In ricordo di Pietro Ferraris

Nel 2018 Tuttonovara ricorda, nel giorno anniversario della nascita, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti e i membri dello staff del Novara Calcio che ora sono nell'Azzurro del cielo
15.02.2018 09:40 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org-enciclopediadelcalcio.it
Pietro Ferraris
Pietro Ferraris
© foto di it.wikipedia.org

Il 15 febbraio 1912 nacque a Vercelli, città capoluogo dell'omonima provincia, in Piemonte, Pietro Ferraris, che morì l'11 ottobre 1991 sempre a Vercelli, all'età di 79 anni.

Alto 1,74 per 70 kg., giocò a calcio come attaccante dal 1929 al 1950. Fu Campione del Mondo nel 1938.

Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.

 

Nota

Pietro Ferraris era noto come Ferraris II per distinguerlo da Mario (I).

 

Caratteristiche tecniche

Ala dotata di tecnica sopraffina, aveva la grande virtù di non abusare della sua bravura, preferendo puntare ad una essenzialità che risultava preziosissima per le squadre che ebbero la fortuna di poterlo schierare nel corso di una carriera lunghissima e sempre ad altissimi livelli. Caratterizzò con le sue reti e con grandi prestazioni tutta l'epoca che porta il calcio italiano dall'istituzione del girone unico alla tragedia di Superga

 

Carriera

Cresciuto calcisticamente nella Pro Vercelli di Silvio Piola, Pietro Ferraris esordì nel 1929 in Serie A poco più che diciassettenne, mostrando da subito un grande talento. 

Militò poi nel Napoli. Sotto il Vesuvio rimase per quattro anni (dal 1932 al 1936), confermando largamente quanto si sapeva di lui. Bravo nel trattare la palla, rapido, furbo, possedeva un ottimo tiro da media e corta distanza e la capacità di dosare traversoni per i propri compagni di reparto; nel corso della sua esperienza napoletana peccava però ancora un poco di continuità, anche a causa della giovanissima età. Questo comunque non gli impedì di essere chiamato anche dalla Nazionale, con cui fece l'esordio nel 1935 in una gara con la Francia.

Nell'estate del 1936, passò all'Ambrosiana-Inter, ove si mise al servizio di Giuseppe Meazza e ripagò ampiamente l'investimento. Nei cinque anni a Milano, la sua maturazione fu evidente, come del resto testimoniano le 43 segnature, cui vanno aggiunte le tante cui partecipò in veste di assistente. Con l'Ambrosiana-Inter si aggiudicò gli scudetti 1937-38 e 1939-40 e una Coppa Italia nel 1938-39.

Nell'estate del 1941, arrivò la chiamata di Ferruccio Novo, il quale stava costruendo pezzo per pezzo il Grande Torino, lo squadrone che segnò un'intera epoca del nostro calcio. In maglia granata arrivò forte di una maturazione che aggiungeva anche l'esperienza al suo già ricco bagaglio. Nonostante la concorrenza di Ossola e Menti, una maglia alla domenica riusciva sempre a strapparla e il suo ruolo all'interno delle gerarchie era praticamente inattaccabile. In granata fornì il meglio del suo repertorio, conseguendo altri titoli nazionali, segnando oltre 50 reti, spesso di pregevole fattura. Al Torino si fermò fino a tutto il 1947-48, legando quindi il suo nome al Grande Torino, vincendo una Coppa Italia e quattro titoli italiani.

Il trasferimento nell'estate del 1948 al Novara (dove fece nuovamente coppia con Piola, giocando fino al suo ritiro nel 1950) gli salvò la vita, risparmiandolo dalla sciagura aerea del 4 maggio 1949 a Superga.

Ferraris è tra i primi venti giocatori di tutti i tempi per numero di presenze in Serie A.

 

Ecco in sintesi la carriera di Pietro Ferraris. Nell'ordine sono indicate la/e stagione/i, la squadra di club (con → sono segnati i prestiti), il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:

Squadre di club

1929-32 - Pro Vercelli - 86 (19)
1932-36 - Napoli - 83 (13)
1936-41 - Ambrosiana-Inter - 139 (43)
1941-48 - Torino - 168 (55)
1948-50 - Novara - 57 (20)

Nazionale

1935-47 - Italia - 14 (3)

 

Palmarès

Club

Campionato italiano: 6   (Ambrosiana-Inter: 1937-38, 1939-40, Torino: 1942-43, 1945-46, 1946-47, 1947-48)

Coppa Italia: 2   (Ambrosiana-Inter: 1938-39, Torino: 1942-43)

Nazionale

Campionato mondiale: 1   (Francia 1938)