Le pagelle di IAMCALCIO ai protagonisti di COMO - NOVARA

Le pagelle del Cala
06.03.2015 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it
Diamante Crispino
Diamante Crispino
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

NOVARA  5,5

Tozzo 5: E' abituato ad intervenire poco in molte partite. Nella maggior parte dei casi fa un solo e magari decisivo intervento, mercoledì la sua uscita goffa ha aperto la strada al farlocco gol comasco.

Freddi 6: Difende senza affanno, prova a sfruttare qualche calcio piazzato stavolta senza fortuna.

Vicari 6: Riportato al centro da Toscano, convincente su Ganz e sporadicamente su Le Noci. Gli arriva la palla giusta sugli sviluppi di un corner ma non ha spazio e slancio per dare forza alla sua incornata, finendo per passare palla al portiere.

Bergamelli 6: Bentornato. Buono il suo apporto nel primo tempo, senza paura anche in qualche contrasto deciso. Cala nella ripresa e specialmente nello sprint dei primi metri si fa sentire l'assenza prolungata dal terreno di gioco.

Garufo 5,5: Alterna qualche buona giocata a qualche appoggio troppo frettoloso e pressapochista. Non bene nei traversoni, ma tutto sommato uno dei meno peggio a centrocampo.

Faragò 5: Il suo avversario più vicino è quel Fietta che alla fine risulta fra i migliori. Rimane in campo quasi tutta la partita ma del suo repertorio vediamo poco, soprattutto quando ci ritroviamo sotto e ci servirebbe qualche inserimento dei suoi.

Buzzegoli 6,5: Ho sentito giudizi negativi sulla sua gara, ma non sono per niente d'accordo. Ha perso diversi palloni, ha rischiato grosso sul pressing avversario ma è stato l'unico ad offrire una variante al "palla lunga per le punte" in buona parte dovuto al pessimo terreno di gioco e al vento forte che veramente inibiva la costruzione di azioni troppo manovrate che di solito sono un nostro punto di forza. I compagni si sono affidati a lui per un minimo di geometria che è riuscito a fornire con discreta continuità nonostante le pessime condizioni di gara. Pericoloso anche al tiro da fuori.

Bianchi 5: Stavolta il rampante interno azzurro "buca" la prestazione combinando davvero poco. Ricordo una fuga palla al piede in fascia nella prima mezz'ora e poco altro. Tra i più in difficoltà sul terreno del Sinigaglia.

Garofalo 5: Al suo attivo una punizione molto pericolosa dal lato corto dell'area che Crispino respinge non senza problemi. Per il resto fornisce una prestazione altamente insufficiente, commettendo anche errori ingenui per un giocatore esperto come lui come quando invece di spazzare verso il centrocampo o in tribuna rimette al centro dell'area di rigore con una respinta corta e maldestra. Sul successivo angolo il Novara subisce il gol partita. Irriconoscibile.

Corazza 5,5: Si muove bene nel primo tempo dando la sensazione di poter pungere in ogni momento. L'azione del mancato pari vede sì un grande intervento di Crispino sul suo tap-in, ma il pallone non è stato certo indirizzato vicino all'angolo, poteva fare meglio. Scagionato invece sull'azione del contropiede gettato alle ortiche: il suggerimento di Della Rocca è troppo arretrato e lui deve fermarsi di colpo e perde forza e coordinazione per la battuta a rete.

GONZALEZ 6,5: Trascinatore. Sta benissimo, di gambe e di testa. Gioca il suo calcio, che quando è in fiducia è di alto livello. Porta a spasso i difensori che spesso debbono aggrapparsi (proprio fisicamente) ai suoi calzoncini per frenarlo. Serve a Corazza una palla d'oro per pareggiare, ma evidentemente il 4 marzo non era la nostra giornata...

- Foglio 5,5: Entra per cercare di cambiare passo in fascia sinistra ma il tandem con lo sfiatato Garofalo rende meno del solito. Anche quando rimane l'esterno puro di un centrocampo a 4 non riesce a recapitare nemmeno un buon traversone alla torre Della Rocca.

- Della Rocca 5,5: Entra per dare manforte alla batteria di attaccanti e per tenere su palla, missione che in parte riesce. Purtroppo capita a lui il "buco" di Giosa lontano dall'area di rigore, lui che non ha lo spunto fra le sue qualità migliori scatta come può facendosi recuperare, in più servendo a Corazza una palla diffcile da controllare, quando con un buon suggerimento Simone avrebbe potuto calciare di prima nei pressi del limite dell'area da posizione favorevolissima. 

- Miglietta s.v.

