Le pagelle di IAMCALCIO ai protagonisti di NOVARA - AREZZO

Le pagelle del Cala
04.05.2015 15:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Andrea Della Rocca
Andrea Della Rocca

NOVARA 6,5

Tozzo 6: Non subisce reti, ma fa spaventare un paio di volte Toscano con prese difettose che regalano potenziali chances agli avanti avversari. Bravo cn entrambi i piedi sui retropassaggi. Sta portando al termine una stagione sicuramente positiva che potrebbe fungere da trampolino per la sua carriera.

Freddi 6: Solito armadio pronto a chiudere su tutti, più impreciso del solito negli appoggi anche semplici. Forse ha pagato un po' lo scotto della tensione che si respirava in campo e sugli spalti. Si segnala una grande chiusura in area piccola su Bonvissuto.

Gavazzi 6: Riproposto al centro della difesa azzurra, l'ex Renate è il primo ad abbandonare il campo sull'altare della quarta punta, cambio che si rivelerà poi decisivo. Nell'ora scarsa passata sul terreno di gioco non aveva sicuramente impressionato.

Vicari 6,5: Grande energia e vitalità, sradica palloni dalle gambe degli avversari giocando col piglio del veterano. Ha la grande chance dell'1-0, ma la spreca con un tiraccio sottomisura.

Garufo 5,5: Molto meno bene che nelle ultime uscite, in cui era stato convincente come subentrante al giovane Dickmann. Impreciso nei suggerimenti, come quando serve male Corazza in piena area di rigore dopo aver ricevuto da Gonzalez. Grave l'amnesia che permette a Panariello di battere a pochi passi da Tozzo. Per fortuna il difensore amaranto la mette fuori, altrimenti staremmo raccontando forse un'altra storia.

Faragò 6,5: Inizio gara molto volenteroso fatto di grande spinta ed esuberanza atletica nei tackle e negli affondi. Uno dei migliori nel primo tempo, anche se nella ripresa cala un po'. Trova anche la rete sugli sviluppi di una mezza rovesciata di Corazza, ma l'attaccante si trovava in leggero offside invalidando così la deviazione di Paolo.

Pesce 6,5: Partita condotta con spirito da capitano, in moto costante da inizio a fine contesa. Tanto lavoro per i compagni, per appoggiare l'azione o aiutare a chiudere. Sono queste le sue gare, ma c'erano pochi dubbi in merito.

Foglio 6,5: Finalmente convincente, finalmente in linea con quelle che sono le sue potenzialità. Bravo a chiudere e mettere sotto Franchino, bravo nell'interpretare in maniera più cattiva entrambe le fasi. Si vede anche al tiro con un bel sinistro dalla distanza.

Gonzalez 6: Si prende una giornata sabbatica, lasciando ai colleghi di reparto le occasioni da rete migliori. Rappresenta comunque una minaccia costante per gli avversari coi suoi strappi e la sua corsa perenne. Gli aretini per stargli dietro sprecano risorse atletiche e gli dedicano spesso più di un uomo. Batte bene la punizione del gol annullato a Corazza.

Evacuo 6,5: Stranamente nervoso rispetto al solito, rivaleggia e battibecca quasi senza soluzione di continuità con Panariello e Villagatti che a tenere le mani a posto non ci pensano nemmeno. Ne viene fuori una gara dura e scorbutica, in cui riesce comunque con un movimento da centravanti vero a fare perno e battere a botta sicura trovando il grande intervento del portiere avversario.

Corazza 6,5: Ho l'impressione che dei tre tenori dell'attacco azzurro sia quello che soffre di più lo schieramento, ma con l'Arezzo ha regalato alcuni degli spunti di cronaca più interessanti. Ingiusto annullare la sua rete su respinta corta del portiere: il movimento per andare a prendere per primo la palla era regolare, oltre che da attaccante vero. Serve l'assist per l'altra rete annullata, ma stavolta era lui oltre la linea dei difensori. Sullo 0-0 ha fatto urlare al gol lo stadio con un tiro potente a fil di palo.

- DELLA ROCCA 7: Dopo il clamoroso errore di Mantova si prende la soddisfazione più bella: il gol più importante dell'anno, nella gara dell'anno, sotto la Curvaa Nord che esplode quando la palla varca la fatale linea. Se lo meritava e, diciamocelo, ce lo meritavamo anche noi!

- Adorjan 6: Dopo la passerella del cambio con Gonzalez dell'esordio, Toscano dimostra di credere nel ragazzo concedendogli 20' abbondanti in una gara che conta. Lui comincia a mostrare qualcuna delle qualità che chi lo ha visto sgambettare spesso gli riconosce senza remore. Sarebbe bello se nell'ultima tappa potesse apporre anche il suo timbro alla stagione azzurra.

- Martinelli s.v.

