FOCUS TC - Serie C, 4^ giornata: la Top 11 del Girone A

Modulo 3-5-2
03.10.2018 19:15 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Ivan Maraia
Ivan Maraia
© foto di iltirreno.gelocal.it

Tre vittorie interne, due vittorie esterne e quattro pareggi: questo il ruolino di marcia della 4^ giornata del Girone A, che ha visto solo la gara Cuneo-Entella sospesa, con le partite dei liguri in stand by fino al 9 ottobre, giorno dell'udienza del TAR per la riammissione in B del club.
Corsare Pro Piacenza e Pro Vercelli che, rispettivamente sul punteggio di 0-1 e 2-3, hanno battuto Olbia e Albissola; bene anche l'altra piacentina, il Piacenza, che ha rifilato un secco 3-0 al Pisa tra le mura amiche del "Garilli". E vince ancora la Carrarese che, seppur a fatica, batte 2-1 la Pro Patria, mentre è sfortunata l'altra sarda, l'Arzachena, sulla quale in terra toscana si impone l'Arezzo per 2-1. Sorprende invece la Juventus U23, che sul campo del Novara strappa un 1-1, intanto che il Pontedera impatta 0-0 con la Robur Siena al "Franchi", stesso risultato che esce da Alessandria-Lucchese; tra le mura amiche, invece, il Gozzano in rimonta acciuffa il 2-2 con la Pistoiese. 

Questi i migliori undici della 4^ giornata. 
 
PORTIERE:

Nikita Contini (Robur Siena): serata di stanca per la truppa bianconera, all'esordio in campionato contro il Pontedera. Ma per 10 giocatori non troppo brillanti, ecco che il portiere, proprio contro la sua ex squadra, sfodera tutte le qualità che possiede, e tiene a galla i suoi, parando il rigore di Calcagni: è vero che non corre poi altri sostanziali pericoli offensivi, ma è anche vero che, visto che i suoi non creano, quel rigore è come un gol segnato. 

DIFENSORI

Ivo Molnar (Pro Patria): nel match contro la Carrarese è probabilmente il migliore tra tutti quelli scesi in campo, soprattutto perché di fronte a sè ha mostri sacri che farebbero impallidire chiunque, e il sacrificio che gli viene richiesto è doppio. Ma senza batter ciglio, lui esegue quanto deve: non sbaglia una chiusura o un intervento, portandosi poi anche in avanti per far ripartire i suoi dando anche una mano a centrocampo. Trova anche l'occasione per il gol, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta valendo il vantaggio per i suoi.

Lorenzo Borri (Pontedera): vedendolo giocare davanti a un avversario come la Robur Siena, si capisce perché anche il Cittadella, nel mercato estivo, ha voluto puntare su di lui opzionandolo per l'anno prossimo. E si capisce ancora di più perché il Pontedera ha fatto di tutto per tenerselo. Nonostante la grossa responsabilità, il centrale si mostra sicuro negli interventi e di gran temperamento, riuscendo a tenere serenamente a bada gli avversari.

Raffaele Alcibiade (Juventus U23): un esperimento, una squadra giovane che deve ancora definitivamente assemblarsi, e che nelle prime giornate ha subito a sufficienza. La sua presenza in campo si fa sentire proprio a livello di scaltrezza e maestria, tanti possibili danni sono limitati dalla sua sagacia tattica, che gli permette di fronteggiare anche un attacco fastidioso come quello del Novara.

CENTROCAMPISTI:

Giovanni Foresta (Carrarese): è eccellente anche la gara disputata da Cardoselli, suo compagno di reparto nel 4-2-4 che Baldini vara con la Pro Patria, ma Foresta ha un mezzo punto in più per la maggior continuità di rendimento nell'arco dei 90', nonostante sia alla terza partita in sette giorni. In fase di interdizione non sbaglia niente, si rivela jolly perfetto coprendo in lungo e largo il campo, oltre a dare grande equilibrio nel punto nevralgico del rettangolo verde.

Cristian Ledesma (Pro Piacenza): il centrocampista pare esserci già serenamente calato nei meccanismi di una categoria a lui finora sconosciuta, e nella gara con l'Olbia troneggia davanti alla difesa, dove non sbaglia nulla, ma anzi, tiene a bada chiunque passi dalla sua parte, impostando il gioco, brillando sia a terra che in quello aereo, e conquistando palle inattive importanti, delle quali spesso si incarica anche. I suoi così rifiatano, e hanno sempre il tempo per riorganizzarsi al meglio.

Simone Greselin (Lucchese): una traversa che sarebbe potuta valere tre punti d'oro, ma stavolta il legno si è messo in mezzo al giocatore il gol, che avrebbe deciso la gara contro l'Alessandria. Dove il centrocampista spicca per personalità e piedi buoni, dettando intelligentemente ritmi e tempi del gioco: sta crescendo, e con la giusta continuità può rivelarsi un valore aggiunto per la squadra.

Alessio Sestu (Piacenza): contro il Pisa, è tutto il centrocampo a funziona alla grande, ma a Sestu va mezzo punto in più rispetto ai compagni per il temperamento che mette in campo. Al quale unisce poi qualità e quantità, con giocate sempre funzionali alla squadra: lucido per tutti i 90', recupera e smista palloni, mette in mezzo cross e, non ultimo, conquista il calcio di punizione dal quale scaturisce il raddoppio piacentino, che di fatto chiude la gara.

Fabio Foglia (Arezzo): più si vede giocare, più ci si chiede perché sia ancora in Serie C. E', come spesso accade, nel vivo del gioco e tra i maggiori protagonisti, quello magari più dietro le quinte ma sempre pronto al sacrificio: ha tempi giusti in ogni occasione, che sia in fase di ripiegamento o in fase di attacco e mette lo zampino in entrambi i gol che consentono agli amaranto di ribaltare il risultato contro l'Arzachena.

ATTACCANTI:

Messias (Gozzano): schierato in attacco, nel match contro la Pistoiese, rende praticamente al massimo delle sue buone possibilità, facendo male all'avversario soprattutto in contropiede. E' vero, l'errore su cui perde banalmente la palle in occasione della ripartenza con la quale i toscani si portano sul doppio vantaggio, non si può non considerare, ma si fa poi perdonare, con una prova di cuore e grinta. Per due volte vicino al gol, solo il legno gli dice di no.

Daniele Cacia (Novara): fosse anche solo per la rovesciata con la quale sblocca la gara, il posto nella top 11 gli spetterebbe di diritto: gesto tecnico da applausi a scena aperta. Ma la prova dell'attaccante, contro la Juventus U23, non si riduce solo al gol, ma anzi, si svolge nel segno della vivacità e della manovra che prova a dare a un sopito Novara che ancora deve riprendere il ritmo partita. Cacia si dimostra già pronto, e solo Del Favero gli nega la doppietta che avrebbe scritto un'altra storia.

ALLENATORE:

Ivan Maraia (Pontedera): un'incoscienza - nel senso buono e positivo del termine - che va premiata, perché non tutti, alla terza partita da giocare, e per di più di fronte alla Robur Siena, sarebbero scesi in campo con soli tre over, e un attacco affidato a due classe '98 provenienti dalla Serie D. Al netto di qualche comprensibile errore dei suoi, un punto al "Franchi" il Pontedera lo strappa, considerando anche un rigore parato dal portiere avversario e una traversa colta allo scadere.

Claudia Marrone