Spezia, Lisuzzo: «Ecco i nostri obiettivi stagionali»

24.07.2014 08:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: calcionews24.com
Andrea Lisuzzo
TUTTOmercatoWEB.com
Andrea Lisuzzo
© foto di Federico De Luca

Dopo l'ottima stagione appena trascorsa, in cui sono stati raggiunti i play-off, lo Spezia è pronto a ripartire, e lo farà sì da un nuovo tecnico, l'ex Austria Vienna Nenad Bjelica, ma anche da un pilastro della difesa come Andrea Lisuzzo. Classe 1981 con un passato importante al Novara, Lisuzzo ha raccolto nell'ultima annata quarantatre presenze con tre reti all'attivo tra Serie B e Coppa Italia. Calcionews24.com lo ha intervistato in vista della prossima stagione, ma non solo.

- Quali sono le sensazioni in vista della prossima stagione ?

«Si lavora sempre per dare il massimo già dal ritiro, non si fanno dei calcoli. Non ci sono programmi, sono allo Spezia e penso solo ad allenarmi bene».

- Nella scorsa stagione è stata costruita una rosa di alto livello, che è riuscita a raggiungere i play-off prima di essere eliminata dal Modena. C'è qualcosa che non ha funzionato ?

«Abbiamo fatto benissimo, al massimo bisogna chiedersi cosa ha funzionato. Per me è andata benissimo. Siamo arrivati ottavi con una società che non è mai arrivata così in alto in Serie B. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, abbiamo lottato, siamo riusciti ad entrare nelle prime otto. Personalmente ho fatto trentotto partite e due gol, un gol in Coppa Italia. Non ho mai avuto infortuni inoltre, devo dire che è andata tutto bene. Vincere non è mai facile, nonostante avessimo dei problemi di formazione, legati agli infortuni, abbiamo fatto un ottimo campionato. Sessantadue punti non sono mai pochi».

- Qual è stato il primo impatto con Nenad Bjelica, nuovo tecnico dello Spezia ?

«Il calcio adesso sta cambiando: gli allenatori italiani vado all'estero, basti pensare a Ficcadenti al Tokyo oppure ad Ancelotti che ha vinto la Champions League con il Real Madrid. E' giusto che arrivino in Italia allenatori bravi come Bjelica. L'impressione è positiva, la lingua del calcio è unica: cerchiamo di mettere in atto le novità che arrivano, ma alla fine il calcio è sempre quello. Si parte da una base importante, con tanti giocatori che hanno giocato insieme. L'allenatore è bravo, ha allenato l'Austria Vienna nella passata stagione e su cui alcune squadre di Serie A avevano messo l'occhio. Ha delle qualità che stiamo vedendo in questi giorni, la società ha fatto bene a scegliere lui, serve un allenatore che sappia diverse lingue, vista la politica della società di puntare molto su calciatori stranieri. E' importante che sia affiancato inoltre da una persona importante come Pietro Fusco, riconosciuto dall'ambiente, è un giusto mix».

- Quali sono gli obiettivi stagionali ?

«Sicuramente quello di continuare a fare bene. Se l'anno scorso siamo arrivati ottavi, per migliorarci dobbiamo arrivare settimi.  Dobbiamo entrare di diritto nei play-off, obiettivo minimo. Ora bisogna formare una rosa che sappia affrontare un campionato come quello di Serie B. Sarà un campionato difficile, con Catania, Livorno e Bologna squadre attrezzate per vincere. Vogliamo migliorare la nostra classifica».

- Sono arrivati al Picco tre volti nuovi, ovvero Juande, Situm e De Col: una prima impressione su questi tre compagni ?

«Rispecchino la linea della società: calciatori giovani che arrivino dall'Italia ma anche dall'estero. De Col si conosce, è un giovane interessante con un'ottima forza fisica. Aspettiamo le prime uscite per capire che tipi di giocatori possono essere. In allenamento si capisce qualcosina, ma bisogna dare loro la possibilità di mettersi bene in mostra».

- Capitolo mercato. Il suo è un profilo molto seguito in Serie B, in Lega Pro ma anche all'estero:  la sua intenzione è quella di rimanere allo Spezia oppure in caso di un'offerta "speciale" potrebbe partire ?

«Le offerte speciali non le fa più nessuno, è un periodo difficile per tutti. Si cerca sempre di ringiovanire la rosa, abbassare i contratti. A trentatre anni, con il mio profilo, ambisce a questa piazza. Il mercato è strano, se dovessi valutare offerte al di fuori, non sarebbe una questione economica: si tratterebbe di uno questione tecnico-tattica oppure se non dovessi più servire allo Spezia. Io mi alleno per rimanere allo Spezia e farò di tutto per rimanere. E' normale che il mercato chiuda il 31 di agosto, e può succedere di tutto. Siamo sempre pronti in punta di piedi perchè il nostro è un lavoro così, è quello che è. Un mio addio, sottolineo, non sarebbe legato a questioni economiche. Io voglio rimanere e farò di tutto per rimanere, se c'è la necessità di cambiare, cambierò».

- Le ha giocato dal 2009 al 2013 al Novara, scrivendo pagine importanti della storia di questa società, entrando nel cuore dei tifosi. Cosa ha pensato della retrocessione della scorsa stagione ?

«E' stata una sorpresa per tutti. Era stata costruita una squadra sulle fondamenta di un ottimo gruppo, giunto al quinto posto l'anno prima, anzi erano stati fatti acquisti per migliorare. Da qui si valuta la difficoltà di un campionato come quello di Serie B: competitivo, lungo, un campionato che ti logora, devi essere mentalmente preparato. Loro hanno avuto fuori per infortunio anche elementi importanti, come Ludi, Pesce e Buzzegoli. E' una società seria, con il presidente De Salvo che ha sempre predicato dedizione al lavoro e serietà, non farà fatica a risalire. Ho sofferto per questa retrocessione, so cosa è servito per arrivare a certi livelli e, devo essere sincero, ho sofferto un po' di delusione. Gli auguro tutto il bene del mondo, anche perchè è la città in cui vivo, con me si sono sempre comportati bene. Ho un bel ricordo non solo della città ma anche delle persone. E' la città in cui vivo, mi piacerebbe, quando smetto, di andarmi a vedere con i miei figli qualche partita di Serie A del Novara».

by Massimo Balsamo