Toscano 6: Difficile trovare soluzioni diverse alla sua formazione iniziale, anche perché non era sbagliata a priori l'idea di sfruttare la rapidità degli attaccanti sorvolando il centrocampo viste anche le pessime condizioni del terreno di gioco. Purtroppo quelle come la gara di Como sono spesso partite che finiscono sullo 0-0 oppure col risultato che si sblocca su un calcio piazzato vista la quasi impossibilità di sfruttare il campo per la manovra in lungo ed in largo, ed il calcio piazzato l'hanno sfruttato loro, in maniera pure molto sporca. I cambi ci stavano, anche se nella pratica non hanno portato i miglioramenti attesi.

COMO

CRISPINO 7: Il giovane portiere campano era stato fra i peggiori al Piola e si riscatta con buoni interventi su Garofalo, su Buzzegoli e soprattutto su Corazza, sul quale compie un prodigio aiutato anche dall'errore di mira del bomber azzurro.

Lebran 5,5: Spesso a disagio contro gli attaccanti azzurri, dimostra parecchi limiti tecnici. Si appoggia spesso ai più esperti colleghi di reparto.

Giosa 6,5: Così va il calcio. Peggiore in campo al Piola con un'autorete ed un retropassaggio che è costato il quarto gol, al rientro nella gara di ritorno nella quale fornisce una prestazione non brillante ma con il merito di aver firmato un gol irregolare ma pesantissimo.

Cassetti 6: L'ex nazionale italiano sopperisce alla mancanza di velocità con esperienza e personalità, interessanti diversi duelli con Gonzalez e Corazza. Sicuramente un elemento che ha rinforzato i lariani.

Casoli 6: Giocatore che ha sicuramente dei numeri ma che non ha un grande impatto sulla gara, forse anche perché impiegato troppo largo rimane un po' fuori dal gioco. Interessante palla al piede.

Castiglia 6: Acquisto di gennaio, nello scacchiere comasco ha preso il posto in squadra dell'infortunato Ardito. Si occupa prevalentemente di contenere.

Berardocco 6: Altro neo acquisto di gennaio dal Parma via Crotone, si sta ritagliando un ruolo di primo piano fra i lariani. Mediano basso, usa bene il sinistro rivelandosi il più attivo del centrocampo con Fietta. Commette però qualche errore banale che regala opportunità agli azzurri.

Fietta 6,5: Nonostante le caratteristiche più da mediano che da incursore, risulta il più coraggioso a tuffarsi nella trequarti avversaria, aiutato forse anche dallo schiacciarsi di Fautario sulla linea difensiva. Firma lui il cross che si rivela un assist con la collaborazione del guardalinee.

Fautario 5,5: Gioca talmente basso che tutti sugli spalti pensano ad una linea a 4, salvo poi sentire da Sabatini nel post gara dire di aver presentato un centrocampo a 5. Si spiegherebbe così il perché di un Fietta che sembrava agire più da interno sinistro che da esterno. Conferma comunque le impressioni dell'andata: giocatore modesto a livello tecnico e tattico.

Le Noci 6: "Profeta in patria", si potrebbe dire di lui. Dopo tanto girovagare il classe '82 è tornato a casa e sta giocando una buona stagione. Col Novara gioca da classico fantasista: dietro la punta (Ganz), libero di andare dove lo porta l'istinto. A volte sbuca a sinistra, altre volte prende palla a centrocampo, per poi fiondarsi a destra.

Ganz 6: La difesa a tre del Novara si rivela un osso duro, specialmente se come nel suo caso la si affronta spesso e volentieri da solo. Si difende piuttosto bene comunque, dimostrando che il buon bottino di 8 reti senza rigori non è un caso e che si tratta di un buon giocatore per la categoria.

- Defendi 5,5: Rileva Ganz non riuscendo a garantire un buon supporto per i compagni che spesso affidandogli la palla si trovano a perdere il possesso.

- Marconi, Cristiani s.v.

Sabatini 6: Vince una gara praticando un gioco che non è elegante definire anticalcio, ma ci va piuttosto vicino. Lasciano quindi esterrefatti le dichiarazioni del post partita, incentrate sulla ricerca dell'aggancio ai primi posti, al rientro sulle tre fuggitive. Il risultato autorizza il pensare in grande, senza dubbio meno la prestazione. Si trova in disaccordo coi giornalisti comaschi che hanno visto meglio il Novara nei 90 minuti ma vabbé, ognuno tira acqua al suo mulino. 4 vittorie in 8 gare ed una sola sconfitta al timone rappresentano comunque un ruolino positivo per il subentrato tecnico umbro.

Stefano Calabrese