Palermo, Tedino: "Rispetto all’andata cambierà moltissimo ... "

17.03.2018 10:30 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: repubblica.it
Bruno Tedino
Bruno Tedino

Continua a far discutere il caso nazionali in casa Palermo. L’assenza di sei elementi della rosa condiziona la vigilia della partita di Novara, nonostante la partenza di Nestorovski, Trajkovski, Struna, Posavec, Balogh e Chochev sia in programma solamente dopo la partita di oggi. Il problema maggiore per Bruno Tedino è che a una situazione già al limite per gli infortuni si aggiungeranno anche assenze delle quali avrebbe fatto volentieri a meno.

“Il mio potrebbe sembrare un discorso di parte – dice l’allenatore del Palermo – ma la cosa che mi rattrista non è tanto il regolamento o i giocatori che non avrò. Il mio compito è trovare soluzioni per la mia squadra, non fare regolamenti. Quando andranno via i nazionali, dovrò essere bravo con il nostro staff per tenere la squadra in piedi. Nel nostro mondo, però, c’è poca obiettività. Nessuno dice che è una situazione grottesca: fermano la serie D per fare il torneo di Viareggio, oltre alla A fermano il campionato Primavera, gli Allievi e la Under 17 per le nazionali, e non la serie B. È evidente che c’è qualcosa che stona. Devo trovare soluzioni che permettano al gruppo di avere un’ossatura e cercare in tutte le maniere di trovare equilibrio anche in una situazione molto difficile”.

Le assenze più numerose per le convocazioni in nazionale riguarderanno la partita successiva contro il Carpi, domenica 25, ma già oggi il conto da pagare per gli infortuni sarà salato. “Anche se fossi costretto ad andare a Novara in otto, non mi abbatterei – dice Tedino – sono sempre stato abituato ad affrontare le difficoltà, se lasci hai il rimpianto di non averci mai provato. Io lo voglio fare con la massima umiltà e determinazione. Perdere quasi contemporaneamente Bellusci, Rajkovic e Aleesami dà fastidio, perché avevamo trovato la miscela giusta per fare quello che volevamo. Alcune volte si pensa che il Palermo sia la Juventus della B. Noi abbiamo una grandissima possibilità concreta di andare in A direttamente e lo abbiamo dimostrato. Se abbiamo determinate qualità, dobbiamo metterle in campo sempre, come se giocassimo ogni volta contro Real Madrid e Barcellona. Abbiamo superato difficoltà enormi dimostrando sul campo, con due vittorie contro Ascoli e Frosinone, di che cosa siamo capaci. Però bisogna tenere sempre presenti i dati di fatto. Mi fa divertire che le nostre avversarie si nascondano e dicano che il Palermo è la favorita: noi cerchiamo di vincere il campionato, ma non siamo una squadra di un altro pianeta e gli altri non hanno in rosa i bambini dell’asilo. Noi per vincere dobbiamo farci un mazzo così”.

Il Novara all’andata vinse al “Barbera” per 2 a 0. Rispetto a quella partita i piemontesi hanno cambiato allenatore, passando da Corini a Di Carlo, e anche fisionomia di gioco. “Il Novara – dice Tedino –, senza nulla togliere a Corini, ha una maggiore intensità di lavoro ed energia che gli è stata trasmessa da Di Carlo. Lo reputo un allenatore bravo e capace di trasferire rapidamente le sue idee ai giocatori. Rispetto all’andata cambierà moltissimo, a partire dal campo: si giocherà sul sintetico e dovremo tenere conto che il pallone sul quella superficie diventa una pallina pazza che cambia direzione e rimbalza più del solito. Contrasti e recupero della palla possono metterci in difficoltà. Loro saranno più abituati, noi un po’ meno. Dal punto di vista tecnico-tattico, adesso il Novara ha giocatori diversi davanti: hanno Sansone, Puscas e Da Cruz (errore!, ndr). Diciamo che hanno molta più sostanza rispetto ad allora. Noi sul sintetico abbiamo avuto sempre difficoltà”.

Valerio Tripi