peggio che con Trapani e Salernitana. Coraggioso e rischioso lo schieramento con diversi giocatori offensivi in campo, col senno di poi non male la scelta di puntare solo su giocatori con tanta gamba per puntare su corsa e velocità, visti i pochi centimetri dell'attacco. Un suo merito la riscoperta di Adorjan, sul quale puntavano in pochi. Segnali incoraggianti dalla difesa, anche se probabilmente perderemo un uomo a lungo. Il barometro sembrerebbe tendere al bello, ma per sapere qualcosa di più occorre attendere il derby.

ASCOLI

Lanni 6: Importante la parata in tuffo sul diagonale di Faragò, anche se ha avuto il tempo per preparare la respinta. Qualche intervento minore prima di arrendersi alla testata di Paolino. Graziato da Sansone nel primo tempo. Non demerita assolutamente.

ALMICI 6,5: Diversi cross interessanti nella prima frazione coi quali pesca sempre la testa di Perez. Gioca una partita intensa concedendo anche poco in fase difensiva.

Augustyn 5,5: Un po' imballato, a volte in ritardo e non affidabilissimo in marcatura. Meglio Mengoni nonostante qualche buco.

Mengoni 5,5: Anticipato come un pollo da Adorjan in occasione della mangiata di Sansone, apre una voragine e non paga il conto. Bravo nella ripresa a murare il tentativo di Sansone imbeccato da Corazza da posizione ravvicinata. Faragò gli ruba il tempo girando a rete il cross dalla sinistra: questo gli costa l'insufficienza in una gara comunque non negativa.

Mignanelli 6: Controlla senza patemi le rare avanzate di Kupisz e Dickmann, ma non propone niente in chiave offensiva. Importante la chiusura in extremis su Corazza che stava per battere indisturbato a tu per tu con Lanni.

Addae 5,5: Onnipresente nel cuore del centrocampo, ma troppo lento per riuscire a contrastare Adorjan e spesso anche Faragò che gli scappa più di una volta. Da un suo stop sbagliato nasce la grande palla gol fallita da Sansone nel primo tempo. La qualità lascia spesso a desiderare.

Gatto 5: Oggetto misterioso lì a destra, oscurato da Calderoni per tutta la gara.

Carpani 5,5: Un discreto primo tempo in cui l'Ascoli con la sua densità si fa preferire a centrocampo. Cala nella ripresa e, già ammonito, scatta automatica la sostituzione.

Bianchi 6: Due volte vicino al gol nel primo tempo, specie con una conclusione che sibila accanto al palo di Da Costa, ridotto a guardare la sfera correre verso la rete. Anche lui nella ripresa non ripete la prestazione dei primi 45 minuti.

Lazzari 5,5: Qualche sprazzo di talento di un giocatore che, in azzurro, pareva quasi essere un ex a causa del calvario fisico durato più di un anno. Prova in tutti i modi a rendersi pericoloso in quello che era il suo stadio, ma alla fine raccoglie poco.

Perez 5: Non male il suo primo tempo. Anticipa sui cross, fa la sponda per la pericolosa botta di Bianchi, è il punto di riferimento dei compagni. Nell'economia della gara pesa però come un macigno il gol fallito sull'errore di Corazza: in serie B certi regali si scartano, altrimenti si paga dazio. Se Aglietti torna a casa senza punti è soprattutto colpa sua.

- Cassata 5,5: Entra per dare freschezza al posto di Carpani, ma a sua volta si fa subito ammonire e poi non dà il cambio di passo cercato da Aglietti.

- Orsolini 5,5: Il talentino ascolano si muove molto ma non riesce a trovare il modo per pungere una retroguardia attenta e folta.

- Favilli s.v.

Aglietti 6: Prova a giocare la carta sorpresa, attaccando un Novara che sapeva avere problemi psicologici e ambientali. La sua squadra non trova il gol e fa fatica a pungere, si sente la mancanza di Cacia. La densità a centrocampo permette però agli ospiti di tenere una sterile supremazia a centrocampo. Nella ripresa il Novara sale di tono e convinzione e piano piano mette inesorabilmente sotto l'Ascoli sfruttando gli episodi. La classifica si complica un pochino, anche se è ancora presto ed è difficile trovare delle vere colpe per l'ex tecnico azzurro.

Stefano Calabrese