Toscano 7: Il tecnico calabrese si accinge a chiudere la sua prima stagione da mister azzurro in maniera trepidante, non banale ed in piena coerenza con la stagione azzurra: un anno che ne vale dieci per quanto successo dall'estate 2014 ad oggi, un campionato vissuto sull'ottovolante e pieno zeppo di gioie, sofferenze, recriminazioni, godute, incazzature che hanno fatto invecchiare noi cuori azzurri e tutti i professionisti a libro paga del Novara Calcio di cinque anni in uno. Al mister in molti (io compreso) abbiamo rinfacciato una non convincente trama ed una mentalità troppo sparagnina nelle gare in trasferta, ma una cosa va sicuramente riconosciuta a Mimmo: questa squadra ha le palle di filo spinato come la sua guida tecnica. Importante e forse decisivo (lo potremo dire dopo Lumezzane) anche il riuscire a tenere coinvolti tutti i giocatori di una rosa in cui almeno 20 giocatori potevano fare i titolari nelle altre squadre. Questo è un vantaggio, perché ti permette di schierare sempre una squadra competitiva, ma con l'arma a doppio taglio di possibili scontenti in panchina o addirittura in tribuna. Niente di tutto questo, il mister è riuscito a tenere tutti coinvolti e desiderosi di dare il loro contributo quando chiamati in causa.

AREZZO 6

Rosti 6,5: Non perfetto nel respingere centralmente sulla punizione del gol annullato a Corazza, felino nel neutralizzare la pronta girata di Evacuo, impotente nel veder infilare la porta la conclusione di Della Rocca. Davvero niente male il suo debutto.

VILLAGATTI 6,5: Fra lui e il suo collega di reparto Panariello menano senza pietà Evacuo col quale litigano in continuazione. Il Novara preme, ma l'ottima difesa dell'Arezzo tiene. Capuano nel post gara ha parlato di un'intera rosa in scadenza. Beh, se l'Arezzo vuole vivere una prossima stagione a buoni livelli, dovrebbe partire confermando il terzetto di difesa.

Panariello 6: Il centrale non si fa intimidire dal corregionale Evacuo e gioca una partita provocatoria fatta di colpi e di duelli verbali che caratterizzano tutto l'incontro, anche grazie all'atteggiamento della giacchetta nera che spezzetta il gioco senza mai però sanzionare atteggiamenti sopra le righe. Da infarto il gol sbagliato nei minuti finali, a tu per tu con Tozzo in posizione lievemente defilata. Novara tutta ringrazia.

Guidi 6,5: Dalla sua parte soffre parecchio le avanzate degli azzurri, anche perché il mediocre Sabatino non offre un rendimento adeguato. Se però Gonzalez non sfonda come vorrebbe è soprattutto merito del classe '83 che quest'anno spesso è stato un rincalzo.

Franchino 5: Asfaltato da Foglio, l'ex Borgomanero natio di Gattinara non ha quasi lasciato traccia del proprio passaggio al "Piola".

Coppola 5,5: In difficoltà di fronte a Pesce, cerca di aiutare Franchino nel contenere le iniziative di Foglio, arrivando ad un faccia a faccia che gli costa il giallo, dopo che aveva provato a portarsi a casa la maglia dell'esterno azzurro.

Gambadori 6: Il più ordinato là in mezzo, è l'unico che riesce ad opporre una resistenza non passiva alla manovra del Novara che pare sempre avere il sopravvento, salvo poi infrangersi contro la corazzata difesa toscana. Ci prova due volte con due interessanti punizioni, una alta ed una parata in due tempi da un incerto Tozzo. 

Dettori 5,5: Sufficiente nel primo tempo in cui gli ospiti riescono a non schiacciarsi tutti all'indietro e a difendersi con ordine senza chiudersi a riccio. Da abile palleggiatore, riesce a rendersi utile alla propria squadra. Questo non avviene più quando l'Arezzo abbassa il baricentro e deve limitarsi a difendere, fondamentale in cui non eccelle.

Sabatino 5: Nonostante il numero 11 sulle spalle, gioca a distanza siderale dalla porta azzurra. Prova a dare manforte ai tre centrali, ma non offre una prestazione sufficiente.

Yaisien 5,5: Leggerino, per caratteristiche fisiche e tecniche non sembra giocare nella stessa squadra dei compagni. Anzi, pare un po' a disagio nell'impostazione e nella conduzione della gara scelta da mister e compagni. Mostra qualche buon palleggio, ma si estranea presto dal clima di battaglia che perdura in tutto l'incontro. Lascia il campo con l'Arezzo in dieci, ma è stato uno dei pochi a calciare verso la porta di Tozzo.

Bonvissuto 5: Più saltimbanco e picchiatore da bar del porto che centravanti, si lamenta di un presunto contatto nei primi secondi di gioco disputando 20' da circo in cui cerca la Royal Rumble da wrestling con tutti, raccattapalle compresi. Parlando di calcio, zero da segnalare. I suoi compagni sono ben distanti da Tozzo e quando il portiere azzurro si fa scappare una comoda presa, incespica sul pallone che poteva diventare interessante.

- Erpen s.v.

- Mariani s.v.

- De Martivo s.v.

Capuano 6: La sua squadra gioca una partita dura, cattiva, sporca, ma onesta. A campionato finito, senza patemi di classifica, è stato comunque bello (e da patemi d'animo) vedere una squadra giocare con questa grande voglia di fare risultato. Per Capuano, all'esordio sulla panchina dell'Arezzo in questa stagione, l'orgoglio di avere guidato lontano dalle secche della bassa classifica una formazione ripescata in C all'ultimo minuto grazie al Novara. Non è poco.

Stefano Calabrese